Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Lettera/ A lezione dai nonni. E quella fiera di San Matteo a Mendatica


Ritagli di vita del passato. Ho letto con interesse l’articolo pubblicato sul numero 30 del 1 aprile 2021 di Gian Luigi Taboga di Borghetto S.Spirito (vedi…..) e vorrei integrare con alcune particolarità del nostro entroterra.

di Ginetto Pastorelli

Intanto la mia generazione, settantenni, siamo nati quasi tutti nei nostri paesi e nelle case abitate anche dai nonni che ci hanno trasmesso  gli usi e le tradizioni degli avi.
Penso alla mitica fiera di San Matteo a Mendatica, il 21 settembre: era il raduno di gregge e mandrie che avevano pascolato durante l’estate negli alpeggi. Noi della costa Ligure ci recavamo per prendere in prestito la mucca gravida per mantenerla fino a maggio dell’anno successivo, a fine periodo il vitello che nasceva era il compendio in denaro con il latte venduto.
Finito la fiera i proprietari di gregge, si attrezzavano per la transumanza verso la costa, per i rigori dell’inverno, e restavano fino alla fine di maggio per percorrere il cammino inverso per gli alpeggi.
Ed ora con queste perle di saggezza, in sintesi, voglio dimostrare il rapporto odierno tra Nonni e Nipoti.
Un giorno un giovane chiese a suo Nonno:
“Nonno come hai potuto vivere prima…..
Senza tecnologia; Senza Internet; Senza Computer; Senza Droni;
Senza Bitcoin; Senza Telefoni Cellulari; Senza Facebook”.
Il Nonno rispose: “Proprio come la tua generazione vive oggi….
Senza Umanità; Senza Dignità; Senza Compassione; Senza Vergogna;
Senza Amore; Senza Rispetto; Senza Personalità; Senza Carattere;
Senza Onore; Senza Modestia. Noi, oggi che voi chiamate “Vecchi”, siamo stati benedetti, la nostra vita è la prova. Quando in bicicletta non abbiamo mai usato il casco.
Dopo la scuola abbiamo fatto i compiti da soli, e siamo sempre andati a giocare nei prati fino al tramonto.
Abbiamo giocato con amici veri, non con amici su Internet.
Se mai abbiamo avuto sete, abbiamo bevuto acqua dalla fontanella, non dell’acqua in bottiglia. Non ci siamo mai ammalati ad usare lo stesso bicchiere con i nostri amici. Non siamo mai ingrassati mangiando pane e pasta tutti i giorni. Non è successo niente ai nostri piedi, nonostante camminassimo scalzi. Non abbiamo mai usato integratori per mantenerci sani. Abbiamo creato con le nostre mani i nostri giocattoli e giocato con loro. I nostri genitori non erano ricchi ma ci hanno dato tanto amore, non video giochi per tenerci buoni, non abbiamo mai avuto telefoni cellulari, DVD, Play Station, Xbox, Videogiochi, Personal computer, Internet.
Ma abbiamo avuto amici veri, abbiamo visitato la casa dei nostri amici senza essere invitati e ci siamo goduti con loro pane e olio a merenda.
I membri adulti della famiglia vivevano nelle vicinanze per godersi il tempo tra di loro. Potremmo essere stati in foto bianco e nero, ma troviamo ricordi molto colorati in quelle foto. Siamo una generazione unica più compressiva, perché siamo l’ultima generazione che ha ascoltato i loro genitori ed anche la prima che ha dovuto ascoltare i propri figli.
Siamo una edizione “LIMITATA” godeteci e fatene tesoro”.
Ginetto Pastorelli

IMMAGINI DA LIBRI DI STORIA DELLA PASTORIZIA A MENDATICA E NELL’ARCHIVIO DI TRUCIOLI.IT

Pecore al pascolo e tosatura delle pecore

La pastorella non ancora diciottenne Pierina Pelassa davanti al teccio di Monesi dove trascorreva l’estate con i genitori Francesca Porro (ceppo dei Storti, soprannome) e Pietro Pelassa (Gnancoi). Un nipote e figlio di Pierina, è Luciano Corrado, nato a Mendatica, per ora unico giornalista professionista nella storia del paese che oggi vede molti giovani laureati. Così come è stato l’unico parlamentare: il mendaighino compianto on. Aldo Amadeo (Dc) e che era presidente provinciale della Coldiretti imperiese. Merita di essere ricordato negli annali storici anche Padre Raffaele Bracco, agostiniano, studioso e scrittore, morto e sepolto nel vecchio camposanto di Loano. Ha scritto, tra l’altro, la storia di  ‘Donna ZANOBIA DEL CARRETTO DORIA la prima turista di Loano’. Oltre alla prefazione del libro ‘Città di Loano’. E’ stato per alcuni anni nella Casa Generalizia a Roma in Vaticano.

Dal libro ‘Mendatica’ del benemerito ed indimenticato Pietro Porro, Pierin da Posta,  edito nel dicembre 2001 dalla Tipolitografia  San Giuseppe di Arma di Taggia, a cura della Pro Loco di Mendatica e con il contributo della Provincia di Imperia. Nel volume di 120 pagine, andato ormai esaurito,  un meticoloso e paziente lavoro con la raccolta di documenti, testimonianze, ricordi, trascritti fedelmente per aiutare i giovani a conoscere le loro radici, il nostro passato, fatto di sacrifici, fatica, ma anche saggezza, arguzia e capacità di sfruttare, all’epoca, le risorse del territorio con grande intelligenza e spirito di coesione. Nella foto a corredo della canzone cantata da Giacomo Brunengo e forse dedicata al giovanissimo fiore  Pierina Pelassa.

 

LE DUE CUGINE, FIGLIE DEI FRATELLI GIUSEPPE E PIETRO PELASSA, ENTRAMBE DI NOME PIERINA RIPRESE NEI PRIMI ANNI ’90 SOPRA VALCONA DI MENDATICA

 

 


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