Scandalo su scandalo: ora, oltre alla depurazione che non c’è, in bolletta si pagano anche gli aumenti per i lavori di collettamento che non ci sono. Il Protocollo d’intesa coi Sindaci è “carta straccia”. Oltre ai “bla bla” rituali è ora che si diano una mossa per tutelare i cittadini dei loro Comuni.
Polo di Centrodestra per Pietra – Lista Civica dei Pietresi
Gruppo Consiliare “Centrodestra” Consigliere Mario Carrara
Il 29 Aprile 2021, sembrava che la problematica del collegamento delle fognature tra il territorio di Pietra Ligure, Borgio Verezzi e la Valmaremola con il depuratore di Borghetto Santo Spirito, fosse risolta!
Infatti, in quella data viene concordato un Protocollo d’Intesa, tra i Sindaci dei Comuni interessati e le società gerenti i servizi idrici, auspice la Provincia di Savona, che, oltre a stabilire “tempi (che avrebbero dovuto essere…) certi” nella realizzazione dell’opera, indica anche, specificamente, le risorse finanziarie cui “attingere” per farvi fronte.
Riportiamo testualmente quanto il Protocollo d’Intesa stesso, successivamente formalizzato ed approvato, ha previsto e sancito:
Protocollo d’intesa“: punti “g“, “h” ed “i” delle Premesse ed il n⁰ “3” del Dispositivo:
Premesse, punto “g“: “il Consiglio di Amministrazione di Servizi Ambientali, riunitosi in data 28/04/2021, e successivamente l’Assemblea dei Soci di Servizi Ambientali tenutasi in data 28/07/2021, hanno approvato il business plan che evidenzia la sostenibilità della realizzazione di investimenti per complessivi circa 5 milioni di euro per i lavori relativi all’intervento di collettamento dei comprensori di Pietra Ligure, Borgio Verezzi e della Val Maremola, le cui fonti dovrebbero trovare origine dalla quota di tariffa destinata ad investimento e dall’accensione di un (nuovo, ndc) mutuo di 1,5 milioni di euro, ciò grazie all’efficacia della capacità d’incasso…“.
Premesse, punto “h“: “Alla luce di quanto sopra, non risultano motivi ostativi, né di natura giuridica, né di ordine tecnico o economico, all’avvio dei lavori per la realizzazione del progetto di collegamento delle reti fognarie dei Comuni di Pietra Ligure e Borgio Verezzi all’impianto di depurazione di Borghetto Santo Spirito, come da progetto approvato dall’EGATO con provvedimento n. 2019/3764 del 02/10/2019, prot. n. 2019/51517 del 15/10/2019;
Premesse, punto “i“: “Il completamento dell’intervento di collettamento dal comprensorio di Borgio-Pietra Ligure all’impianto di Borghetto Santo Spirito richiederà presumibilmente un tempo di circa 2 anni dall’avvio dei lavori……“.
Dispositivo, n⁰3: “La tariffa applicata da….. Servizi Ambientali sarà incrementata, in ogni caso, negli ammontari massimi possibili, secondo la normativa via via vigente e, comunque, nel 2020 dell’8,5%, nel 2021 del 17,6% e per il 2022, del 27,6% (ammontari cumulati, base 2019)“.
Quindi, il costo totale per fare i lavori di collegamento tra Pietra Ligure col depuratore di Borghetto, la società Servizi Ambientali ha stabilito sia di €.5.000.000, per reperire i quali ha individuato due fonti finanziarie: 1) l’aumento, anche retroattivo delle tariffe dal 2020, fino al 53%; 2) l’accensione di un nuovo mutuo di €.1.500.000.
È con queste nuove risorse finanziarie, tutte, direttamente o indirettamente, di nuovo a carico dei cittadini, che si sarebbero potuti iniziare i lavori.
Se all’atto della stipula del Protocollo d’Intesa siamo nel 2021 ed il tempo occorrente per il completamento dell’opera era di due anni, oggi, nel 2023, i lavori dovrebbero essere in pieno corso, ma non solo: dovrebbero essere in vista della loro ultimazione. Tuttavia, ad oggi, 2023, NON sono nemmeno stati iniziati, nonostante siano state individuate e stabilite, come visto sopra, le risorse finanziarie.
Ciò perché il mutuo di €. 1.500.000, che era stato stabilito due anni fa, NON È STATO ACCESO.
Quindi, mancando questa stessa cifra per raggiungere la somma di €.5.000.000 fissata come necessaria per fare l’opera, le procedure per attivarne l’esecuzione non possono neanche cominciare e si resta, come si è restati, sempre al punto di partenza.
Tuttavia, nel frattempo, la Servizi Ambientali aveva applicato quell’aumento delle tariffe fino al 53%, che noi utenti abbiamo già cominciato a pagare in modo RETROATTIVO, magari senza accorgercene, in conguagli e voci di bolletta.
Aumenti pesantissimi che i cittadini stanno, quindi, già pagando; pagamenti, tuttavia, a questo punto, non indirizzati e giustificati dalla finalità dei lavori di collegamento con il depuratore di Borghetto S.Spirito, bensì alla la gestione “ordinaria” della stessa Società.
Non è uno “scandalo” questo? Questo è un grosso SCANDALO!
Soprattutto perché “stravolge” gli impegni del “Protocollo d’intesa” sopraccitato, che aveva stabilito precise obbligazioni a carico delle società gerenti i servizi idrici; tra gli impegni, in primis, quello sull’effettivo inizio dei lavori del collegamento col depuratore: “Alla luce di quanto sopra, non risultano motivi ostativi, né di natura giuridica, né di ordine tecnico o economico, all’avvio dei lavori “; anche la parte finanziaria era, a suo modo, “risolta” perché erano stati stabiliti punti certi: punto 5 del dispositivo: “5) Servizi Ambientali si impegna, entro e non oltre 60 (sessanta) giorni dalla sottoscrizione del presente protocollo a chiedere un finanziamento bancario finalizzato alla realizzazione del progetto di collegamento delle reti fognarie dei Comuni di Pietra Ligure e Borgio Verezzi all’impianto di depurazione di Borghetto Santo Spirito, come da progetto approvato dall’EGATO con provvedimento n. 2019/3764 del 02/10/2019, prot. n. 219/51517 del 15/10/2019“.
Tutto chiaro, no? Senonché il finanziamento bancario, cioè il mutuo, che la Servizi Ambientali doveva procurarsi entro 60 giorni dalla firma del Protocollo, NON L’HA CHIESTO e, quindi, dopo due anni, NON C’È.
Mentre le tariffe, che erano “legate“, vincolate all’effettuazione dei lavori, i costi dei quali sono “spalmati” sulle bollette, invece, SONO STATE AUMENTATE SUBITO retroattivamente e vengono già applicate.
Da notare che, come si legge chiaramente al n⁰2 del dispositivo del Protocollo: “2) Gli investimenti previsti di cui alla premessa h) –cioè i lavori del collettamento, n..d.c- sono riconosciuti e, per quanto necessario, autorizzati, da EGATO e da APS, ai fini della successiva imputazione in tariffa, secondo le regole di ARERA o dell’Autorità competente“.
Quindi, tradotto dal burocratese: I lavori del collettamento col depuratore sono riconosciuti tali da avere i loro costi addebitati sulle tariffe delle bollette dell’acqua..!
Capite a che aberrazione siamo pervenuti? Visto che niente di quello che era stabilito è stato adempiuto, sembrerebbe che i lavori siano stati solo una scusa, un pretesto per arrivare alla concessione dei pesanti (+53%) aumenti delle tariffe dell’acqua, visto che l’unica cosa “fatta subito” è stata solo quella!
Di questo passo, i lavori non si faranno MAI perché con questo andazzo le risorse finanziarie non saranno MAI disponibili.
Tuttavia, sempre al n⁰ 5 del dispositivo si legge: “…In mancanza di ciò i Comuni sottoscrittori potranno far valere l’inefficacia del presente Protocollo“.
E ancora, al n⁰ 14: “14) I Comuni sottoscrittori si riservano di far valere le eventuali responsabilità delle altre parti firmatarie, anche sotto il profilo risarcitorio, qualora non sia dato integrale adempimento al Protocollo nei modi e nei termini esposti.”
Quindi, essendo in una situazione di inadempimento contrattuale evidente, per cui si vede chiaramente che ci sono due ordini di soggetti “turlupinati” o “presi in giro”, cioè: 1) Tutti i cittadini utenti che, oltre a pagare in bolletta una depurazione che non c’è, ora pagano nelle bollette anche i costi dei lavori del collettamento col depuratore che non vengono fatti; 2) Tutti i Sindaci, che hanno dato fede alle intese raggiunte nel Protocollo che da due anni sono, in modo sfacciatamente evidente, disattese.
Ci aspettiamo che, in una situazione come questa, “incandescente” e pronta, ormai, per ogni evoluzione possibile e plausibile, i Sindaci oltre ai “bla bla” rituali, si assumano le responsabilità del loro ruolo adottando dei comportamenti giudiziari conseguenti.
Per parlare di tutte queste cose e per iniziare le procedure di recupero delle somme pagate, ma indebitamente richieste in bolletta, stasera giovedì 20 Luglio, alle 20,30, nella sala riunioni comunale in via Mazzini, sotto al Municipio, si svolgerà la prima riunione del Comitato Civico di Pietra Ligure “Depurazione – bollette giuste”; interverrà l’avvocato Giulio Muzio esperto di diritto delle gestioni idriche e di tutela degli utenti di questo settore.
I cittadini utenti interessati possono intervenire. Si consiglia di portare con sé copia delle bollette delle utenze dell’acqua.
Mario Carrara, consigliere comunale
20 Luglio 2023