Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Lettera da Ormea: ‘io scrivo perché tutti ora mi salutano’


E’ probabile, sono tra i pochi lettori di trucioli.it dell’Alta Val Tanaro. Mio figlio, più giovane, abita nella Riviera di Ponente. Mi ha fatto osservare che ha scoperto un blog che parla quasi tutte le settimane dei nostri dimenticati paesi, ridotti al lumicino per abitanti e per l’economia. Volevo farvi compartecipe che da qualche tempo, ad Ormea, tutti i candidati in corso per la conquista del Comune mi salutano. Merita di essere raccontato  al vostro blog?

Non credo, a chi può interessare che un certo signore dell’Alta Val Tanaro scrive di questo straordinario evento? Invece avendo un’attività a contatto con il pubblico, con i pendolari, con i turisti della domenica e dei giorni festivi, dopo aver condiviso  l’accaduto, scopro di non essere l’unico a meritare i saluti di tutti. Succede anche nella più fortunata Riviera dei pienoni, delle code domenicali in autostrada.

Siamo in campagna elettorale per il rinnovo dei consigli comunali, dell’elezione dei sindaci e scopriamo – noi cittadini elettori – di essere diventati importanti. Pure quando non hai il faccia a faccia casuale, ti senti chiamare e salutare. A me perlomeno non chiedono direttamente il voto. Ad altri magari capita. Dicono che siamo in tempi di crisi nera, con un’attività commerciale me ne rendo conto, non è così per tutti per fortuna. Se andate in un negozio della non lontana Ponte di Nava troverete la coda tutto l’anno. Stesso discorso davanti ad un bar di Nava. Oppure in un ristorante popolare di Ormea.  Succede che un bar del nostro paese possa abbassare le serrande nei giorni di’morta’, come nel periodo di superlavoro Ferragosto, alle 19 in punto.  Sono scelte di vita da rispettare.

Concludo con una riflessione montanara. Nei nostri piccoli paesi dovremmo essere tutti per uno ed uno per tutti. La politica dei partiti lasciarla ai deputati, ai senatori, alle alte schiere in Provincia e in Regione, ai professionisti che il signor Berlusconi definisce con disprezzo ‘mestieranti’ della politica.  Non so se è vero, e poco mi interessa, che il signor Greganti, il cassiere del vecchio Pci,  tornato nelle patrie galere per via dei vizi….; ebbene non so se sia vero che il mister frequentava abbastanza assiduamente, fino a non molti mesi fa, la vicina Garessio e forse qualche ‘compagno’ della mia Ormea.  Vien da dire fatti loro, ognuno si sceglie il compagno che crede. Da me non è mai venuto, io non mi è neppure venuto in mente di chiedergli come si poteva rilanciare una fabbrica o una stazione sciistica, se aveva conoscenze trasversali, visto che la Regione Piemonte era diventata un feudo del popolo leghista e pidiellino.

A tutti  vorrei dire, anche quando non l’ho potuto o voluto fare, non è il caso che vi sbracciate a salutarmi. Forse non vado a votare, ma promuovete la nostra Ormea affinchè torni a splendere. Scrivo per far sapere a residenti della Riviera che nella panoramica frazione di Quarzina, a 1336 metri sul livello del mare, ad un’ora di auto dalla costa, due giovani e volenterose donne hanno aperto  un rifugio dove si può pranzare, cenare, pernottare. Una fa la cuoca e credo provenga da Savona, l’altra è un gentilissima cameriera,  con laurea di architettura. E se chiedi: i ravioli, le tagliatelle sono casalinghe ? rispondono di no, che li acquistano.  Viva sincerità e correttezza. Anche a Chionea due giovani, credo provenienti dalla vallata imperiese,  gestiscono in un locale del Comune, un ristorantino senza pretese, all’insegna della genuinità e semplicità.   Prezzi onesti. Nell’alta Valle, sovrastante Ormea, ma in Comune di Caprauna  il Rifugio Pian dell’Arma, gestito da una volenterosa signora, diventata nostra concittadina, è un gioiellino di architettura montana, ospitalità, accoglienza.  Abbiamo un territorio dove ogni escursione, ogni tappa, è una meraviglia di relax e natura incontaminata. Non avremmo neanche bisogno di una tappa del Giro d’Italia. A Monesi, mi raccontano, alla fin fin non ha portato fortune.

Non so se sia tutta colpa dei nostri amministratori locali, provinciali o nazionali. Io se non lavoro, non mangio e devo chiudere bottega. Avremmo dovuto essere sempre tutti uniti, presentare una sola lista come hanno fatto, a leggere i giornali, in Riviera ed in paesi dell’entroterra.

Per tutte queste ragioni che espongo senza capacità e vi chiedo di correggere gli svarioni, invito i candidati a salutarmi anche dopo il risultato elettorale. Votiamo coloro che ci uniscono e non quelli che nelle divisioni possono continuare a frequentare i troppi Greganti d’Italia.

Grazie trucioli.it, non sono potente per invitare i miei concittadini ad incoraggiare quanti si occupano della nostra terra, delle nostre tradizioni, dei nostri angoli di paradiso terrestre.  Anche noi forse avremo qualche professionista della partitocrazia (parola che ha suggerito mio figlio) al quale vien bene comandare tra cittadini disinformati. So di aver letto che nel più piccolo comune della nostra provincia, alle penultime elezioni, con 33 elettori, hanno presentato tre liste; quest’anno ridotte a due. Dio li perdoni, non sanno quel che fanno.

Forza Ormea, ma vincano le persone serie e di buona volontà. Io non sono candidato, meglio chiarirlo, non tifo per chi si fa in quattro per salutare i concittadini solo in campagna elettorale.

(email firmata e inviata on line) 


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