Trucioli

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Bombe di Savona: la Cia conferma i segreti. Respinti due ricorsi. Pian dei Corsi no della Forestale a consultare progetti. 13 documenti


Gli atti della CIA riguardanti le bombe di Savona sono destinati a rimanere segreti. Anche il ricorso all’Agency Release Panel contro la decisione dell’agenzia americana (a suo tempo richiesta, attraverso il “Freedom of Information Act” di fornire le informazioni in proprio possesso sulle esplosioni che hanno insanguinato Savona tra il 30 aprile ’74 e il 26 giugno ’75) di “non confermare né smentire” l’esistenza di notizie in merito è stato respinto e ugual sorte ha avuto l’intervento dell’Office of Government Information Service, l’organizzazione creata dal Congresso Usa per facilitare la soluzione di contrasti tra i privati e le strutture governative legate alle richieste di informazioni.


Le motivazioni del diniego CIA non sono mutate: la centrale di Langley non può “neither confirm nor deny” l’esistenza di dati sugli ordigni scoppiati a Savona tra il ’74 e il ’75 perché anche tale indicazione è strettamente riservata, in quanto fa riferimento alle fonti e ai metodi d’informazione del servizio USA, che a loro volta sono protetti dalla divulgazione dagli stessi atti di fondazione della CIA. L’agenzia americana, quindi, continua a non chiarire se e perché fatti apparentemente periferici e distanti dagli USA possono essere passati sotto la lente d’ingrandimento dei servizi segreti americani e non possono essere divulgati neppure a quarant’anni dall’accaduto.

http://trucioli.it/2013/02/26/bombe-di-savona-per-la-cia-informazioni-top-secret/

L’OGIS, a sua volta, ha specificato che la CIA non può confermare o smentire le informazioni “a causa della tipologia delle informazioni richieste”, e aggiunge che considera appropriata la risposta della CIA, in quanto ammettere l’esistenza dei dati in questione rivelerebbe che l’agenzia si è interessata di un fatto per il quale non può dare risposte, in quanto coperto da segreto. A questo punto per avere le notizie in mano all’intelligence americana occorrerebbe poter dimostrare che la CIA era a conoscenza del caso ma qui il cane si morde la coda: per sapere se la CIA si è interessata delle bombe savonesi, infatti, occorrerebbe consultare gli archivi dell’agenzia.

Ma non è senza significato il fatto che la risposta della CIA sia diversa da quelle fornite da altre organizzazioni americane: il ministero della Difesa d’oltreoceano ad esempio, non ha avuto difficoltà ad ammettere che “no responsive records were found” sulla richiesta di documenti riguardanti un possibile nesso tra i fatti savonesi e la base militare della U.S. Army di Pian dei Corsi, sul colle del Melogno. Il centro radar (di cui si è recentemente tornato a parlare in merito a possibili depositi missilistici segreti nascosti nel sottosuolo della base stessa) fu edificato dalla Difesa americana nel 1965, subito dopo la costruzione della strada di accesso e circa due anni prima dell’approntamento del vicino eliporto. Già tre anni prima il Comune di Calice Ligure aveva autorizzato la ITT Siemens a effettuare prove radar nella zona.

I dati presenti nell’archivio dell’Ufficio Tecnico comunale (che riportiamo nella galleria fotografica allegata) dimostrano che la costruzione della strada e l’approntamento della stazione “Scatter”, su perentorio impulso del Comando della I Regione Aerea di Milano, furono condotte a grande velocità e che la stessa esistenza della base fu sempre circondata dalla massima segretezza: la Carta Tecnica Regionale, realizzata nel 1977 dagli uffici di Via Fieschi sulla base di accurati rilievi fotografici, riporta nella zona della base un significativo spazio bianco, ed anche l’accatastamento dei terreni di Pian dei Corsi è storia recentissima: solo un paio d’anni fa, quando ciò che resta della base (dismessa nel ’92 ed oggi in completo disarmo) è passato al Demanio civile, si è provveduto a registrare il sito al catasto terreni. Anche oggi, del resto, il sito della base continua a essere una questione “sensibile” per l’amministrazione americana: alla nostra richiesta di poter consultare i progetti del centro radar giacenti presso l’Ispettorato Forestale di Calice Ligure, l’addetto dell’ufficio ha risposto che i relativi fogli del Ministero della Difesa di Washington sono ancora accuratamente “classified” e quindi esclusi dalla consultazione: il mistero della base di Pian dei Corsi e dei suoi eventuali cunicoli segreti è destinato, almeno per ora, a rimanere tale.

Massimo Macciò

1) La base di Pian dei Corsi: carta tecnica regionale del 1977 (vedi…)

2) Autorizzazione del sindaco di Calice Ligure del 4 luglio 1961 ….

3) Il generale comandante di Milano ordina occupazione urgente terreni privati nei  Comuni di Rialto e Calice

4) Atti (vedi…) di esproprio immobili proprietà Musso Piantelli

5)  Sindaco Luigi Bolla nel 1964 a Regione Aerea…..

6) Consiglio comunale che ha autorizzato l’installazione dell’impianto…….

7) Consiglio comunale delibera nulla osta ampliamento strada comunale Dei Corsi…..

8) Prefettura di Savona benestare impianto Scatter………

9) Il Comune conferma l’esecuzione e pubblicazione immediata occupazione aree….

10) Foglio annunci legali per esproprio del sindaco Bolla e ministero ….

11) Foglio annunci legali con espropri a firma Princiotta e Bolla per costruzione Eliporto gennaio 1968 …..


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Massimo Macciò

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