Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

La ‘mia Fruttital’ ? ad Albenga e Vado Ligure. Spero, piange il cuore


Chissà se la nota e facoltosa famiglia di Pietra Ligure sarà disponibile ad usare parte del patrimonio privato per salvare il gruppo dalla stretta delle banche ed aiutare i dipendenti (grazie ai quali la holding ha assunto le dimensioni conosciute). http://www.savonanews.it/2014/05/13/leggi-notizia/argomenti/cronaca-2/articolo/fruttital-oggi-nuovo-incontro-con-la-proprieta.html  Mentre continua a far scintille il progetto di unire le autorità portuali di Savona e Genova. Altro che Genova matrigna ?! E ancora, tutti i retroscena riservati delle elezioni (rappresentanza sindacale) alla Reefer. Oppure…. http://www.ivg.it/2014/05/accorpamento-port-authority-il-del-pd-savonese-cresce-liniziativa-di-protesta/… se lo striscione appeso al ponte della vecchia Darsena è autorizzato? …da chi? … la Polizia Municipale Savona avrà controllato ? La competenza  è dell’Autorità Portuale? … nessun abuso o conflitto di interessi?

Leggi…. 8 maggio 2014

http://www.savonanews.it/2014/05/08/sommario/val-bormida/leggi-notizia/argomenti/cronaca-2/articolo/savona-protesta-dei-lavoratori-della-port-authority-giu-le-mani-dal-porto.html

e il 10 maggio 2014
 della serie: c.v.d. in italia non si può fare niente che sorge subito un Comitato, questo addirittura dei Vanverai Disinvolti.
poi venerdì scorso l’incontro con il management di reefer terminal è stato rinviato a venerdì di questa settimana, motivo? gli ex dipendenti fruttital si sono stufati …
A detta di chi è nell’ambiente albenganese, pare che l’operazione del “nuovo centro commerciale” (dovrebbe sorgere nei capannoni ex Fruttital) sarebbe da prima repubblica. Ovvero chiude la Fruttital ad Albenga con il trasferimento degli operai a Verona (nessuno pare abbia accettato il trasferimento), proprio a Verona dove c’è fama di riccorrere alle cooperative per la manovalanza. Hanno proposto il trasferimento degli impiegati ad Albenga (non risulterebbe che qualcuno abbia accettato il trasferimento, anzi dicono proprio tutti a casa).
Risultato, chiusura  della storica e gloriosa Fruttital di Albenga. Stop alle passività di bilancio. Scende la voce spesa per i dipendenti. Il debito con le banche si assotiglia. Il gruppo fratelli e soci Orsero ha più margini per la negoziazione del rientro. Diventa meno ripida la richiesta di finanziamento alle banche per il ‘progetto di riconversione dei magazzini in centro commerciale’ a favore della ditta che si occupa di edilizia (sempre di proprietà del gruppo). Spieghiamoci: da un lato hanno bloccato il debito, dall’altro ricevono finanziamenti/fidi che potrànno essere utilizzati in parte per ripianare il debito stesso. Nel frattempo dovrebbero procedere i lavori di riconversione nell’auspicio che un’altro ‘centro commerciale’ ad Albenga trovi i favori dei consumatori in un momento tragico o quasi per l’Italia. I consumi interni sono al minimo e nei centri commerciali esistenti (forse Gruppo Esselunga escluso)  si registrano chiusure e cessioni, ridimensionamenti, riposizioni, più giorni di apertura (festivi).
 … E giustamente, in questo contesto, avendo i lavoratori Fruttital stipulato un accordo per la ricollocazione nel centro commerciale che sarà inaugurato in futuro, lamentano, che non sono ancora partiti i corsi di formazione (al fine dedicati?), … corsi di formazione che pure il premier Renzi indicava come più utili alle società di formazione ed ai formatori piuttosto che ai dipendenti che vi accedono con la speranza di rimpolpare un pochino il loro salario decurtato dell’essere in cassa integrazione.
Mah, speriamo bene, … con le voci ricorrenti di Antonio in riabilitazione in Svizzera (… un pò come i Rolling Stones) e fuori dal potere decisionale, sulla plancia rimangono Raffaella e il marito Piccardo. Per fortuna la pubblicità Orsero corre sui canali televisivi nazionali. Un orgoglio ed una promozione di cui la provincia di Savona può andare fiera. Un vecchio adagio: se il buon giorno si vede dal mattino (pubblicità) vuole dire che le cose non vanno poi così male. Anzi, dietro l’angolo potrebbero esserci altre sorprese e novità.Importante non siano di natura giudiziaria.
Radio Camera di Commercio e dintorni fa trapelare che il debito di Reefer con la compagnia portuale ammonterebbe a quasi un milione di € per arretrati dovuti a prestazioni di lavoro, idem per la Cooperativa Bazzino ( 250.000€ ?) e in questo contesto i più maliziosi sostengono che lo stimato e valoroso Raffaello si rivolti nella tomba. D’altra parte, in generale, non è mai stato facile per i figli di grandi personalità reggere il confronto e, magari, vivere all’ombra di un paragone-competizione non voluto (.. anche se nel caso specifico qualche esuberanza caratteriale poteva mitigarsi con gli anni… ma  forse si sconfina nella filosofia da quattro soldi ).
QUATTRO CHIACCHIERE CONFIDENZIALI 
Nonostante fosse decaduto il mandato alla Rsu precedente – vuoi per numero di cooptazioni che erano al limite della validità, vuoi per scadenza temporale del mandato – le categorie dei trasporti di Cgil , Cisl e Uil hanno preferito rinviarne il rinnovo. Un atto che potrebbe sembrare ragionevole; il clima aziendale si era fatto teso sfociando  in uno sciopero e ciò rendeva necessario che ai tavoli delle trattive partecipasse la delegazione che si era trovata nel momento di tensione. Precisiamo: potrebbe essere ragionevole se non fosse che nella Rsu, cosa nota a tutti i sindacalisti  e politici di professione oltre che ai lavoratori (alcuni di questi impauriti?), vi era un clima, diciamo così, non proprio collaborativo. O meglio, la delegazione pare subisse pressioni di un suo componente che contemporaneamente ricopriva anche il ruolo di segreterio. Lui è Franco Paparusso di recente promosso segretario provinciale della Uil trasporti, … “Referenze” ? Ci sono alcuni articoli per inquadrare il ‘nostro’.
Difronte a questo quadro sorge un interrogativo: lo stato delle cose faceva comodo? Come se non bastasse, dopo che la precedente Rsu aveva firmato diversi accordi… tra cui quello di rinunciare all’ammortizzatore sociale c.d. Contratto Di Solidarietà in favore della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (in controtendenza alle indicazioni del Ministero che perorava i C.D.S.ricordando come fossero strumenti tesi alla conservazione dei posti di lavoro), dall’agenda delle relazioni industriali è venuta meno la necessità di raggruppare in un accordo organico tutti gli atti compiuti dalle parti lasciando, di fatto, una situazione incompleta che la nuova delegazione, neofita, avrebbe dovuto affrontare. Incapacità o strategia di lungo respiro ?
Non potendo fare altro, il sindacato decide di attivarsi per il rinnovo della delegazione interna di Reefer. Si insedia la commissione elettorale e viene eletto a presidente una vecchia conoscenza, Angelo Lestinge, con simpatie politiche ?
 L’esito elettorale consegna un risultato che per alcuni pare indigesto.
A) Sia la Reefer  … non deve essere entusiasmante ritrovarsi un delegato che aveva espulso con licenziamenti . Uno dichiarato illegittimo con sentenza definitiva. Trucioli savonesi riferì  di procedimento penale archiviato. Il Secolo XIX  di un che il dipendente sarebbe stato spiato senza che i pedinamenti facessero emergere fatti disdicevoli.
B) Sia per il sindacato tutto ed in particolare per quello di riferimento, la CGIL.  Occorre tuttavia spendere qualche parola in più per evidenziare diversi nodi:
1) la campagna elettorale non si è svolta ad armi pari.  Si parla di un Tizio che non essendo stato reintegrato dalla Reefer non lavora in azienda, non ha il contatto quotidiano e diretto con i colleghi.  Radio Camera di Commercio fa sapere che per partecipare alle assemblee sindacali il Tizio deve chiedere il permesso di accesso al porto all’autorità portuale. Non è noto se la Reefer lo abbia finora fornito. Con un regolare permesso sindacale retribuito, 3 dipendenti dello stesso sindacato (Uil), in distacco per una giornata,  avrebbero avuto libero accesso nei reparti dell’azienda tra i colleghi a fare sana propaganda.
2) le urne consegnano  numeri che freneticamente tutti i candidati e sindacalisti ( forse eccetto un paio, tra cui Claudio Schivo segretario Filt Cgil) aspettano con l’assedio al seggio elettorale. Paparusso era tra i più ansiosi di conoscere le preferenze personali.  C’è una chicca da segnalare. Giorgio Maddalone era iscritto alla Cisl fino ad un mese prima.
Nessuno pare si accorga che la commissione elettorale elegge a R.L.S:, il rappresentante per la sicurezza, Alessio Briano in virtù dei maggiori voti ottenuti dimenticando che l’art.47 comma 4° della legge 81/2008 recita:  Nelle aziende o unita’ produttive con piu’ di 15 lavoratori il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e’ eletto o designato dai lavoratori nell’ambito delle rappresentanze sindacali in azienda. In assenza di tali rappresentanze, il rappresentante e’ eletto dai lavoratori della azienda al loro interno.
Sia chiaro: le rappresentanze erano presenti, decadute, ma operative per scelta politica. Non sembra efficace la tesi secondo la quale “le rappresentanze c’erano ma non c’erano”
3) altra domanda legittima: perché la Filt Cgil rinuncia a rivendicare che il ruolo del Rls spetta al proprio candidato nel rispetto alla normativa che vuole il RLS all’interno delle rappresentanze sindacali in azienda? Briano con n°1 voto non risulta eletto nella RSU? … chi ha interesse ad impugnare l’esito emesso dalla commissione elettorale? il singolo candidato o il sindacato che ha presentato la lista dei candidati? … ma la lista dei candidati, un sindacato la presenta per hobby? Risposta: “il dato politico c’è, per cui non c’è problema” Evviva Paparusso.
4) Interrogativo politicamente inquietante: premesso che la Cgil ha ottenuto 35 preferenze con 4 candidati e tale Pizzorno prende 30 voti, non sarà mica un problema per il sindacato che aveva rinunciato alla denuncia per comportamento antisindacale avere questo risultato?
Il sindacato deve informare l’Unione Industriali in merito ai nuovi rappresentanti, cosa penseranno in via Gramsci a proposito della validità delle votazioni? … Chissa se il loro consulente, l’ottimo Luciano Pasquale, darà indicazioni nel rispetto dell’etica imprenditoriale e legalitaria?
 … Può darsi che non siano stati informati nel dettaglio e d’altra parte se il sindacato riferisce un dato nominativo, l’Unione Industriali  non può non fidarsi. La buona fede sta alla base dei corretti rapporti. Idem quanto al dirigente Reefer, in assenza di indicazioni da parte della propria associazione.
Qui tutto a posto!
Un’altra questione sulla quale sarebbe utile fare chiarezza è relativa alla norma sulla costituzione della Rsu. Si tratta del concetto contenuto nell’accordo interconfederale del 1993 e assunto via via in tutti i contratti nazionali fino ad essere nuovamente introdotto nel Testo Unico sulla rappresentanza (parte seconda, sezione terza, punto 4): Non possono essere candidati coloro che abbiano presentato la lista ed i membri della Commissione elettorale.
Se la lista la presenta la categoria sindacale, cioè il segretario che pro-tempore la rappresenta, come si spiega che le altre sigle sindacali o l’Unione Industriali accettino che una persona abbia il doppio ruolo di membro Rsu e segretario? …Si sono “dimenticati”  che nei numerosi accordi quel gentile signore firmava sia per Rsu, sia per segreteria? A chi fa comodo ? Chi danneggia ?
TIRIAMO LE SOMME –
Al congresso della Cgil Liguria un emendamento proposto a modifica della 146 (legge che regolamenta lo sciopero nel trasporto pubblico) avversato dalla savonese doc Anna Giacobbe, da parecchi oligarchi presenti nello Spi (sindacato pensionati) Cgil Liguria, da gran parte della Camera del Lavoro di Savona; emendamento passato al congresso nazionale della Cgil.
Emerge qualche contraddizione della triplice sindacale. Il pasticcio da parte di una sigla sindacale con la ditta in merito all’operazione anti-Pizzorno (qualcuno avrà la bontà di spiegarci chi è ?), ovvero a Rsu precedente decaduta del proprio mandato, dopo 6 mesi di continuo procrastinare non potevano che attivarsi per il rinnovo della rappresentanza interna. Esito temuto e accaduto. Complicazioni che dovrebbero portarli a violare una norma con il placet dell’Unione industriali di Savona.  E a 25 giorni dalla votazione, il primo incontro tra sindacalisti. Iddio benedica tutti ! Anche le altre due sigle sindacali.
( Il testimone scomodo)

Avatar

Trucioli

Torna in alto