Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Il miracolo di Ponte di Nava.
Donatella ‘salva’ il negozio storico


Donatella Mander  ha 53 anni, è nata a Pontedassio, origini Alto Altesine, da 30 anni in commercio. Voleva aprire un negozietto a Pieve di Teco, poi un amico le ha parlato di Ponte di Nava dove, dopo 150 anni, uno storico negozio di alimentari (vedi servizio di trucioli.it…) aveva chiuso i battenti per l’improvvisa morte del capofamiglia. Ha riflettuto e deciso. Ha compiuto un ‘miracolo’ che in pochi prevedevano. Si è tirata su le maniche e con un atto di coraggio ha rilevato l’attività, riaperto i battenti.

Maria Vincenza Piccirilli e Donatella Mander nel negozio di Ponte di Nava che ha riaperto i battenti

Chi conosce la storia di Ponte di Nava, chi frequenta quella zona, non ha bisogno di sapere quanto sia diventato difficile portare avanti un’attività commerciale. Non è solo un problema di residenti che continuano a diminuire, di case vuote e abbandonate. Nell’Alta Val Tanaro la crisi ha colpito duro, ha lasciato come si suol dire molte macerie. In questa zona di confine con la provincia di Imperia per decenni il volano turismo – seconde case, area di transito, soprattutto nei fine settimana e nei periodi vacanzieri, ruotava su un’economia fiorente e promettente.

Nonostante gli anni della recessione, a Ponte di Nava, hanno resistito tre ristoranti, con il ‘mitico’ (da Beppe), due esercizi commerciali, una panetteria, un bar. La chiusura dell’attività di Enzo Launo e Maria Vincenza Piccirilli non era apparsa sotto la buona stella. Un’altra ferita al tessuto socio economico della più ‘frequentata’ e dinamica frazione di Ormea. Poche le speranze di trovare qualcuno disposto a sacrificarsi, a rischiare, ad impegnarsi in una sfida forse impari, visto i tempi e le previsioni nell’immediato futuro. Basta qualche fine settimana piovoso per assestare colpi da 60 per cento in meno di incassi.

Tra le più speranzose e fiduciose nella ‘divina provvidenza terrena’ Maria Vincenza che sperava di trovare una persona di buona volontà, capace di avere ancora fiducia, nonostante tutto. “Non sono un’eroina – dice Donatella Mander – ho due figli grandicelli che hanno un lavoro,mi sono rimessa in gioco e credo di aver fatto la cosa giusta. Ho rilevato un’attività ricca di storia, ma anche di impegno famigliare, serietà, un servizio per la comunità. Certo non posso fare la benefattrice, lavorare per la gloria. Dopo aver parlato con la signora Maria Vincenza, con il figlio Andrea che conosco da tempo, mi sono convinta a rilevare l’attività, senza perdere tempo per la riapertura. Purtroppo per disguidi, nel frattempo, è cessata la concessione per la rivendita di Tabacchi, che spero di riprendere quanto prima facendo affidamento alla solerzia burocratica dei funzionari del Monopolio di Cuneo.  Tutto come prima, invece, per quanto riguarda i generi alimentari, i giornali. Quassù senz’altro non diventerò ricca, spero nella buona sorte. Non risparmierò energie, cercando soprattutto di portare avanti quella serietà e rigore commerciale lasciati in ‘eredità’ dai coniugi Piccirilli. Non mi interessa la concorrenza, ognuno ha il proprio ruolo e ha la possibilità di farsi una clientela , fidelizzarla. Purtroppo diversamente da quanto deciso recentemente dalla Regione Liguria, in Piemonte non vengono concessi contributi alle piccole attività commerciali delle aree montane. Farò da sola come ho sempre fatto nella vita, con l’aiuto della famiglia”.

Donatella pensa anche di poter incrementare l’offerta: “Vorrei aggiungere prodotti di merceria, integrare gli alimentari con la carne. Insomma ampliando l’offerta destinata ai residenti, ai villeggianti, a quanti abitano e frequentano l’alta Valle: Vizone, Upega, Carnino. In questi giorni ha chiuso l’unica panetteria del paese, per motivi di salute, speriamo  sia una chiusura breve. Già, la salute prima di tutto e quella fortunatamente non mi è mai mancata. Ovviamente nel commercio non basta. Anch’io mi affido alla buona stella, con la doverosa riconoscenza che tutti dobbiamo alla famiglia Piccirilli – Launo. Gente così non si incontra tutti i giorni, animati dalla correttezza, dalla bontà, da un grande amore per la propria terra. Per me è un motivo di incoraggiamento e non è poco. Spero, a mia volta, di essere all’altezza, far tesoro della esperienza maturata e protetta dalla buona sorte, oltre che dalla collaborazione di quanti abitano e frequentano questi paesi spesso dimenticati.”

Ha ripreso l’attività, dopo alcuni mesi di chiusura, il negozio di Ponte di Nava della famiglia Piccirilli. Ha riaperto proponendo alcune specialità e porcini di giornata delle Alpi Marittimel

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