Ha ricordato il dr. Alessandro Berta, direttore dell’Unione Industriali della provincia di Savona a proposito del 25 aprile: “Tra democrazia e dittatura la scelta giusta era e non poteva che essere una. E per avermelo ricordato da piccolo, ogni volta, senza mai avermi insegnato a odiare, ma ad avere chiaro che quella libertà andava conquistata meritata e mantenuta ogni santo giorno. Per tutti, senza settarismo”. Lui che ha perso nonno e zii partigiani. Chi torturato dai fascisti, chi deportato e morto in Germania e chi, socialista, sopravvissuto.

Ghisolfi Remigio, partigiano, liberale, torturato per giorni dai fascisti Farina e Bianchini, finito con una raffica in Piazza Nuova a Carrù, lasciato per una notte e un giorno esposto nella neve a monito, prima che il nonno potesse riportarlo a casa, cadavere, sul bacco della bicicletta;