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Albenga ‘Incontri con l’autore’: 27 e 31 gennaio


Albenga, prende il via “Incontro con l’autore”, rassegna letteraria a cura del Centro Aiuto Vita – Ingauno e di Eraldo Ciangherotti, con il patrocinio dell’Uni Tre Albenga, dedicata a temi di attualità, cultura, politica. A darne l’annuncio è lo stesso Eraldo Ciangherotti, già Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Albenga, promotore dell’iniziativa con il giornalista Cristiano Bosco. In collaborazione con la libreria Le Torri di Albenga.

“A partire da gennaio, per tutto l’anno, Incontro con l’autore si propone di ospitare, a cadenza mensile, grandi firme del giornalismo e della letteratura italiana, che verranno ad Albenga per presentare le loro ultime opere, e per partecipare a incontri pubblici. Si comincia, a fine gennaio, con due big: il vicedirettore del TG1 Gennaro Sangiuliano il 27, e si prosegue il 31 con l’on. Alfredo Mantovano, già Magistrato e Sottosegretario del Ministero dell’Interno. Due personalità di grande spessore, per dare il giusto battesimo alla rassegna”.

Lunedì 27 Gennaio, la presentazione di “Una repubblica senza patria – Storie d’Italia dal 1943 a oggi” (2013, Edizioni Mondadori – Le Scie), scritto da Gennaro Sangiuliano con Vittorio Feltri. «Siamo legati a una strana idea della politica. Non la consideriamo lo strumento che dovrebbe permetterci di vivere meglio, ma una religione, nei confronti della quale c’è solo fede cieca e nessuna voglia di ragionare. Si procede senza valutare il proprio interesse, comportamento tipico di un Paese che non sa cosa sia la patria, quindi si attacca a un partito, a una confessione religiosa, talvolta al calcio. Tutto, pur di non riconoscersi come popolo unico e come patria.»

Gennaro Sangiuliano e Vittorio Feltri ripercorrono le vicende fondamentali del dopoguerra, dalle origini della Repubblica fino alla nostra desolante attualità, per giungere a una conclusione sconfortante: l’Italia è una Repubblica senza patria, che è come dire uno Stato senza nazione, fatto di cittadini che si riconoscono solo nel proprio gruppo, che perseguono solo il proprio tornaconto. Gennaro Sangiuliano ricostruisce storicamente la cronaca degli anni fra il 1943 – dalla firma dell’Armistizio e dalla fuga del re – e gli anni Settanta del Novecento. La matrice che a suo parere unisce tutte le esperienze politiche italiane è la divisione, la mancanza di una prospettiva condivisa della Stato e dello sviluppo economico e culturale della nazione. Una storia caratterizzata da contrasti politici e ideologici che preludono a due Italie sullo stesso suolo (che a un certo punto sarebbero anche potute diventare due Stati): la destra democristiana e «filoamericana» e la sinistra comunista e «filosovietica».

Venerdì 31 Gennaio, sarà la volta di “Irrispettabili: il consenso sociale alle mafie” (2013, Rubbettino Editore), scritto da Alfredo Mantovano. Un magistrato con articolata esperienza di contrasto alla camorra e alla ‘ndrangheta. Un magistrato “di ritorno”, con nove anni alle spalle di attività al Ministero dell’Interno e quindici in Parlamento. Danno per scontato che per sconfiggere le mafie siano necessarie seria prevenzione ed efficace repressione: per entrambi tutto ciò coincide con decenni di vita professionale. Sono ben consapevoli delle reti di complicità che i clan hanno costruito con pezzi della politica, dell’economia e della finanza. Pongono un tema ulteriore e preoccupante: quello del crescente consenso sociale verso le organizzazioni mafiose nelle zone in cui tali forme criminali sono tradizionalmente presenti.

Lo affrontano distinguendo tre aspetti: – la descrizione del fenomeno, l’anamnesi, che identifica con esempi concreti le principali manifestazioni del consenso: dalla copertura dei latitanti alla gestione delle società sportive, dall’uso delle devozioni popolari alle canzoni apologetiche dei mafiosi, fino alla raffigurazione scenica degli stessi mafiosi nelle fiction; – lo sforzo di comprendere le ragioni del consenso, la diagnosi; – infine, la terapia, cioè le buone pratiche da diffondere per recuperare consenso alle istituzioni. Gli spunti contenuti nel volume possono costituire un punto di partenza per decisioni chiare e forti. Da parte di chi non è mafioso e non ha ruoli istituzionali, e tuttavia può essere chiamato a operare una scelta: in banca, a scuola, in parrocchia.

Entrambi gli incontri si svolgeranno alle ore 21.00, nella Aula Magna UniTre in Piazza San Domenico, con la collaborazione della Libreria Le Torri di Albenga. A dialogare con gli autori, il Dr. Eraldo Ciangherotti, promotore dell’iniziativa, e il giornalista Cristiano Bosco.


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