Nel gergo giornalistico si chiama ‘buco’. Ovvero perdere una notizia di cronaca del giorno. Capita in tutti i giornali cartacei e on line, in Tv, alle radio, alle agenzie di stampa. Fa parte del mestiere. Ieri più di oggi, soprattutto nella cronaca locale, prendere un ‘buco’ significava un punto in favore del concorrente. Con una ‘sana’ concorrenza da paese civile e utile anche all’editore. Il giornale fotocopia non entusiasma neppure i lettori, oltre che a far perdere copie. E nelle redazioni era un segnale d’allarme. E poi l’importanza dell’approfondimento, delle inchieste, di avere in redazione ‘mastini’ e ‘segugi’.
Trucioli.it non è interessato ad alcuna competizione semplicemente perchè ha un altro ruolo. E non ha il mercato pubblicitario alle calcagna, è solo frutto di quanto scrivono i volontari, non ci sono dipendenti a libro paga. Eppure accade di leggere sui social, non uno, parecchi post di questo tenore, dopo aver dato la notizia di Andrea Nucera assolto in appello: ‘Hai letto trucioli si sono inventati l’assoluzione di Nucera….Che ballisti…nessuno c’è cascato….”. E tanto altro sul ridicolo. “….te l’ho già detto di leggere Ivg…non perde notizie e sono sicure al cento per cento….Alla larga dai ballisti….non a caso leggono quattro gatti….”. (La notizia titolava……Clamoroso: Andrea Nucera assolto in appello per il Crac Cesam…..)
Dobbiamo avercela male per chi ci considera ‘pataccari’ ? neanche per sogno. Dobbiamo rendere conto solo ai pochi o tanti lettori che ci seguono e magari ci criticano, non condividono certi articoli, prese di posizione. L’arroganza poi non fa parte del nostro umile bagaglio, sapendo quanto è facile sbagliare, anche quando si è scrupolosi o con una certa esperienza. Abbiamo imparato che è meglio perdere una notizia piuttosto che rischiare la ‘bufala’. E questo vale anche sul fronte sempre rischioso delle querele.
Tutti possiamo perdere una notizia. Nel 2019, ad esempio, su 45 numeri di ‘truciolini’, come qualcuno sarcasticamente ci definisce, sono state pubblicate 23 notizie di cronaca in esclusiva, non da noccioline. Non bisogna neppure essere dei ‘fenomeni’, semmai avere informatori credibili (facciamo a meno di amici degli amici con i quali hai un ‘debito’) e soprattutto ‘lavorare’ – pardon, ci ripetiamo, per noi è hobby e volontariato seppure con sacrifici di tempo e denaro- non solo al computer, alla scrivania, al cellulare, ma consumare le suola delle scarpe si suole dire. E non prendere neppure per oro colato le fonti ufficiali. C’è da ridere, a volte, a leggere come vengono descritte (ingigantite oltre ogni limite ragionevole ) operazioni dei carabinieri, della polizia, dei vigili urbani. Arresti e denunce.
Torniamo alla notizia dell’assoluzione “per non aver commesso il fatto” pronunciata dalla terza sezione della Corte d’appello di Genova, il 29 gennaio scorso, nei confronti di Andrea Nucera e Marcello Torterolo. La Corte ha dichiarato inoltre non doversi procedere nei confronti di Da Rold, Meirano e Torterolo per intervenuta prescrizione del reato loro ascritto. Non doversi procedere a carico di Da Rold, Meirano e Fantoni per essere il reato (bancarotta preferenziale) estinto per intervenuta prescrizione. Riduce la pena inflitta a Meirano e Fantoni ad anni 2 di reclusione ciascuno. Riduce ad anni due le pene accessorie inflitte a Da Rold, Meirano e Fantoni. Conferma nel resto agli imputati Da Rold, Meirano e Fantoni. (Leggi sotto l’elenco dei reati nella sentenza di primo grado dei giudici del tribunale di Savona).
La notizia non è certo quella che il ‘tribunale di Savona’ aveva preso una cantonata. Proprio in questi giorni, con i fuochi e fiamme della prescrizione, vengono sbandierati dati secondo i quali già nel giudizio di seconda grado, davanti alla Corte d’Appello, oltre la metà dei processi si conclude con l’assoluzione. Si aggiunga nel caso in questione che il collegio giudicante era formato da magistrati ai quali si è sempre riconosciuta preparazione giuridica, scrupolo magari anche certosino, uniti quando il caso al rigore e onestà specchiata. Ma forse condizionati dal lavoro della Procura ? Era forse una costante negli anni di Granero Procuratore capo ? Il sostituto procuratore generale, a Genova, Bogliolo, ha chiesto l’assoluzione di Nucera accogliendo le tesi dell’avv. Enrico Nan. Un caso ?
LA SENTENZA DEL TRIBUNALE del 17 dicembre 2014