“Dichiarazione di voto contraria al bilancio consuntivo per l’anno 2019 in occasione del consiglio comunale di venerdì 26 giugno….” Uno stringato messaggio sui social di Cisano sul Neva. Un motivato e articolato dissenso della minoranza consiliare sulle scelte del sindaco Pd, Massimo Niero, papabile aspirante in Regione, geometra, ex imprenditore edile. Con lui gli assessori (di cui pare nessuno conosca le deleghe) Guido Rossi vice sindaco e Sergio Ravera. Ignote, alle minoranza, anche le deleghe ai consiglieri.
Sempre in attesa che pure i cittadini di Cisano, i proprietari di case ed attività commerciali, possano seguire, dopo anni di attesa, le sedute del consiglio comunale. Ma anche le video-riprese quando il consiglio si teneva a porte chiuse o per emergenza Covid via streaming. Ora c’è un regolamento, i soldi per le telecamere. Non certo per curiosare o ascoltare qualche bestemmia. Non riveliamo a chi apparteneva il ‘lusinghiero’ copyright blasfemo, non è il caso.
Dalla dichiarazione di voto della opposizione consiliare, diffusa sui popolari social piuttosto che dalle cronache che dovrebbero riservare i media tradizionali ai lavori del parlamentino locale, alle sue maggiori tematiche, alle voci del dissenso (come accadeva peraltro un tempo forse lontano), emergono alcuni aspetti da ‘prima volta’ almeno nella storia politico amministrativa di Cisano sul Neva.
“Non siamo d’accordo – recita la contestazione dello schieramento ‘Con Penna sindaco’ – sui 13 mila euro spesi per la creazione di un ufficio staff con funzioni di ufficio stampa e segreteria”.
Una sorpresa, con silenzio stampa, seppure ritardata almeno per trucioli.it. In realtà ripercorrendo le delibere della giunta comunale, la n. 57 del 9 agosto 2019, si può leggere: “Costituzione dell’ufficio di staff. Integrazione programma assunzioni 2019- 2021.”. Si ricorda che “l’attuale organico dell’ente non consente di sottrarre alcuna delle risorse assegnate ai servizi per le funzioni di supporto agli organi di direzione politica e si rende perciò necessario procedere alla assunzioni di collaboratori esterni.” Si prende atto della richiesta del sindaco per la costituzione di un ufficio di staff con funzioni di Ufficio Stampa e segreteria particolare, sino alla scadenza del mandato e che supporti il primo cittadino e lo coadiuvi nei compiti di istituto, con la necessaria flessibilità oraria che tale attività comporta. Si ricorda il “neo istituito Ufficio Stampa e segreteria particolare del sindaco, in considerazione della pecularità delle mansioni e di flessibilità oraria connesse alle attività di collaborazione e supporto al sindaco anche nelle attività istituzionali svolte al di fuori dell’orario di servizio comporta una spesa annua di 12.893€ … modificata a 13.730,79 € da integrazione al programma delle
assunzioni dell’ente per l’anno corrente.” C’è il parere favorevole del
Revisore dei conti. E comunque “fermo restando (per la neo collaboratrice Ndr) il rispetto del monte orario mensile, con prestazione lavorativa in deroga alle ordinarie fasce orarie di servizio”. In altre parole l’Ufficio stampa e di segreteria del sindaco ha altre esigenze di impegni rispetto alla normale macchina amministrativa comunale.
In nessun documento del Comune di Cisano sul Neva che ci è stato possibile consultare (ed in attesa di una dichiarazione che chiederemo al sindaco per il prossimo numero di trucioli.it) emerge che l’Ufficio di staff – Ufficio stampa è stato assegnato, già dallo scorso agosto, alla giornalista Silvia Andreetto, 51 anni, origini cisanesi, collaboratrice e corrispondente di lungo corso del Secolo XIX , iscritta all’Albo dei Pubblicisti dal gennaio ’99. Si occupa da sempre della cronaca tra Spotorno e Pietra Ligure, successivamente anche Loano, Borghetto e vallate dell’entroterra. Un impegno non da poco e malpagato sembrerebbe.
Silvia Andreetto si è diplomata al Liceo Pascoli di Albenga, ha frequentato l’Università di Genova. Una collega corretta, capace, precisa, puntugliosa, coscienziosa, rispettosa dei ruoli, che ha pagato purtroppo scellerate ed immotivate (professionalmente) scelte editoriali, fino a negarle il praticantato. Fino ad oggi penalizzata e alle quali volente o nolente si è dovuta adeguare e piegare. Tra l’altro, è mamma felice.
Nelle sue giornate, tra cronaca bianca e nera, rosa e che non sono certamente da ozio, deve aggiungere l’impegno per il Comune di Cisano ed il suo sindaco ormai tra gli aspiranti professionisti della politica. Non va a merito, diciamo pure della trasparenza, che l’arrivo nello staff di una pubblica amministrazione finisca per creare un certo imbarazzo. Solo così si spiega altrimenti la sordina, sui media che seguono le vicende locali.
E per Cisano non si tratta di una cosetta di mera e piccola burocrazia. A chi si teme di creare imbarazzo ? Mettere in difficoltà ? Trattandosi pure di un atto pubblico, giocare a ‘nascondino’ pare puerile. Oppure è solo colpa dell’autocensura degli operatori del giornalismo che si occupano della zona ? Dove primeggia Ivg.it con la supremazia di lettori e che, con due suoi ‘redattori’, ha in ‘appalto’ l’Ufficio stampa del Comune di Loano, è presente a Ceriale, non sappiamo se curi ancora Garlenda. Altri uffici stampa, con giornalisti pubblicisti, sono al Comune di Savona, di Alassio, Andora poi abbinato a Villanova d’Albenga e dei quali ci siamo già occupati, dando notizie. Ivg.it e la sua scuola di giornalismo vincente dove impazzano notizie come: ‘micio abbandonato cerca casa, soccorso dalla Protezione animali‘. Sono più fortunati di noi che nel nostro piccolo angolo informativo dobbiamo dibatterci molto spesso con persone alle prese della povertà assoluta, padri e figli senza lavoro, mamme disperate, anziani abbandonati e bisognosi. E siamo impotenti di fronte tanti drammi ignorati.
Per Cisano sul Neva, la creazione di Ufficio Stampa e segreteria particolare, se non fosse per la prima volta e nel contesto tutto sommato di un ‘piccolo Comune’, se non fossimo di fronte ad altre emergenza, sarebbe una scelta su cui un confronto non sarebbe da paradosso. Ci sono invece ragioni di opportunità che lasciano perplessi. Il sindaco Niero, pidiessino importante esponente nel contesto ponentino, oggi vive solo dai proventi del suo incarico pubblico ? Da professionista della politica ? In passato aveva con il padre un’impresa edile, a quanto pare cessata.
E’ normale che ad oltre un anno dall’insediamento della giunta non si conoscano ancora le attribuzione – deleghe ai due assessori e a consiglieri di maggioranza ? E’ opportuno che un candidato in predicato per il consiglio regionale, in un momento di gravi difficoltà economiche per molti cittadini, imprese, attività artigianali e commerciali, con i bilanci all’osso dei Comuni, pensi di creare un Ufficio Stampa e segreteria particolare affidandola ad una giornalista che, a nostro parere, non meritava di essere messa in difficoltà professionale ed umana. Al di là del fatto che non le è stato imposto nulla e siamo di fronte ad una libera scelta. Si aggiunga che ad agosto 2019 il Coronavirus era sconosciuto al mondo.
Nel documento diffuso dal gruppo di minoranza e che sotto riproduciamo, ci sono argomenti di sicuro interesse per la comunità tutta. Si pensi al Palacenesi. Si pensi alla palestra delle scuole che attende di essere utilizzata anche per le partite di pallavolo per squadre federali. Si pensi alla riqualificazione della zona dell’ex distributore a Martinetto. Si pensi alla viabilità e parcheggi in centro storico. Al campo sportivo Raimondo in condizioni di abbandono; alla gestione derivante dagli studi medici di Cisano Salute; alle entrate IMU sui capannoni industriali e canone occupazione suolo pubblico. E al disaccordo nell’erogare contributi alle realtà associative senza un coinvolgimento di un’apposita Consulta, in maniera da pianificare ed organizzare un calendario di eventi, senza ignorare il contesto comprensoriale e coinvolgendo i paesi della valle.
Il sindaco Niero, al secondo mandato, può esibire uno schiacciante successo elettorale e personale, la fiducia dei concittadini con il 66,95% di voti (871) contro il 33,05 (430) del gruppo che faceva capo al geometra Maurizio Penna. Un risultato che dovrebbe tuttavia escludere l’onnipotenza, soprattutto per un esponente della sinistra moderata. (L.Cor.)