Leggi: cronaca diretta, Pertini val bene una piazza, Lettera pervenuta, Pazzesco, Ciarpame mediatico, Uno su mille può farcela, Del dire e del fare, Agenda politica disturbata, Triplice vaffa….
CRONACA DIRETTA – Oggi il primo giorno di primavera, chissà se di buon uspiscio per questa nostra Italia negletta, Grillo, Dalema e Berlusconi a colloquio con il Presidente Napolitano: vien da dire, ‘Papa Francesco salvaci Tu’.
Intanto diamo merito a Grillo se alcuni cambiamenti si stanno palesando nella politica italiana, con sconquassi sempre più profondi nei muri di cinta dei privilegi ed arroganze della casta. La decisione immediata dei due Presidenti delle Camere, Grasso e Boldrini, di decurtarsi il loro stipendio (di circa 6000 euro oltre a varie indennità) è un segnale che qualcosa sta finalmente cambiando, un segnale che gli italiani attendevano ed esigevano da tempo
Così come in Sicilia, grazie alla convergenza tra il Movimento5stelle e il Governatore Rosario Crocetta, sono state abolite le nove Province, sostituendole con ‘liberi consorzi’ con un risparmio calcolato in oltre 50 milioni di euro.
Se oggi Bersani, non lo sappiamo ancora al momento di scrivere queste righe, avrà da Napolitano l’incarico a Premier di formare il Governo, vuol dire che ancora non si è compreso, o volutamente non si vuole comprendere, che l’Italia è cambiata e non si può continuare ad inciuciare ulteriormente con il solito Jurassic Park della Politica: è giunto il momento di guardare avanti con coraggio e determinazione, Bersani è fuori logica, ne prenda atto, sia responsabile con se stesso e con l’Italia.
PERTINI VAL BENE UNA PIAZZA – In questi giorni il PSI savonese, unitamente ad altre associazioni, chiedono di dedicare una via, o una piazza, al nostro presidente Pertini ‘il più amato dagli italiani’. Una iniziativa lodevole, mai concretizzata, considerando che tantissime città italiane hanno già da tempo sensibilmente provveduto.
Ricordiamo, per verità dei fatti, convinti che ‘l’unione fa la forza’, che già nel 2010 l’associazione ‘Futuro è Socialismo’ (Presidente Sergio Altamura) si era prodigata in tal senso con una raccolta di firme, oltre seicento, consegnate poi al Sindaco.
Nell’occasione, ‘il Movimento’, ‘Azione Riformista’, ‘Linea Socialista’ sono concordi e sottoscrivono la proposta.
p.s. in questo stesso blog , sull’argomento, ‘Pertineide’.
LETTERA PERVENUTA – Ogni settimana corro su Trucioli a sorbirmi quella che ormai è divenuta un’abitudine irrinunciabile, una buona tazzina di caffè, ricca di caffeina tanto per tenermi sveglio.
Che Gigliotti avesse talento già lo sapevo, ha la penna ispirata, spesso e volentieri intinta nell’acido solforico a pizzicare ‘marchettari’ e facce di bronzo; dietro quell’apparente leggerezza delle parole (‘la passione delle parole’ come lui scrive) c’è l’intento di solleticare la nostra coscienza e l’indignazione per questo mondo canaglia. Buon lavoro (Angelo B. Mondovì).
PAZZESCO – E’ bene rileggere la Costituzione, art. 94 : “Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere. Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenere la fiducia.”
Mercoledì il Presidente della Repubblica apre le consultazioni.
Bersani gli dirà che lui ha la maggioranza assoluta alla Camera, la maggioranza relativa ma condizionante al Senato, e reclamerà l’incarico di formare il Governo.
Grillo gli dirà che lui non vota per nessuno e che in Belgio ecc. ecc. . Napolitano gli spiegherà che la costituzione belga non contiene nulla di simile al nostro art. 94 : il governo belga entra in carica con la nomina del Re e rimane in carica finchè la Camera, a maggioranza assoluta, non vota la sfiducia. Gli spiegherà che in Italia non ci sono tre scelte, ma solo due : dare la fiducia o tenere un comportamento che nega la fiducia. A questo effetto votare contro, astenersi, o uscire dall’aula se in tal modo si contribuisce a far mancare il numero legale sono equivalenti fra loro.
Gli altri diranno quello che vogliono. Napolitano non può, non potrebbe, essendo appena elette le Camere, negare a Bersani il primo tentativo, ancorchè su basi incerte ma pur sempre tutte da verificare.
Bersani formerà un ‘magnifico Governo’ pieno di ottimi nomi, diversi fra i quali scelti fuori dal Parlamento. Napolitano firmerà il decreto di nomina : da quel momento il nuovo Governo è in carica, salvo ottenere la fiducia nei termini sopra detti.
Mettiamo che i grillini non diano la fiducia e che comunque il governo Bersani non ottenga la fiducia del Senato. Il governo presenta le dimissioni ma rimane in carica per gli affari correnti (ci sono precedenti : ricordo il governo Fanfani del 1983, che rimase in carica per tutto il tempo necessario a sciogliere le Camere e a rieleggerle).
A questo punto, è da vedere a che punto siamo con l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica (se necessario, Napolitano potrebbe dare immediatamente le dimissioni, motivando con il fatto che, non potendo sciogliere le camere, gli manca uno strumento essenziale per affrontare efficacemente la crisi). Seppure restassero ancora alcuni pochi giorni, mancherà comunque il tempo per un secondo tentativo.
Il Parlamento si riunirà in presenza di un governo sfiduciato, in condizioni di emergenza, quindi secondo me blindatissimo, ed eleggerà una personalità adeguata poichè una maggioranza a tal fine esiste.
Il nuovo Presidente farà come meglio crede, ma le possibilità sono due :
– sciogliere le Camere e mandare a nuove elezioni sotto il governo Bersani, il quale Bersani potrà gridare, lui stavolta, che gli hanno impedito di governare;
– nominare una nuova personalità che formi un governo, governo che, beninteso, avrà come primo problema quello di ottenere la fiducia del PD (a questo punto si riapre il giro : fiducia o non fiducia ? elezioni o terzo tentativo ?)
Penso che Bersani avrà modo di eleggere un Presidente le cui intenzioni siano in sintonia con le proprie.(PB)
CIARPAME MEDIATICO
* Per questa volta Grillo perdona, bontà sua, i discoli parlamentari 5stelle che hanno votato Grasso: se dovesse ripetersi un simile comportamento, i colpevoli saranno posti in castigo dietro la lavagna e con le orecchie d’asino.
* Gessica Rostellato, neoeletta deputato 5stelle, incontrando Rosy Bindi che si era amichevolmente avvicinata per presentarsi, l’ha apostrofata malamente con: ‘ma le pare che io possa darle la mano e magari dirle anche piacere…per quanto mi riguarda non è un piacere…’.
* La legge 361 del 1957 prevede l’ineliggibilità di Berlusconi, quindi l’esclusione dalla partecipazione al Parlamento, in quanto titolare di concessioni televisive: E’ dal 1994 che si inciucia in questa problematica, con il ‘non sento, non vedo’ del PD: che ora, messo alle strette, se mai dovesse concretizzarsi tale situazione, attraverso votazioni di merito, ha il terrore di vedere migliaia di suoi elettori traslocare altrove.
* Furioso e consueto attacco di Berlusconi a quella parte della Magistratura che, a suo dire, si comporta in modo dittatoriale e che lo vorrebbe ‘eliminare come Craxi ma hanno sbagliato persona’; evidentemente anche i Magistrati sono sbadati, ultimamente più del solito, le vie del Paradiso sono lontane e quelle dell’Inferno sono impercorribili.
* Gli Italiani, si sà, ‘brava gente ma con memoria corta’, nessuno cenno di reazione a quanto ha dichiarato il capo economista della tedesca Commerzbank e cioè che sarebbe opportuno per l’Italia fare un prelievo forzoso del 15% sulle attività finanziarie in modo da abbassare sotto 100 il rapporto deposito/pil. Già fatto, sempre ‘previdenti’, nel 1992 il buon Amato, ‘il dottor sottile’, artigliò dai nostri conti bancari il ‘6 x mille’ motivandolo come ‘interesse di straordinario rilievo causa una situazione drammatica della finanza pubblica’. Ora tocca a Cipro e noi vorremmo restarne alla larga, già con l’IMU abbiamo subito la rapina dell’ennessimo prelievo forzoso.
* Siamo sempre abili noi italiani quando si tratta di sgusciare dalle responsabilità, apprendiamo che ‘preferiamo informarci su internet per non essere condizionati dalla propaganda di regime’ (?).
* Multato il Vaticano per ‘inquinamento atmosferico’ dovuto al fumo fuoriuscito dal comignolo della Cappella Sistina a seguito bruciatura delle schede dei Cardinali votanti per l’elezione del nuovo Papa…insomma ‘non c’è più religione’.
UNO SU MILLE PUO’ FARCELA – A pensarla così la questione è commovente e ci coinvolge emotivamente: Lui, L’Uno, ha remato controvento, ha superato gli ostacoli e ce l’ha fatta.
E’ stato Bravo o è stato Fortunato perchè il destino gli ha concesso di nascere con le doti occorrenti alla bisogna? Qui la disputa è filosofica, quindi tralasciamo.
Occupiamoci dei Mille. Lo so, nel frattempo sono diventati 999, ma lasciate che lo dica, questi ‘Mille’ dovranno pur sbarcarlo il lunario! E quindi, è giusta un’organizzazione sociale dove uno ce la fa e 999 no?. Perchè sapete, qui non stiamo parlando “della dura lotta per la sopravvivenza”, quella alberga in oltre metà del mondo, ma noi distrattamente non la vediamo.
Qui si parla del ricco Occidente che ne avrebbe per tutti e anche di più, tanto che si permette di mandare al macero la frutta che non rientra nelle regole della “gestione delle risorse materiali” che si è dato: proprio quelle regole che danno vita alla filosofia dell’uno su mille. Certo, ci commuoviamo quando Wilburn Smith è costretto a dormire in un bagno pubblico con il suo bambino nel film “La ricerca della felicità”, ma forse dovremmo riflettere su come ciò possa accadere nella parte più sfacciatamente benestante del mondo, ad un padre che non è un criminale, ma semplicemente non è riuscito a vendere abbastanza “scanner per misurare la densità ossea”.
Il film è tratto da una storia vera, e il protagonista è uno che alla fine “ce la fa”, ma se penso al bambino che ha dormito nel cesso della metropolitana, la cosa non mi consola affatto.
Vi sentite portati per le grandi sfide? Invece di affannarvi a cercare di diventare l’uno su mille, provate ad immaginare la maniera per far funzionare un mondo più dignitoso per gli altri 999.
DEL DIRE E DEL FARE, il dubbio – La cadenza settimanale di ‘Caffeina’, non permette di essere aggiornati sugli avvenimenti della nostra politica che si susseguono e cambiano ogni cinque minuti, i lettori vorranno scusarci, come Paolo di Tarso, suggeriamo ‘omnia autem probate quod bonum est tenete – verificate ogni cosa, tenete ciò che è buono’. L’elezioni alla Camera del Senato di Pietro Grasso e alla Camera dei Deputati di Laura Boldrini, su imput di Bersani, quindi come espressione del PD, sono stati fattibili grazie ai voti di alcuni grillini apparentemente disobbedienti alle direttive monolitiche impartite dal Gran Capo: dire in un modo per necessaria coerenza di facciata e fare all’opposto nel segreto delle urne magari con accordi sottobanco. E’ solo un dubbio, ovvio, derivato da un fatto accaduto e poco comprensibile, ma se così non fosse e nel tempo si rivelasse come una strategia furbesca e ripetitiva, sarebbe l’inizio della fine del Movimento5stelle.
AGENDA POLITICA DISTURBATA – Quando uscirà questa breve nota, su Trucioli (quindi non ce ne vogliono i lettori: un terremoto è sempre possibile) già il Presidente Napolitano avrà aperto le consultazioni dando, comunque e per non altra possibile condizione, l’incarico a Bersani entro il 31 del mese.
Presumibilmente senza alcun risultato positivo, è facile che Bersani, che stupido non è, visto l’impossibilità di procedere, faccia il classico (e obbligato) passo indietro cercando d’imbastire alla bella e meglio un esecutivo a termine magari in cuor suo sperando di allontanare lo spettro di immediate elezioni.
Dato l’incarico a Bersani, Napolitano si dimetterà (anche qui è un nostro personalistico ragionamento, magari poco realistico) in modo tale che già il 10 aprile potrebbe esserci la convocazione dell’Assemblea Parlamentare per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
Salvo ‘colpi di Stato’, ‘grillini in clausura’ e ‘PdL sull”Aventino’, ovviamente con l’incognita del ‘Cavaliere vendicatore’ dietro l’angolo.
TRIPLICE ‘VAFFA‘ – Quella che la tanto screditata politica ha messo alla guida delle Camere in questa legislatura, e quella che la tanto accreditata stampa d’opinione vuol mettere alla guida degli affari: i professionisti alla caccia di parcelle non scontate, i finanzieri che vogliono comprarsi autostrade, aeroporti e municipalizzate a prezzo scontato, con soldi prestati senza garanzia dalla Cassa Depositi e Prestiti e che verranno, se mai, restituiti dai piccoli azionisti che loro han bidonato col permesso della civilissima CONSOB.
Questo secondo tipo di civili, che sperava tanto di comprarsi l’Italia per ordine della UE, ha subito due belle batoste: una elettorale, che ha portato anche alla tanto sospirata sparizione di Casini, che con 14 apparizioni al giorno prima delle elezioni aveva raggiunto livelli autistici, e alla prossima sparizione del salvatore- della- patria-con-troppe-ambizioni-Monti, che ha compiuto l’errore di nominare Casini suo capo di stato maggiore, e si è beccato un triplice vaffa: dagli elettori, dal presidente della repubblica e ieri dalle Camere. Non c’è due senza tre: possiamo anche licenziare Bassanini? le nonne del mio condominio sono preoccupate per il loro libretto postale.(Claudio bellavita)