Il Gruppo Pubblico ‘Floricoltura al collasso’ (con 1166 membri) ha tra i suoi più attivi e dinamici protagonisti Lionella Pastor, imprenditrice agricola ad Albenga, origini a Camporosso ed ha frequentato il liceo linguistico. Si batte, con i colleghi, per non far morire il comparto della floricoltura pesantemente danneggiato dalla lunga crisi Covid (tonnellate di invenduto, da discarica), mentre la Regione Liguria rende noto che cresce l’occupazione femminile e si registrano dati positivi nell’agricoltura, edilizia e servizi. Leggi anche comunicato Cia Ligure.
LA TESTIMONIANZA di Lionella Pastor –
3 luglio 2020 – Ci hanno dato poco o nulla sulla differenza fatturato di aprile 2020 rispetto a quello del precedente anno. Hanno approvato emendamento sulla decontribuzione per sei mesi per i nostri dipendenti.
25 giugno 2020 – Da quando ho creato questo gruppo sono sempre stata molto rispettosa di ogni appartenenza politica ed ho invitato alle nostre video conferenze chiunque avesse voglia di interagire per darci una mano, dai politici ai sindaci, dalle associazioni di categoria agli imprenditori agricoli.
LAVORO, ISTAT: CRESCE OCCUPAZIONE FEMMINILE IN LIGURIA
BENE COSTRUZIONI, AGRICOLTURA E SERVIZI
GENOVA. Il lockdown comincia a far sentire in tutta Italia i suoi effetti sull’occupazione già nei dati del primo trimestre diffusi oggi dall’Istat. In Liguria, a parte la flessione del dato degli occupati dello 0,6% (dalle 596.121 unità del I trimestre 2019 alle 592.612 unità del I trimestre 2020) il tasso di occupazione rimane stabile al 61,7%. Il dato più rilevante è l’incremento dell’occupazione femminile (+0,9%, +2.393 unità), mentre cala quella maschile (-1,8%, -5.895 unità) “Il primo trimestre è poco significativo, visto quanto accaduto – ha detto l’assessore al lavoro Gianni Berrino – ma è comunque interessante che una delle maggiori criticità, quella dell’occupazione femminile, cominciasse ad avere risposte efficaci. Il lockdown sta producendo gli attesi effetti negativi sull’economia: Regione Liguria ha messo a punto le politiche del lavoro adatte per far fronte alla situazione, come ad esempio il Patto per il lavoro nel turismo che va incontro a uno dei settori che maggiormente risente in termini occupazionali della grande crisi”.
Cresce il lavoro dipendente(+1%, +4.217 unità) e sono in larga maggioranza donne i nuovi addetti (+3,7%, +7.728 unità); diminuisce invece il lavoro indipendente (-5%, -7.719 unità) per entrambe le componenti di genere. L’industria è il comparto che risente di più della contrazione (-12,5%, -15.277 unità) per effetto della flessione del manifatturiero (-19,4%, -16.938 unità), mentre le costruzioni salgono del 4,7% (+1.661 unità). Crescono l’agricoltura (+18,2%, +2.027 unità) e i servizi (+2,1%, +9.749 unità), anche se in commercio, alberghi e ristoranti gli occupati scendono del 2,9% (-3.842 unità).
I disoccupati diminuiscono dalle 80.060 unità del I trimestre 2019 alle 66.786 del I trimestre 2020 (-16,6%): una flessione che riguarda tutto il territorio nazionale (-21,3% nel Nord Ovest e -16,3% in Italia) ed è conseguente alle limitazioni imposte dal lockdown che hanno reso difficile la ricerca di lavoro per la chiusura di molti settori produttivi e per la restrizione degli spostamenti. Il tasso di disoccupazione ligure è sceso dall’11,8% del I trimestre 2019 al 10,1% del I trimestre 2020. Aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+20,8%, +9.520 unità).
COMUNICATO STAMPA DELLA CIA LIGURE
Da Sarzana a Ventimiglia. Gli agricoltori di Cia Liguria chiedono un intervento urgente per rompere l’isolamento infrastrutturale nonché commerciale della regione. ” Merci e persone faticano ad uscire ed entrare dai nostri territori. Anche il settore agricolo paga sia sul fronte dell’ export, prevalentemente con il settore florovivaistico, che su quello dei consumi interni legati fortemente alla ripresa della presenza turistica e del canale Horeca – sottolinea Aldo Aberto, presidente di Cia Liguria -. Se la gente non può arrivare in Liguria anche il settore degli agriturismo perde il vantaggio competitivo di offrire spazi in sicurezza “.
Per gli agricoltori non si tratta solo di autostrade, ma anche di Ferrovia, di trasporto pubblico locale, di organizzazione di flussi di accesso e transito.
” Non ci servono esibizioni muscolari, ordinanze inutili e senza valore giuridico – prosegue Aldo Alberto -. Chiediamo di rivedere il piano controlli dei concessionari, riprogrammando modalità e forme che tengano in considerazione il grado di “urgenza”. Che sia potenziata la mobilità alternativa utile a consentire la diminuzione della pressione sulla rete autostradale, realizzando un sistema coordinato di connessione fra trasporto ferroviario e rete di trasporto locale, in gradi di offrire un’alternativa per raggiungere la Liguria con mezzi diversi dall’ auto. E sia sospesa la tariffazione dei pedaggi su tutta la rete Ligure fino al ripristino di condizioni di ordinarietà”.