Un avvocato rinuncia agli onorari nell’ambito di una serie annosa di controversie tra la Provincia di Savona ed alcuni dipendenti. Cause iniziate nel 1993. E oggi al vaglio definitivo dell’iter amministrativo con determinazione dirigenziale. Non accade spesso leggere di professionisti che, per svariate ragioni, recedono dal battere cassa.
L’epilogo è contenuto in un provvedimento a firma di Marina Ferrara, segretario generale reggente. (Leggi….)
Si premette che la giunta provinciale il 6 aprile 1993 ha conferito all’avvocato Carlo Raggi di Genova di difendere l’amministrazione provinciale per resistere al ricorso davanti al Tar della Liguria, proposto da un dipendente e da altri per “ottenere il riconoscimento del compenso del lavoro straordinario durante lo svolgimento della missione per le ore eccedenti il normale orario di servizio”.
La spesa prevista all’epoca e indicata in bilancio era di 4 milioni di lire. Con una successiva delibera, sempre del 6 aprile, l’allora giunta provinciale, incaricava lo stesso avvocato Raggi ed il collega Franco Rusca per resistere al Tar in seguito ad un nuovo ricorso di un dipendente e di altri per “ottenere il riconoscimento del diritto di inquadramento nella prima qualifica dirigenziale”. Altra imputazione di spesa a bilancio per 4 milioni.
Terzo intervento e deliberazione. Il 14 settembre 1993 viene conferito dalla giunta, allo studio legale Raggi-Rusca, altro incarico per rappresentare e difendere la Provincia citata davanti al Tar per un ricorso di un dipendente che chiedeva il riconoscimento dell’indennità di vigilanza. Contestualmente di procedeva ad iscrivere a bilancio la spesa di 4 milioni di lire.
Si da poi atto che per le cause in questione risultano liquidati agli avvocati Raggi e Rusca tre acconti di 2.420.000 mila lire ciascuno.
Con decreti del 2010 la sezione seconda del Tar Liguria ha dichiarato spese compensate per i suddetti ricorsi. Non conosciamo – in quanto non è annotato – l’esito definitivo delle cause.
Con nota del 24 aprile scorso gli avvocati Rusca e Raggi hanno trasmesso – riporta ancora la determinazione dirigenziale – gli avvisi di parcella a saldo delle prestazioni professionali per complessivi 5.708 euro, a carico della Provincia. In pari data è scritto: “l’avvocato Carlo Raggi ha peraltro dichiarato di rinunciare agli oneri relativi alle controversie in argomento” e le somme residuate, dopo gli acconti, sono state successivamente dichiarate economia di spesa d’intesa con il servizio finanziario dell’ente.