Traffico portuale indotto da Costa-RoRo-traghetti a Savona nel maggio 2018. L’Aurelia bis potrà interessare questi flussi? Piccola analisi dati dal traffico di tre operatori portuali di cui sono noti i valori di traffico confrontati con dati del PUMT Savona 2010. L’Aurelia bis potrà interessare questi flussi? Leggi anche la famigerata connessione porto autostrade va avanti in silenzio.
Picchi determinati dalle navi Costa:
DATI 2018: Il traffico indotto dal porto: Costa + ro-ro + traghetto Smeralda
Dai dati esposti si nota, a livello traffico/giorno:
- punte di 587 bus+TIR
- punte di 2.000 auto
- punte di 3581 auto equivalenti
NB: non sono considerati traffici indotti da altri operatori!
Andamento traffico indotto da Costa per mese
Piano Urbano Mobilità e Trasporto PUMT 2010
della città di Savona
In questa tabella riassuntiva abbiamo un dato importante che è quello del numero di veicoli in una giornata media. Per “media” si intende quella che il “misuratore” dei dati era comoda per lui, nessun chiarimento sul criterio se ce ne fosse stato uno diverso!
Non sono stati identificati picchi di traffico in giornate particolare, quali quelli degli attracchi di navi da Crociera Costa. L’estensore del PUMT non se n’è accorto, i cittadini invece se ne accorgono!
I dati riportati per auto, camion, bus ed articolati non sono identificabili con una tipologia specifica di giornata.
Da notare la punta di traffico calcolata di:
- punte di 587 bus+TIR
- punte di 2.000 auto
dovute al traffico indotto dai tre operatori portuali Costa, roro, traghetti dà un impulso notevole ad un traffico già al collasso di suo.
Dal PUMT 2010 è molto evidente una netta prevalenza del traffico centripeto verso quello passante:
chi proviene dall’esterno della città vuole andare in centro (triangolo Mameli-porto-ospedale) con una percentuale che arriva al 75 %.
I dati dovrebbero essere raffinati ed approfonditi, ma è comunque inequivocabile che il traffico in città e nelle immediate vicinanze è un traffico attratto dalle “attivita” cittadine, dai centri di interesse che sono situati “nella città”, mentre invece il traffico passante è di entità proporzionalmente marginale.
L’Aurelia bis in costruzione, concepita come circonvallazione, non potrà risolvere il problema del traffico specie a levante, poiché:
1) non capta il traffico nelle Albisole,
2) non ha un’uscita per Savona centro, dove la maggioranza è diretta,
3) dirige il traffico nella parte alta di corso Ricci, fuori obiettivo quanto traffico potrà captare l’Aurelia-bis? L’Anas nel progetto dell’uscita Margonara 2014 ha stimato che l’Aurelia bis potrà interessare circa il 20% del traffico attuale!
Paolo Forzano
IN EUROPA SOLO LA SVIZZERA INVESTE PESANTEMENTE NELLE FERROVIE
Sono veramente sconcertato dalle dichiarazioni della Corte dei Conti europea, che parla di un “sistema disomogeneo e inefficace di reti nazionali ad alta velocità mal collegate fra loro”!
Oskar Herics, il membro della Corte dei conti europea responsabile della relazione presentata in questi giorni: “Le linee ad alta velocità che attraversano frontiere nazionali non rientrano tra le priorità nazionali in termini di costruzione e la Commissione non ha la facoltà di imporne la realizzazione”.
Ma che roba è ? Sembra l’Europa dei migranti! Le linee ad alta velocità che attraversano frontiere nazionali non rientrano tra le priorità nazionali vuol dire però che all’interno delle singole nazioni il discorso è totalmente diverso?
Vorrei proprio capire! Solo la Svizzera, che non fa parte dell’UE e delle losche politiche UE, investe pesantemente sulle ferrovie!
Se andiamo in Asia hanno sempre creduto ed investito pesantemente sulle ferrovie. La Cina oggi ha i più moderni e veloci treni del mondo.
Se guardiamo la mappa delle ferrovie ad alta velocità europee la Francia ha realizzato una grande rete di ferrovie da tempo, la Spagna è all’avanguardia. L’Italia è decisamente arretrata. Complice una barriera montuosa “importante” i costi sono decisamente elevati, ma possiamo permetterci di non completare la linea Napoli-Torino-Parigi buttando a mare la Torino-Lione?
Le infrastrutture in Italia sono un punto dolente, sia stradali che ferroviarie: ma una linea ad alta velocità Italia Francia mi pare assolutamente indispensabile. Io sono andato a Parigi col TGV che ovviamente da Torino a Lione va alla velocità permessa dalla linea a bassa velocità.
Parigi-Lione 400 km 2 ore! Lione-Torino 250 km 4 ore, con la linea attuale: con linea alta velocità basterebbe 1 ora e 15 minuti! Tempo di percorrenza attuale: 6 ore. Con alta velocità completata 3 ore e 15 minuti! Un tempo assolutamente concorrenziale con l’areo! Direi molto meglio! Un volo Torino-Parigi Charles De Gaulle dura 1 ora e 35 minuti + 1 ora operazioni di imbarco + 1 ora operazioni di sbarco.
Tempo totale? 3 ore e 35 minuti + tragitto Charles De Gaulle-centro + tragitto Torino-aeroporto! Totale? Almeno 4 ore, contro 3 ore e 15 minuti! Direi che il treno è decisamente preferibile e più comodo! Io sono partito dalla stazione di Torino Porta Susa e sceso a Gare du Lion: ho fatto qualche centinaio di metri a piedi ed ero in Albergo! Meraviglia !
Ed allora credo che la discussione se fare o non fare la TAV non sia tanto un problema tecnico quanto e solo un problema politico!
La TAV eroderebbe traffici alle compagnie aeree francesi? Anche TGV è gestito da una compagnia francese! Questione di tariffe? Parliamone! Questione che i politici italiani a Bruxelles non “contano nulla”? Forse quest’ultimo è il problema: bisogna esserci, impegnarsi! Parlamentare europeo non è un premio, un bello stipendio, per politici italiani: deve essere principalmente una attività per gli interessi dell’Italia, ma questa vocazione mi sembra molto appannata!
Comitato Casello Albamare, il Presidente, Paolo Forzano
Nota di redazione: Il disastro – catastrofe ambientale del trasporto su gomma non sconvolge soltanto le autostrade italiane, non parliamo della martoriatissima rete ligure, il filare ininterrotto, da biscione senza fine, per sei giorni della settimana. In Germania i dirigenti d’azienda, sia nel privato, sia nel pubblico, hanno come benefit un ‘biglietto’ delle DB (ferrovie tedesche) che costa 3500 euro l’anno e permette ai possessori di viaggiare in prima classe sia sui treni superveloci, metropolitane, regionali e locali. Allo stesso biglietto può accedere chiunque cittadino – viaggiatore. E’ vero la scritta ‘Stau’ campeggia abitualmente su molti tratti autostradali tedeschi, con una frequenza maggiore rispetto all’Italia. E le nuove auto sono ormai tutte equipaggiate di navigatore che segnala la presenza di ‘code’ su ogni strada ed indica le deviazioni possibili in tempo reale. C’è l’alternativa del treno, poco importa se è più caro rispetto alle FI italiane, il tenore di vita (buste paghe) è in media superiore del 20 – 25 % rispetto al Bel Paese. Non parliamo della disoccupazione e dei sussidi sociali ai meno abbienti, alle famiglie con bambini.