“Noli, goccia dopo goccia, il vaso trabocca. Come si distrugge la prateria di poseidonia. Ecco due devastanti esempi” (vedi…..). Articolo della scorsa settimana. Massimo Cinoglossa, responsabile Area Tutela del Territorio del Comune di Noli, ha inviato una secca e minuziosa e mail, a trucioli.it, per rettificare quanto scritto da Carlo Gambetta. Un’altra verità che riproponiamo al lettore nel rispetto della trasparenza e della corretta informazione. Ovvero dare voce a chi lo chiede e rispetta i canoni del confronto civile.
RISPOSTA di Carlo Gambetta
ULTIMA ORA – ERRATA CORRIGE
Una lettura frettolosa della “Relazione per ripascimento stagionale delle spiagge in località Chiariventi 2020” redatta dallo STUDIOGAGGERO mi ha indotto ad una interpretazione altrettanto frettolosa, che non corrisponde alla realtà.
Mi sono reso conto che quanto da me scritto con tanto di foto esplicativa e pubblicata lo scorso numero 38 di trucioli.it (vedi…….):”Sulla parte sud del sito degli ex Bagni Nereo, invece, si è formata una pietraia che si estende anche in mare, impedendo, di fatto, una sicura balneazione. Solo una bonifica del sito può risanare l’intera area marina, non di certo un ripascimento” non corrisponde alla proposta progettuale, ragion per cui è doveroso, da parte mia, porvi rimedio con questo mio intervento.
La relazione progettuale prevede, infatti, un”Prelievo materiale di spiaggia grossolano” con successivo ripascimento di “materiale di spiaggia liberato dalla matrice grossolana”. Carlo Gambetta
CARLO GAMBETTA RISPONDE –
Il sottoscritto Carlo Gambetta, cittadino nolese in primis, ma anche padre della consigliera di minoranza Marina della lista “In Repubblica 2.0” vedendo transitare quotidianamente sotto casa decine di camion carichi di materiale proveniente dalla ex cava di Rio Mazzeno, impossibilitato a muovermi a causa del lockdown Covid-19, ho domandato alla consigliera Marina Gambetta se era al corrente circa la destinazione d’uso del materiale in questione, in particolare se era stato destinato a ripascimento. Questa è stata la domanda specifica!
A tale ben determinato quesito, la risposta è stata “NO” (questo a seguito di una telefonata tra il Geom. M. Cinoglossa e la consigliera M.Gambetta a metà aprile).
Sulla base di questa informazione, della mia esperienza che non mi ha mai smentito, e di altri elementi acquisiti ho scritto in tutta tranquillità l’articolo. Allo stato attuale e sulla base della documentazione in mio possesso non ritengo necessaria alcuna rettifica.
P.s: E’ tutto molto chiaro: invece di bonificare, la scelta è quella di coprire la pietraia.
Le “pietose condizioni conservative” – come scrive il geom. Cinoglossa – così continueranno; alla prima onda, una parte del materiale di ripascimento verrà spinto a monte, l’altro risucchiato dal mare. Occasione ghiotta…per usufruire ancora una volta dei denari pubblici regionali, sempre generosamente messi a disposizione sotto la voce “erosione”..!!!
Carlo Gambetta