Desidererei fare un minimo di chiarezza in merito alle manifestazioni musicali che si tengono nella Basilica Concattedrale di San Maurizio e Compagni Martiri ad Imperia Porto Maurizio.
Nel lontano 1994, essendo stato, l’anno precedente, l’Organo assoggettato ad operazioni di manutenzione sulla cui natura e sulla cui validità non è opportuno discutere in questa sede, dietro invito del fu Reverendissimo Monsignor Canonico Francesco Drago, Parroco in carica, fu messa in piedi da chi scrive una rassegna che vedeva lo Strumento protagonista di un cammino snodantesi per tutte le serate di sabato del mese di luglio e del mese di agosto.
In allora, avevo appena terminato il settimo anno del corso di Diploma in Organo e Composizione organistica presso il Conservatorio Niccolò Paganini di Genova e, in collaborazione con altri allievi e diplomati da poco tempo, nella Città d’Imperia, dopo oltre dieci anni si poteva ascoltare musica in un numero sufficientemente elevato di occasioni e declinata nei diversi stili. Tutto cominciò il 9 luglio, avendo provveduto personalmente a consegnare le locandine a quei pubblici esercizi disposti ad accettarle, operazione di consegna terminata la mattina stessa del concerto, tanto è vero che gli ascoltatori furono solo nove.
Nondimeno, questo numero crebbe via via nel tempo ed i turisti che abitualmente passavano un periodo ad Imperia o nelle località limitrofe all’approssimarsi dell’ipotetica data, domandavano presso gli Enti preposti allo sviluppo del turismo ed alla stessa Parrocchia quando cominciasse la rassegna tanto gradita e molti, ignari del fatto che l’ingresso fosse libero e gratuito, avrebbero voluto sottoscrivere un abbonamento all’intera stagione.
Nel 1996, arrivarono in Basilica, provenienti da San Bonaventura al Palatino di Roma, le spoglie mortali di San Leonardo da Porto Maurizio grazie anche alle perorazioni del Reverendissimo Monsignore, il quale portò avanti le legittime istanze di quella che fu la sua Parrocchia natale: questo valse al già alto Prelato la nomina a Protonotario Apostolico soprannumerario.
Va da sé che, a partire dall’edizione successiva, tenutasi nel 1997 ed aperta con un mio concerto, peraltro frequentato, non ostanti i ritardi nelle pubbliche affissioni, la manifestazione prendesse il nome di Estate Musicale Leonardiana, in omaggio ad uno dei più illustri concittadini. Sempre in forse sull’effettuazione, decisa anno per anno all’ultimo minuto, con organizzazione fatta in fretta e furia, la rassegna musicale ebbe il suo posto d’onore e procedette fino al 2002, quando si svolse la nona e, purtroppo, ultima edizione di questo fortunato ciclo.
Dall’anno dopo, complice anche il cambio della mia residenza verso il Monferrato, anche se non l’oblio, calò il silenzio, ancorché avessi avuto progetti di rendere la rassegna più ampia anche dal punto di vista geografico, realizzando una manifestazione che abbracciasse la Liguria di Ponente ed il basso Piemonte, ma tutto naufragò anche perché coloro i quali avrebbero avuto il compito di ricercare i fondi non lo fecero, spinti anche da pressioni sulla cui natura è fin troppo facile fare delle ipotesi. Fu così che, passati otto anni di tacet, nel 2011, il M.o Giorgio Revelli, che già aveva partecipato sicuramente alle ultime quattro edizioni, risuscitò la stagione di concerti, raggruppati sotto la denominazione di Serate Organistiche Leonardiane: un nome di poco diverso, forse per legittimare, solo a livello formale, ma non di certo su di un piano sostanziale, la ripresa della numerazione dall’inizio. Come fondatore e Direttore Artistico dal 1994 al 2002, inviai al quotidiano La Stampa, molto letto in zona, insieme al Secolo XIX, una lettera aperta di congratulazioni e di auguri all’illustre Collega, ma non fu mai pubblicata, anzi, lo scorso anno, quando inviai ad alcune testate informatiche della zona la richiesta di rettifica della numerazione, giacché sarebbe stata la decimasesta rassegna e non già la nona, avendo avuto luogo un ciclo di altre nove, ricevetti una telefonata da parte dello stesso M.o Revelli, tutto adirato perché, a sua detta, lo avrei dovuto avvertire in merito al problema e si fece vanto di avere bloccato la diffusione di questa notizia.
Faccio presente che non ho alcun astio contro il nuovo Direttore Artistico, ma, visto che egli stesso dichiarò di conoscermi come persona precisa, io, per amore di quella precisione, avevo chiesto rettifica. Evidentemente, egli, pur avendo dichiarato di affermare che l’iniziativa si ponesse come continuazione di quanto altri avevano iniziato prima, teneva al fatto di essere l’unico ideatore e promotore di quei concerti che io avevo principiato ben diciassette anni prima di lui. Quest’anno, ho inviato una lettera elettronica, poiché il costume per nulla signorile prosegue, pregando l’illustre Collega di provvedere a rettifica, ma non è arrivata nemmeno la conferma di lettura.
Ad ogni buon conto, la rassegna spacciata come ottava, in realtà è la decimasettima, non essendovi alcuna ragione di considerare nuova una manifestazione che si svolge, per di più in misura ridotta, nello stesso luogo, nello stesso periodo, sullo stesso Strumento e sul medesimo canovaccio di un’altra, interrotta per ragioni indipendenti dalla volontà del Direttore Artistico.
Roberto Borri
Questo il testo di quanto inviato il 12 luglio scorso, alle ore 15:40 alla casella postale elettronica del M.o Giorgio Revelli:
Gentile Amico ed illustre Collega, sono dolente di dover constatare che, ancora una volta, la numerazione parte dalla Tua pur prestigiosa Direzione Artistica, ignorando, spero involontariamente, l’esistenza delle nove edizioni precedenti, costruite con impegno, serietà e fatica, anche grazie alla Tua collaborazione, arrivata verso la fine del millennio scorso. Prego, pertanto, di eseguire opportuna rettifica, a tutto vantaggio della chiarezza e dell’onestà, anche nei comunicati stampa, altrimenti, provvederò di persona, cercando di evitare i vari insabbiamenti che, puntualmente, saranno messi in atto.
Voglia gradire l’espressione dei miei più cordiali saluti, non disgiunti dagli auguri di buon lavoro. In allegato, il programma delle ultime quattro edizioni, come stampato anche su pieghevoli di sala e manifesti da affiggere lungo le vie.
Roberto Borri
Nota di redazione da La Stampa – Imperia. “…..Giorgio Revelli, tabiese, è musicista di fama internazionale. Fra l’altro proprio quest’anno è diventato il clavicembalista ed organista dell’orchestra I Virtuosi di Colonia (subito dopo aver inaugurato la stagione del Festival Internazionale di Montpellier) una prestigiosa formazione. Il musicista è direttore del Coro del Duomo di Imperia Porto Maurizio….”.