Nel 2013 trucioli.it gli aveva riservato un reportage (vedi……) “Marco e Mirella Oliva: i nostri 41 anni a La Borghesina”. Nel 2017 l’annuncio che fratello e sorella, con la cognata (Vignola), avevano deciso di vendere. Meglio se muri e gestione dopo una lunghissima vita di lavoro, sacrifici e qualche dispiacere negli anni iniziali. Di fatto un acquisto pagato due volte causa truffa. Ma serietà, impegno, capacità professionali del pizzaiolo (Marco), di chi non esitava a stare ai fornelli (Mirella) hanno creato un’azienda modello. E ora, dopo 50 anni, la prima stagione estiva con il locale chiuso.
Tantissimi clienti residenti e turisti, gente che veniva anche dalle località vicine e dall’entroterra. Fatica, salute, età hanno dato l’ultimatum. Il locale che, per anni, poteva vantare di essere il più frequentato ed apprezzato della cittadina. Pranzo e cena, fino alle ore piccole. E che ha conosciuto pure gli anni del boom turistico e quando la concorrenza era più serrata. La speranza che possa riaprire presto e tornare sugli allori della ristorazione savonese. Era un punto di riferimento non solo per una clientela popolare, poteva contare anche sul cliente di qualità, che apprezza e può spendere, pur di mangiare bene.
In assenza di un acquirente in toto, hanno scelto un gestore ritenuto affidabile e soprattutto del mestiere, con esperienza e successo in altri locali della zona. C’è da aggiungere che già negli ultimi tempi, con l’approssimarsi dell’addio, La Borghesina aveva iniziato a perdere colpi. Il nuovo entrato non ha raccolto il successo sperato. Avrà fatto i suoi conti sul periodo di resistenza e di rodaggio, prima di andare a regime, ovvero non lavorare senza poter far fronte all’affitto e alle spese.
Certo per i tanti clienti ‘piangeva il cuore’ passare sull’Aurelia, davanti al locale, trovarsi in estate con un dehor semivuoto e quei pienoni, dentro e fuori, fare la fila per un tavolo libero, era più che un ricordo. Si aggiunga che il 2020 è stato colpito seriamente dalla ‘guerra Covid’, crollo generalizzato e a resistere era un’impresa davvero difficile. Non conosciamo cosa sia accaduto nel frattempo. L’unica certezza è che almeno dal mese scorso il locale è sbarrato, nessun cartello fornisce possibili e utili informazioni, i tavoli disordinatamente accatastanti all’esterno e all’interno. Chiedere nelle vicinanze non da risultati.
E poco oltre è stata smantellata anche l’insegnata, oltre che l’attrezzatura di un’altra pizzeria- ristorante sulla piazzetta di Borghetto, l’ingresso di ponente al centro storico. Il locale dopo un lungo periodo di chiusura era stato rilevato da tre soci napoletani finiti in manette per una storia di presunte estorsioni, ma anche un incendio che
provocò danni al locale stessa ed al sedime stradale.
LA BANDIERA BLU PER BORGHETTO CON I RAGAZZI DELL’ISTITUTO MEDICO PEDAGOGICO