Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Bormida “Siamo tutti con Toti”
Nel paese che premia la meritocrazia politica
una bufala mediatica fece il giro del mondo


La Valle si colora di arancione. A Bormida una catena umana si trasforma in “Io sto con Toti”.  Nel maggio 2017 il paese fu al centro di una curiosa bufala mediatica bella e buona che fece il giro del mondo. L’offerta di lavoro agli aspiranti bormidesi . “Non c’è occupazione. E’ per questo che i bormidesi vanno via dal paese. Come farei ad offrire lavoro?” commentava il sindaco Galliano. L’80% dei residente lavora nei comuni vicini, in attività di lavorazione e taglio del legno, nella ristorazione e nei servizi”. Vero invece che il Comune offriva  immobili in affitto, a prezzi calmierati e destinati solo ai cittadini italiani. Il sindaco propose alla Regione Liguria di creare dei fondi per i piccoli comuni e offrire un bonus ( 2.000 €) a chi decide di acquistare una casa e risiedere in borghi sempre più abbandonati. Come è finita ? Il primo cittadino: “Negli ultimi giorni la mia pagina Facebook ha toccato i 19.000 follower. L’ho chiusa”. 

Nel maggio 2019 Galliano, 62 anni, licenza media, imprenditore, rieletto con 207 voti, 7 seggi il 75,6 %. Mentre Bruna Cambiase ha ottenuta 67 voti, 3 seggi, 24,5%. Alle europee primo partito Lega Salvini premier con 118 voti e il 46,09, segue il Pd con 44 voti e il 17,19, M5S con 450 voti e il 15,65, quindi Forza Italia 20 voti, 7,81. Alle politiche 2018 il primo partito erano i M5S con 51 voti (26,98), secondo il Pd con 41 voti (212,69), Lega terza con 40 voti (21,16), Forza Italia 34 voti (17,9). Bormida e le sue frazioni: Pian Soprano, Pian Sottano, Romana, Fornelli, Delfini, Costa, Baltera, Navoni, Resi e Pirotti. Ogni borgata con un nome che ha riferimenti storici poco noti alla comunità.


“Siamo a Bormida, abbiamo ricevuto con immenso piacere il nostro Governatore Giovanni Toti, che ha trascorso la mattinata sul territorio. Il primo appuntamento è con Sindaci e amministratori che hanno voglia di fare qualcosa in più per la Liguria. Qualcosa in più della “vecchia” politica, qualcosa che li porti a stare ancora di più a contatto con i cittadini, quel passo avanti che da tempo i moderati del centrodestra aspettavano. Lo ha fatto lui, creando un movimento all’interno del quale riconosco i miei valori e i miei ideali, dove la meritocrazia rappresenta le fondamenta di quello che sarà il futuro di chi crede nel rinnovamento, nella fine dell’immobilismo, nelle soluzioni per il nostro territorio.” Un commento sulla pagina Facebook di Angelo Vaccarezza.

QUEL DON CAMILLIO, PERSONAGGIO DA NON DIMENTICARE-  Un uomo semplice, il parroco don Camillo Salvatico, ma coraggioso e generoso.  Per queste sue impareggiabili doti è rimasto neui cuori9 dei Bomidesi.  Don Camillo era nato a Mombasiglio, in provincia di Cuneo, il 20 gernnaio 1908, ma visse a Bormida  dal 1938 al 1954, negli anni difficili della guerra e della Resistenza.  Si deve all’opera di don Camillo se il piccolo paese di Bormida si è salvato ed ha avuto un solo caduto tra i civili.  Il parroco ha vissuto sempre accanto alla sua gente, ne ha condiviso i momenti difficili di angosce e paure, prodigandosi per la salvezza delle anime e dei corpi dei propri parrocchiani, senza timore di mettere  a repentaglio la sua  stessa vita.  E’ morto il  15 giugno 1988 a Vicoforte, nella casa di riposo del clero.

La storia di Bormida  è citata la prima volta  in documenti del  con i quali il marchese  Alfonso del Carretto Signore  del Finale concedeva alcuni benefici alla popolazione.  Subì la denominazione spagnola e, come tutto nel 1713 passò alla Repubblica di Genova che da sempre aveva sperato di rientrane in possesso.  Alla fine del XVIII secolo  si costituiì in comune autonomo, staccandosi da Osiglia e durante le campagne napoleoniche fu quasi interamente distrutto.  Sulle alture di Bormida esiste  l’antica Strada della Regina così chiamata in onore di Margherita Teresa, figlia  di Filippo IV di Spagna che la percorse con un ricco corteo di dame e cavalieri quando andò in sposa a  Leopoldo I d’Asburgo imperatore d’Austria. Lei futura imperatrice sostò a Bormida nell’oratorio della Madonna del Carmine.

I FAZENI  CON FARINA E PATATE – Il cinghiale viene gustato con ottima polenta, uno dei piatti tipici, insieme ai fazéni, focaccine di farina  e patate, cotte sulla stufa, condite con olio e aglio. Un piatto della tradizione.  Non mancano neppure, riportano i libri della storia culinaria,  mele, funghi e castagne del posto.

Due presidenti della Regione Toti e della Provincia di Savona Olivieri insieme a Bormida

LA BUFALA MEDIATICA NEL MAGGIO 2017  DESCRITTA DALL’AGENZIA DI STAMPA AGI – Oltre 17mila persone da ogni parte del mondo vogliono trasferirsi a Bormida, un piccolo paese di montagna in provincia di Savona in cui vivono circa 394 persone. Ma non è per i boschi o per l’aria pura che il comune è stato sommerso di richieste, quanto piuttosto per la notizia secondo cui il sindaco Daniele Galliano, per frenare l’emorragia demografica del piccolo borgo, offrirebbe affitti calmierati, lavoro e 2000 euro in regalo a chi si trasferisce a Bormida. Peccato però che si tratti di una bufala. O quasi, perché in realtà dal 2014 Galliano ha realmente dato il via ad alcune iniziative per incentivare il ripopolamento del borgo. “Aiutatemi a fare chiarezza perché è scoppiata una vera e propria bomba mediatica che ha finito per illudere troppe persone in difficoltà. La notizia è stata interpretata male”, ha spiegato all’Agi il sindaco. Il caso è montato in meno di una settimana, “quando un importante giornale nazionale ha pubblicato un articolo parzialmente errato. Poi la notizia è stata ripresa dalle principali testate internazionali”. Da allora, il telefono del sindaco squilla ininterrottamente da giorni: “Ricevo soprattutto richieste dall’Argentina e da Brasile. Molti sono figli o nipoti di immigrati italiani”.

Ecco cosa c’è di vero, punto per punto, nella bufala di Bormida: Nel caso di Bormida c’è un fatto vero: il comune offre degli immobili in affitto a prezzi calmierati. Ma sono destinati solo ai cittadini italiani. “Il primo bando fu pubblicato alla fine del 2014 e proponeva degli alloggi in affitto a 50 euro. Erano riservati agli anziani, ma in questo piccolo paese abbiamo ancora valori antichi e così i nonni vivono in famiglia. Pensai, così, di aprire le porte di quelle case ad altre persone e perseguire il mio obiettivo: combattere lo spopolamento. Trentacinque famiglie fecero domanda per il bando, gli alloggi furono assegnati a sei nuclei famigliari. Ma molte di quelle persone che visitarono il paese in quel periodo decisero di restare affittando casa”. In questo modo, il sindaco è riuscito a “mantenere stabile la media degli abitanti. Ma punto ad arrivare a 410 residenti”. Quest’anno è previsto un nuovo bando: “Uscirà a luglio, e anche questo sarà rivolto solo a chi è già in Italia”.

Il contributo di 2.000 euro a chi acquista casa

Il sindaco Daniele Galliano con le autorità politiche della Regione e Provincia

Il sindaco ha realmente proposto alla Regione Liguria di creare dei fondi per i piccoli comuni per permettere loro di offrire un bonus (intorno ai 2.000 euro) a chi decide di acquistare una casa e risiedere in borghi ormai abbandonati. Ma il passaparola ha trasformato l’idea di Galliano in un dato di fatto. “Se dovesse concretizzarsi sarà soltanto nel 2018. E in ogni caso si tratterebbe solo di un incentivo per far fronte alle difficoltà del trasferimento”, ha spiegato il sindaco che si definisce un “sostenitore dei piccoli borghi”. “Non devono sparire né devono essere accorpati ai comuni vicini. Ecco il perché della mia idea”. Ma per ora l’incentivo è solo una “proposta”. “Se regalassi 2000 euro a chi compra casa, farei miracoli. E in più verrei arrestato dalla Corte dei Conti perché sarebbe illegale”.

Quella dell’offerta di lavoro agli aspiranti bormidesi è una bufala bella e buona. “Non c’è occupazione. E’ per questo che i bormidesi vanno via dal paese. Come farei ad offrire lavoro?”, commenta Galliano. L’80% della popolazione residente nel piccolo paese lavora nei comuni vicini, perlopiù impiegata in attività di lavorazione e il taglio del legno, nella ristorazione e nei servizi. Centinaia di utenti si dicono pronti a fare le valigie, postando link ad articoli del Guardian, Independent, Usa Today, Fox News, solo per citarne alcuni. “Daniele Galliano, sono pronta – scrive un utente da Burbank, in California – Posso anche conservare il mio posto. Lavorerei a distanza. Scegli me! Scegli me”.  “Mi trasferirei a Bormida e aprirei un’attività là. Adoro Roma e questa è di sicuro un’opportunità da cogliere al volo”, scrive “SirPhiladelphia” mostrando una preparazione geografica non proprio ferrea. Quanto al sindaco, ha chiuso con i social: “Negli ultimi giorni la mia pagina Facebook ha toccato i 19.000 follower. L’ho chiusa”.

 

 


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