Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Ultima ora / Marina di Alassio: maxi evasore o debitore? Intanto il sindaco denuncia: Il Comune vittima di falsari, già 4 casi


La Marina di Alassio Spa (porticciolo turistico) non paga la Tarsu ? Una pesantissima cartella ‘esattoriale’ è stata emessa dall’Ufficio Tributi del Comune. La somma ammonterebbe a 170 mila € per l’anno 2009 (?). E gli anni successivi ? Siamo solo all’antipasto. Una batosta clamorosa, oltre i 5 invece scatta la prescrizione. Possibile che il ‘premiato’ staff dirigenziale del ‘Palazzo’ non se ne sia accorto prima? C’è anche una sentenza della Cassazione che, nel 2009, aveva spazzato i dubbi interpretativi. Un bella gatta da pelare per il presidente – comandante decorato Gian Carlo Cerruti successore del ‘commercialista’e agente immobiliare Vincenzo Zarrillo. Altra ‘bomba’. L’attivissimo neo ufficio stampa del Comune rivela l’esistenza di clamorosi e denigratori falsi ai danni dell’immagine dell’ente, almeno 4 negli ultimi tempi.

Il comandante Gian Carlo Cerruti, presidente di Marina Spa

CASO TARSU AL PORTICCIOLO LUCA FERRARI –  Forse è utile una stringata premessa, dopo la cartella inviata alla Marina Spa dall’ufficio Tributi del Comune, sotto la dirigenza del dr.  Gianpaolo Trevia. “Gli specchi d’acqua non producono rifiuti, ma le barche all’ormeggio sì, ed allora devono pagare la Tarsu, la tassa sui rifiuti solidi urbani. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che ha confermato la decisione della Commissione tributaria di Palermo contro il ricorso di una società concessionaria di un approdo turistico che si era vista imporre il pagamento dell’importa sui rifiuti per i posti barca. Una sentenza che interessa l’intera penisola e non mancherà di far discutere in Liguria dove, da Ventimiglia a La Spezia, è prevista la presenza, entro pochi anni, di un porto turistico ogni 5 chilometri con una disponibilità di quasi 25 mila posti-barca. La sentenza è chiara, ma la Regione Liguria non sa quali e quanti siano gli approdi turistici che ogni anno versano l’imposta sui rifiuti.” E’ il contenuto di un articolo de LaStampa risalente all’11 apile 2009.  Eancora si legge: ” La Corte di Cassazione, ha specificato, comunque, che la tassa deve essere pagata esclusivamente dai gestori o concessionari degli approdi i quali non devono rivalersi su chi affitta i posti barca, anche se appare chiaro che la tassa la dovrebbero versare i proprietari degli yacht all’ormeggio che sono quelli che ogni giorno depositano i sacchetti dei rifiuti nei cassonetti. I magistrati hanno sottolineato che l’imposta sui rifiuti è tesa a garantire il servizio per la tutela dell’igiene pubblica che elimina tutti i rifiuti solidi urbani prodotti, stabilendo che il soggetto passivo della tassa, nonostante il contratto di ormeggio sussistente con i diportisti, resta pur sempre la società che gestisce gli spazi portuali in quanto ai proprietari delle barche spetta soltanto il diritto di usare l’approdo e i servizi connessi senza sottrarre tale spazio alla detenzione del concessionario. Esattamente come già avviene nei campeggi e nelle strutture alberghiere dove gli ospiti pagano il soggiorno ma non la tassa rifiuti”.

Ad  Alassio, se ne deduce, si è finito per sorvolare, o se volete ‘ volare alto’. Far finta di nulla. Ma chi doveva preoccuparsi per la mancata corresponsione Tarsu se non gli uffici comunali competenti ? L’auspicio è che in un momento di stretta, come le 8 mila e più seconde case, oltre box e garage, l’evasione sia una mosca bianca e non una regola che ha permesso alla municipalizzata Marina Spa di risparmiare parecchi quattrini ed presentarsi con un bilancio in attivo. Altra domanda:  il Cda  della Spa è composto dal presidente Cerruti, figura di spicco, con un passato eccellente: medaglia d’oro  e d’argento al valore di Marina e Cavaliere di Santo Stefano; dai consiglieri Franco Gaiemi e Corrado Careglio Bonelli, espressione della maggioranza consiliare, assicuratore, tra i clienti la società pubblica SCA (che bilanci !). Direttore, Marino Agnese; tutti ignari degli obblighi fiscali ?  Mettiamoci  la mano sul fuoco. Allora non resta che rispolverare le punture di spillo della Corte dei Conti sull’opportunità dei ‘premi’ alla dirigenza comunale alassina. Ma chi è senza peccato scagli la prima pietra. Il Decreto legge (convertito) sulla Nettezza Urbana  risale al 1993 n. 507.

Speriamo comunque che la ‘guerra’ non si tramuti in lizza anche per accapararsi l’amministrazione dei condomini, business fiorentissimo di cui nessuno fiata, non solo ad Alassio.

LA NUOVA DENUNCIA DELL’AMMINISTRAZIONE CANEPA- COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE

L’Amministrazione Canepa denuncia: questionari online precompilati da ignoti. 

Continua questa incessante opera di distruzione dell’immmagine della città e di divulgazione di informazioni distorte e inveritiere ad opera delle minoranze consiliari oggi anche attraverso la divulgazione di un questionario dove le domande sottoposte al gradimento del cittadino sull’operato dell’Amministrazione sono false e prive di ogni fondamento.

Falso è dire che l’Amministrazione comunale abbia intrapreso un’ azione volta al rinnovo anticipato del contratto alla ditta che gestisce la raccolta dei rifiuti.

In merito a piazza Stalla nessun documento ufficiale o accordo è stato adottato da questa maggioranza.

Falso è dire che il nuovo regolamento consigliare non permetterà più la ripresa e la messa in onda del Consiglio.

Come più volte ribadito, anche in occasione dell’ultimo consiglio, continuerà la diretta streaming con una visione attraverso la webcam fissa e connessa all’audio. E’ stata semplicemente eliminata la telecamera mobile che impegnava un operatore per la sua gestione.

In relazione all’ intervento dell’ex mattatoio, rientra in un ampio discorso circa la riqualificazione, valorizzazione, realizzazione di edilizia residenziale pubblica (che rimarrà di proprietà comunale!!) di zone urbane degradate. Lo schema progettuale approvato dalla giunta comunale ha costituito un primo atto necessario per partecipare al bando regionale. Con orgoglio possiamo dire che quello schema progettuale ,strumentalizzato dal principio, è stato valutato talmente positivamente dalla Regione Liguria che ci ha premiato con il più alto contributo regionale previsto dal Bando ovvero ben 500.000 euro.

Nei primi confronti tra amministrazione e comitato di quartiere c’era ahimè chi bramava e sperava che strumentalizzando un operazione di riqualificazione urbana importantissima per la fenarina e per la Città di Alassio, additandola come una mascherata operazione speculativa, questa fosse sonoramente respinta dalla Regione Liguria in sede di esame.

Oggi si riparte a rielaborare il progetto con maggior elementi di dettaglio consapevoli di aver ottenuto un finanziamento elevatissimo della Regione. Ormai il Comune di Alassio stretto tra le morse del patto di stabilità certe somme non può più investirle tutti ne dobbiamo prendere atto.

E’ indubbio che la fase contemplativa dei ruderi dell’ex mattatoio in dismissione dagli anni ’60 oggi più che mai abbia bisogno di trasformarsi in qualcosa di concreto e utile per la città, in una occasione di valorizzazione del tessuto urbano in un quartiere popoloso e denso di servizi quale è quello della Fenarina.

Fatto gravissimo e vergognoso che ci preme sottolineare è che proprio un componente della maggioranza consigliare abbia ricevuto via email il questionario di progetto Alassio già compilato da terzi ovviamente con risposte non corrispondenti al vero.

Naturalmente in autotutela si è tempestivamente proceduto con la segnalazione agli organi inquirenti e alla polizia postale. Alla luce di quanto sopra l’Amministrazione comunale non terrà in nessuna considerazione i risultati.

Ben vengano i questionari di gradimento ma conformi alla realtà e somministrati nel rispetto delle leggi!

L’Amministrazione Comunale

POSTATO SUL BLOG ALASSIO FUTURA UNA ‘PEPATA’ PRESA DI POSIZIONE DI FABIO LUCCHINI

EX CONSIGLIERE COMUNALE CHE NEL 2015 NON HA RINNOVATO LA TESSERA A FORZA ITALIA 

Alassio – L’Amministrazione del sindaco Enzo Canepa corre ai ripari sulla cancellazione del servizio di “diretta” e “registrata” audio-video dei Consigli Comunali con una clamorosa quanto ” poco veritiera ” rettifica che pubblichiamo qui sotto evidenziando in giallo il passo relativo. Per chiarezza con i cittadini e per amore della verità, ci corre però l’obbligo di pubblicare sempre subito sotto quanto recita il nuovo e vigente Regolamento del Consiglio Comunale di Alassio all’art. 45, che riguarda proprio le riprese audio e video del Consiglio Comunale, lasciando a ciascuno la corretta interpretazione dello stesso ….. Ma la ” ritirata ” del Sindaco Canepa sull’argomento, quella che gli americani chiamano ” exit strategy “, era iniziata già nella mattinata dell’ultimo Consiglio Comunale dello scorso 27 Gennaio 2015 quando, durante la seduta consiliare lo stesso sindaco si allontanò per essere intervistato da IVG ed ebbe a sostenere (visionare il filmato più sotto) che Sì, almeno le registrazioni audio, bontà sua, sarebbero state rese disponibili ai cittadini sul sito comunale, ma ciò non era scritto da nessuna parte. Oggi apprendiamo, con un giro di parole in vero ” politichese ” che rimarranno anche le riprese video con la webcam, mentre quelle con la videocamera di ” scorta ” saranno abolite (quest’ultima era impiegata solo per sicurezza, per avere una registrazione audio-video in più in caso di problemi con lo streaming ). Cosa cambia in sintesi … proprio nulla, se non cambia soprattutto l’art. 45 del Regolamento del Consiglio !!! Il sindaco Enzo Canepa deve comprendere che non sta alla sua ” bontà ” mantenere un servizio che ormai da qualche tempo è a ” costo zero ” e da tantissimi anni viene fornito alla cittadinanza, ma che questo ” diritto” alla trasparenza e alla libertà di comunicazione / informazione politica, DEVE essere sancito nell’art. 45 e non ” concesso ” in maniera ” opaca ” per supposta liberalità … del primo cittadino !!! Sul blog Alassio Futura tutta la documentazione scritta e video. 

Fabio Lucchini

 

 

 

 


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