Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Senza Pronto soccorso si muore. Proteste? Ma prima serve trovare medici per l’emergenza


Chi non può essere d’accordo con striscioni, manifesti, manifestazioni di piazza: ‘senza pronto soccorso si muore’. Trucioli.it da voce giornalistica solitaria, alla luce dei numeri e di realtà incontrovertibili, ha finito per sostenere che senza medici e personale si tratta di richieste e proteste destinate a restare tali. L’Asl2 ora ci riprova cercando tra i liberi professionisti e pensionati

No a illusioni. Non siamo interessanti a potenziali e magari infruttuose strumentalizzazioni come hanno dimostrato le recenti elezioni regionali ad Albenga e negli altri comuni interessati al ‘bisogno primario’ della riapertura del Pronto Soccorso ad Albenga e Cairo Montenotte. Ad Albenga il risultato (il ‘pronto soccorso non paga‘) è stato rinfacciato da esponenti del centro destra al centro sinistra. E con ogni probabilità sarebbe andata peggio senza il candidato trainante avv. Giorgio Cangiano (4.152 preferenze), Pd. centro sinistra. Il partito ligure che ha  finito per farsi autogool. Il mancato presidente Andrea Orlando, big politico nazionale, più volte ministro, anche della Giustizia, avrebbe dovuto dimettersi senza indugi. Lasciare a Cangiano anche per la ‘resurrezione’ del partito a ponente.

A Genova e nel levante il Pd non è da anni in sofferenza come nel  savonese. Il partito avrebbe avuto tutto da guadagnare se si pensa che a parte Savona, Albenga (a Celle Ligure con il compianto Zunino), lungo le cittadine costiere, il Pd è di fatto inesistente, anche laddove ha governato: senza ‘uomini’, ‘donne’, soprattutto giovani, esponenti della società civile, quasi zero sezioni, iscritti  ‘mosche bianche’.

E follia della follia tenere in sella un segretario provinciale, pur se galantuomo e silente al 99%, ‘nullius in toto’. Faceva pena vederlo sul palco a Savona da presentatore (e in altri comuni del tour elettorale) al seguito della segretaria nazionale Elly Schlein. Bastava trovarsi tra i presenti per sentirsi ripetere: ‘ma chi è quello….’. Era il 27 febbraio 2022. Eletto nell’assemblea provinciale del partito con 588 voti (pari al 98,73%). Presenti il sindaco di Savona Marco Russo, il senatore Franco Mirabelli, il deputato Franco Vazio, il consigliere regionale Roberto Arboscello e, in remoto, il segretario nazionale Enrico Letta. Parrinello era il candidato unico”.

Si era letto su IVG.it del 6 novembre 2024, a firma di Andrea Chiovelli: “…. PREMIO DI MAGGIORANZA. E Cangiano? …. Ci sono infatti 6 ulteriori seggi in palio, ma chi vince le elezioni non li ottiene necessariamente tutti: la legge gliene assegna un numero variabile in base a quanti ne ha ottenuti prima. Nel nostro caso, il centrodestra ne ha avuti 5. E, piccola curiosità, la provincia di Savona deve ringraziare. Ben 3 dei 4 consiglieri di maggioranza, infatti, sono entrati proprio con il premio: si tratta di Rocco Invernizzi (Fratelli d’Italia), Sara Foscolo (Lega) e Angelo Vaccarezza (Forza Italia). Solamente Alessandro Bozzano (Vince Liguria) risultava già eletto nei 24 seggi ripartiti in precedenza…..L’ultimo seggio del premio spettava invece al centrosinistra: e il calcolo lo assegnerebbe al Pd di Savona. Quindi a Giorgio Cangiano, secondo in classifica dopo Arboscello (già eletto nella prima fase). Perché allora l’ex sindaco non è in consiglio? Perché la normativa prevede che il primo dei candidati presidente sconfitti – quindi Andrea Orlando – abbia diritto a un posto da consigliere; e che quel posto venga preso togliendolo all’ultimo degli eletti della sua coalizione. Quindi a Cangiano, che non ha ottenuto il seggio nella ripartizione “principale” (lì l’ultimo è andato a Casella) ma in quella successiva legata al premio di maggioranza.

La legge elettorale ligure – la n.18 del 2020 – ha previsto una modifica apposita – art.3, comma 3 – per dire proprio questo: se vengono assegnati seggi del premio di maggioranza anche a chi ha perso, il candidato presidente sconfitto si prende uno di quelli. La stessa modifica, però, non è mai stata fatta per il meccanismo di surroga. La legge regionale non dice nulla al riguardo, quindi fanno fede le norme precedenti. Che parlano sempre e solo dell’ultimo seggio del riparto. Una mancata modifica che può aprire al dubbio: a chi va il seggio di Orlando?

Se si prende la legge in modo letterale, a chi avrebbe ottenuto il posto successivo nel riparto. Ed ecco perché nei giorni scorsi ha iniziato a circolare la voce su Cristina Lodi. Ma la norma intendeva riferirsi a chi “non aveva ottenuto il posto per lasciarlo al candidato presidente”, e non è il suo caso: Lodi avrebbe vinto un ipotetico 25esimo seggio, che – lo ricordiamo – in realtà non esiste e non è mai scattato.

Se la legge intendeva invece riferirsi appunto a “chi ha lasciato il posto”, quel candidato è Giorgio Cangiano. Per il quale era scattato il seggio del premio di maggioranza. Peccato però che non esista un rimando, nelle norme legate alla surroga, che rinvii alla graduatoria fatta con il premio di maggioranza. Era questa la matassa che l’ufficio centrale regionale era chiamato a dipanare nel redigere la graduatoria per le eventuali surroghe. Secondo quanto riferito, l’ufficio si sarebbe orientato sulla seconda interpretazione: Cangiano, dunque”.

Fin qui IVG.it. Le conseguenze? Con la mancata elezione di Cangiano hanno fatto un danno alla comunità sia essa di sinistra,di destra o di centro. Meritocrazia e professionalità, competenze, non dovrebbero aver colori. Ripetiamo, in un’area in grave sofferenza economica, sociale, turismo ridotto ai tre mesi balneari, al mordi e fuggi, ad alcuni week end. Viabilità autostradale da terzo mondo. La primaria risorsa agricoltura in lenta agonia da tempo. Va peggio nelle aree montane! Non resta che san Cemento e i benefici della legge ‘Prima casa -Toti/Marco Scajola‘, con la benedizione del ministro vice premier Salvini che ha reso abitabili pure il 95 per cento delle mansarde. Per la gioia del ‘carico abitativo’ in città già ingolfate, ubriache di seconde case. Prima casa sempre più una chimera! E c’è chi si riempie la bocca, in ogni occasione, per annunciare di perseguire il ‘turismo di qualità‘(sic). Non più turismo di massa dilagante. Turismo di qualità sulle orme degli anni ’60 e ’70. Poi è arrivata la rapallizzazione che continua a premiare molti sindaci e eletti al Parlamento, in Regione, Provincia (indirettamente), nei comuni. Con l’assuefazione dei più, persino dei talebani ambientalisti per i quali non abbiamo mai tifato. Un sonno interrotto solo da un manipolo di ‘idealisti’ mai pentiti. (Luciano Corrado)

A PROPOSITO DI PRONTO SOCCORSO AD ALBENGA E CAIRO MONTENOTTE-

Riportiamo l’ultimo articolo da La Stampa di domenica 16 marzo 2025. Parlano i fatti sulle gravi difficoltà, in cui si dibattono il Pronto soccorso del Santa Corona ed il San Paolo (non va meglio, ci ripetiamo, nelle strutture pubbliche di molte città italiane)  che perdurano ormai da parecchi anni. Ecco perchè sarebbe già un ottimo risultato avere un Punto di primo intervento 24 ore su 24. Ora limitato a diurno. Tutti, diciamo tutti, dovrebbero unirsi perchè il Santa Corona ed il San Paolo possano dotarsi, con estrema urgenza, di personale medico adeguato alle esigenze del sovraffollamento continuo. Oppure attendere, altra ipotesi, che diano risultati i PPI. Mentre si continua ad ignorare che al Santa Corona urge anche un posto di Polizia. Magari arriverà alla prima tragedia con risonanza nazionale, prime pagine.  Fiumi di parole e commenti. E forse alla fine tutto finirà nel labirinto infernale. A meno che ci sia almeno un sindaco che non chini la testa….

E LE LISTE D’ATTESA CHE SONO TANTA MANNA PER I POLIAMBULATORI PRIVATI CHE PROLIFICANO. CON I CITTADINI COSTRETTI A METTERE MANO AL PORTAFOGLI. E CHI NON PUO’ PERMETTERSELO? E’ CONDANNATO?

 

 


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