Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Loano noi habemus sindaco, grazie Lega!


Loano il suo sindaco l’ha già ‘incoronato. La ‘Messa cantata’ pure. Un grazie particolare lo merita la Lega Nord che, tuttavia, a Loano, non pratica il ‘Vangelo secondo Salvini’. E  un ‘riconoscimento al merito’ può essere attribuito, con qualche distinguo, al Pd cittadino, provinciale e Ligure;  alla lista civica LÖA NOI.  Comunque sia tanti candidati volenterosi, esordienti inclusi. E beati i figli dei ‘giochi’ ormai fatti ! ULTIMA ORA. Leggi a fondo pagina un volantino (anonimo) affisso sui portoni dei palazzi in centro città.

Luigi Pignocca sindaco

Loano, città bianca e della balena azzurra, regno della Dc prima (destra missina, Pli, leghisti della prima ora e sinistra, sempre all’opposizione), poi di Forza Italia e fede berlusconiana; da ultimo anche bossiana e salviniana. Un potere, abbiamo già scritto, raccolto nelle ‘pie mani’ di un gruzzolo di persone. Un dirigente sessantenne a Palazzo Doria, una triade di professionisti della politica da quando erano ‘ragazzini’, un quartetto da album delle professioni, pochi imprenditori e agenti immobiliari. Forse ne dimentichiamo qualcuno, gli interessati ci scuseranno.

Loano è stata amministrata bene al di là del ‘vestito a festa‘ delle ultime settimane elettorali ? Pagella: bene, male, mediocre ? Il sindaco, al suo secondo mandato, già vice sindaco con Angelo Vaccarezza il più longevo della locale comunità politica in servizio attivo permanente, ha detto alla qualificata platea dell’Università della UNITRE: ” Loano è diventata una città a misura d’uomo”. Non abbiamo capito male, c’è la registrazione. Nessun scherzo di carnevale di cui la città va fiera. Se lo dice il primo cittadino che per antonomasia deve essere al di sopra delle parti, bisogna crederci e dare atto che le cose stanno così. Anche se non tutti potranno essere d’accordo, condividere. Poco importa.

Chi conosce il termine tecnico  ‘qualità della vita’ e ha seguito nel tempo le graduatorie nazionali ed internazionali  potrebbe stupirsi che non sia mai stata inclusa Loano, come esempio di città non capoluogo di provincia. Certamente nella classifica ligure Loano resta  tra le maglie nere sul fronte della ‘raccolta differenziata’. E ancora, il traffico cittadino è una giungla ad ostacoli, tra code sistematiche ed inquinamento- smog. La città è cresciuta a dismisura e si è moltiplicata in seconde case, non altrettanto è accaduto nelle infrastrutture viarie, nella pianificazione dei parcheggi, visto che in centro sono sempre assediati ed insufficienti. Le auto in sosta permanente vietata non si contano, con multe saltuarie e che incoraggiano la diseducazione. Il turismo ha visto disincentivare l’industria alberghiera, posti di lavoro in particolare.

Si paga cara, con gli ultimi aumenti, la bolletta dell’acqua (e depurazione) che non è pubblica, ma privatizzata, pur riconoscendo che sono lontani i tempi dei rubinetti asciutti nel cuore dell’estate. C’è in funzione il depuratore, mentre città blasonate come Alassio, amministrate dalla destra in tandem con i leghisti, sono ancora prive. Loano città dello Sport, attivissima, anche se nulla si è detto sullo stato reale del benemerito Palazzetto dove da anni non si fanno interventi radicali e inderogabili, solo ordinaria amministrazione e manutenzione. A cominciare dal carente impianto di produzione dell’acqua calda interna ed esterna. I manutentori comunali si vedono due, tre ore al giorno. Molti giovani nuotatori loanesi e turisti si devono accontentare della temperatura dell’acqua, pur trattandosi di una struttura molto attiva nella conduzione e capace di offrire posti di lavoro, per giovani, utili come il pane.

Sarebbe sciocco pensare che il  ‘cantico habemus sindaco’ piova dal cielo per caso. Gli elettori votano perchè ricevono ‘mance’ (non denaro) al momento giusto? Bizzarro e ingiusto sostenerlo. Il Comune, con i soldi dei cittadini, con l’Imu delle seconde case, con l’addizionale comunale (a proposito, nessun candidato ha finora reso noto il 730, sarebbe un bel gesto di trasparenza, l’hanno fatto gli indomabili grillini a Milano ed in altre città) è impegnato da anni nelle manifestazioni estive. Avevamo annunciato la pubblicazione delle ‘determine’ dirigenziali di spesa della legislatura che si conclude domenica. Ci siamo resi conto che sarebbe stato un elenco barboso e ostico alla stragrande maggioranza dei cittadini. Pochi nomi di ‘beneficiati’, quasi sempre gli stessi. Possiamo dire che si tratta (manifestazioni e dintorni) di una voce costante e robusta del bilancio, molto indirizzata, veicolata con accorgimenti di aggiramento. Con qualche chicca che sarebbe utile rendere pubblica. Ma chi ce lo fa fare se i consiglieri comunali eletti per ben amministrare nel ‘palazzo di vetro’ sono i primi, pare di capire, a ‘non vedere‘ ? E non parliamo solo della maggioranza, quelli di minoranza non sono truppe cammellate, ma eletti dal popolo, dunque controllori del bene comune.

Se Loano va avanti così da anni non ci si può piangere addosso. Sta bene così e basta! Certo, non mancano voci fuori dal coro, più sensibili ed attenti a ciò che accade dentro e fuori il Municipio. Una città alle prese con una minoranza – opposizione, disorganizzata, divisa, inconcludente, persino capace di ignorare la regola principe: l’unione fa la forza. Ancora una volta, incapaci di unirsi e presentarsi alla sfida con chi governa di fatto da 60 anni. Non tutti per età, altri da padre in figlio. E in preparazione delle liste sono accaduti fatti, retroscena curiosi, da avanspettacolo. Taciuti nelle interviste pubbliche ed affollate. Manco a dirlo, nessuno può mettere in discussione il lavoro della ‘libera stampa‘, dei giornalisti locali senza museruola, piccoli editori senza interessi pubblicitari o qualche ‘sovvenzione’ comunale. A chi interessa, chi vota, ad esempio, l’elettorato dei 200 condoni di berlusconiana memoria, finiti nelle maglie di un’indagine dei vigili urbani ? Come è andata a finire? Nelle scuole si regala un alberello. L’educazione al rispetto ambientale, all’orto sotto casa. Più di così !

Non stracciamoci le vesti per la vittoria scontata del nostro ‘habemus papa‘. Ciò che Loano merita ? L’alternanza nei Paesi a democrazia compiuta è una costante, a Loano non è di casa, forse non è  necessaria. Chi non vota, deserta le urne, da che parte sta ? Forse è stufo. Sta di fatto  che la campagna elettorale non ha riservato imprevedibili colpi di scena. Senza particolari sussulti, con dibattiti fiacchi. La moderazione, pur sempre preferibile alle risse e al massimalismo, all’estremismo, l’ha fatta da padrone. Ignoto il numero dei cittadini delusi, in parte rassegnati. Lo diranno le urne ? Quando saranno fatti i confronti con le ultime ‘comunali’. A Loano, grazie ad una preponderante maggioranza, non è  ancora il momento di cambiare, del rinnovamento ed aggiungiamo della trasparenza. Meglio non parlare della legalità, seppure non sia giusto metterci una pietra sopra e fare di ogni erba un fascio. Non per rinvangare, semmai non dimenticare.

Loano che solo a fine anni ’60, con un sindaco loanese, credibile, retto, economicamente forte (metteva mano al suo portafogli anche per aiutare i bisognosi), si era liberato di lacci e laccioli. E’ durato poco quel ‘cambiamento‘, quella svolta diciamo di centro sinistra. Ci aveva pensato un manipolo di traditori  e voltagabbana. Eletti con gli uni, passati con gli altri. Le nuove generazioni che sanno di tutto questo ?  Quale scuola di formazione politica e sociale hanno imparato in tutti questi anni ? Il centro, molto a destra. La lezione che è sempre meglio stare dalla parte dei ‘soliti noti’ per tirare avanti ? Se n’erano accorti anche due compianti parroci. Uno si era persino ‘ribellato‘ attraverso il notiziario parrocchiale. Gli è costato caro, ha dovuto lasciare senza chiasso e tornare nel suo imperiese. Sono morti entrambi con qualche letterina ‘riservata e confidenziale’ all’ormai vecchio cronista.

Loano fortino inespugnabile ? Un tessuto sociale ‘malato’ ? Non lo sappiamo, o meglio non siamo in grado di pronunciare diagnosi e sentenze categoriche. Possiamo soltanto prendere atto che delle 18 città costiere savonesi, due sole non hanno mai cambiato ‘colore’: Loano e la piccola Bergeggi, ma in quest’ultima il merito, forse meritato, è di un sindaco (ora ex) personaggio vero: Riccardo Borgo, diploma di geometra, titolare di Bagni Marini, già presidente provinciale della lobby più forte (con agenti immobiliari e a ciò che resta degli imprenditori edili). Borgo apprezzato presidente nazionale della categoria balneare al punto che l’assessore Marco Scajola di Imperia e forzitaliota è riuscito sino ad oggi ad inviare 83 comunicati stampa a sostegno della categoria. Al nostro povero entroterra ed in via di spopolamento, la Regione ha invece riservato 11 comunicati stampa.

E Loano  soprattutto può dire grazie alla Lega Nord (tre candidati la cui bandiera è taciuta nel dépliant  ufficiale “Pignocca sindaco“) e all’amato e più seguito mezzo di informazione della provincia, IVG.it che ha riservato persino una decina di pagine e tante belle foto alla vigilia della formazione della lista del mite Siccardi sindaco. Motivo ? Gli ideali di una svolta. Neppure un piccolo annuncio, a pagamento, in contropartita

Loano, campagna elettorale 2016, non è solo un problema di strade riasfaltate e ‘pulite’ alla vigilia del voto.Di caselle di posta piene. Baci di Loano omaggiati (dal sindaco), in piazza Rocca, ai graditi turisti e  agli elettori. Semmai dobbiamo tutti sapere che oggi ‘ Loano è una città a misura d’uomo’.  Parola e verbo di sindaco. (L.Cor.) 

P.S. Ad articolo pubblicato alcune mail fanno notare che negli anni della Dc al potere, era alleata con il Psi, in modo più alterno col Psd, e una volta col Pri. In effetti è vero. Lo scudo crociato con i suoi sindaci aveva il comando ed in almeno due casi al loro fianco hanno avuto un vice sindaco socialista Piero Pesce ed assessore ai lavori pubblici Osvaldo Pignocca. Tralasciamo gli altri assessori.

IL GUASTAFESTE – A trucioli è pervenuta, firmata, questa e- mail

Domanda di un Loanese all’Aeronautica Militare: Buon giorno, gradirei sapere se le immagini delle Frecce Tricolori possono essere utilizzate liberamente all’interno di opuscoli elettorali per “fini” elettorali. Grazie e Buon Lavoro

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Risposta dell’Aeronautica Militare ad un Loanese:

Buongiorno, in riferimento alla sua e-mail, spiace dover comunicare che non è possibile utilizzare le immagini delle “Frecce Tricolori” all’interno di opuscoli elettorali, ne tanto meno per campagna elettorale in genere.

Cordiali Saluti.

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Ecco la mail inviata ai candidati della Lista Pignocca di cui erano disponibili pubblicamente, sul sito del Comune di Loano, gli indirizzi di posta elettronica (per Tassara, non candidato -c’è il figlio- l’ho inviata comunque al padre che ha un indirizzo pubblico):

sindaco@comuneloano.it

zaccaria@comuneloano.it

lettieri@comuneloano.it

averame@comuneloano.it

burastero@comuneloano.it

tassara@comuneloano.it

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Buon giorno, ed ora cosa e come farete? Ritirerete tutti gli opuscoli? Li ristamperete? Altro?

Chi dovrà risponderne? Il futuro sindaco? Il committente elettorale?

I candidati in lista? Il tipografo? I cittadini?

Eppure nell’opuscolo, tra le tante parole elettorali, è riportato: “nel rispetto delle regole”, “secondo il principio della ‘casa di vetro‘ ”

P.S. La risposta di cui sotto proviene da: http://www.aeronautica.difesa.it/entrainam/Pagine/Home.aspx

P.P.S. Li avvisate voi gli altri candidati di cui non è disponibile la mail?

UN MANIFESTINO,  AFFISSO SUI PORTONI, DENUNCIA I PROBLEMI IRRISOLTI A LOANO. LE PROMESSE MANCATE. IL DEGRADO DELLA PERIFERIA. LO STATO DI ABBANDONO DELLA FRAZIONE VERZI. PECCATO SIA ANONIMO E ARRIVI  ALLA VIGILIA DEL VOTO. E’ ORA DI CAMBIARE ANCHE L’OMERTA’ DIFFUSA !  GLI AUTORI DEL VOLANTINO SE HANNO PAURA (di chi?) LO SCRIVANO FIRMANDOSI

 

 

 


L.Corrado

L.Corrado

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