“Ci sarà un motivo se gente continua ad andarsene da Noli e cambiare residenza”. Non ha dubbi lo sposo che si è rivolto a Ivg.it e ha meritato un dotto articolo del suo direttore. Lui, figlio di un compianto vigile urbano (‘Mio padre si rivolta nella tomba’), si è fidato di una richiesta – autorizzazione verbale, dice, “all’amministrazione nolese”, se fosse permesso sostare nei pressi del Comune per il tempo della Cerimonia nuziale. Invece la presunta beffa. L’hanno multato. Apriti o cielo.
Riportiamo integralmente l’articolo, ripreso anche da organi di stampa locale, perchè dimostra una volta di più quanto siano lontani – con le debite eccezioni – i cittadini nolesi che non sembrano molto diligenti nel seguire le sorti e l’Amministrazione civica della loro città. Conseguenze ? Si finisce per degenerare al punto di esclamare che i residenti lasciano Noli per colpa dei vigili e delle multe. Forse se avessero letto, ma non vestiamo i panni dell’onnipotenza, qualche articolo di trucioli, in tempi non sospetti e non da oggi, ricorderebbero che i vigili urbani di Noli erano sottoposti ad una vera e propria deregulation quanto ad organico. Il Comune, con i suoi amministratori, aveva scelto di risparmiare con il personale di polizia locale, al di là delle vicissitudini che hanno coinvolto qualche graduato e subalterno. Non molto tempo fa, inoltre, il nolese che si firma, su Trucioli, Alesebn B. e dopo quanto avevamo già scritto sulla grave carenza di vigili, aveva posto l’accento sui rischi che il comando unico con Spotorno, se non ben armonizzato, e munito di personale adeguato, avrebbe provocato ulteriori falle e disservizi a discapito dell’ordine pubblico e della sicurezza, del rispetto di norme e regolamenti. E’ vero che Noli ha un efficiente comando che presidia la caserma dei carabinieri, ma vigili hanno altri compiti nel contesto sociale, turistico e burocratico.
Ebbene, non c’è da meravigliarsi se nessuno si era preoccupato magari di scrivere una lettera alla stampa; non a trucioli.it che non merita in quanto è sempre dalla parte del potere. In Italia se non ci scappa il morto, la strage, il dramma, la cancrena resta e continua a fare danni. Ci voleva una multa, peraltro con tutti i crismi della legalità e dell’imparzialità, per scoprire non come scrive ingenuamente il cittadino che i residenti lasciano Noli per via dei vigili, semmai per bel altro contesto che va al di là della funzionalità del servizio di polizia locale. Ci sono Comuni che hanno creato una ‘centrale unica’, in grado di coprire l’emergenza (telefonica) dal mattino a sera inoltrata, in estate fino a notte fonda. Un coordinamento che significa risparmio, andare incontro alle esigenze dei cittadini, compresa sosta selvaggia, incalliti trasgressori, chi più e chi meno, al codice della strada e dei regolamenti comunali.
E’ vero che serve il buon senso e no all’accanimento, ma il vigile che è sulla strada non può multare a caso, dovrebbe trattare tutti con lo stesso metro, almeno si spera. Una macchina da sposo, ancorchè ‘addobbata’, non può avere salvacondotto. Forse l’amareggiato sposino avrebbe dovuto sapere che i permessi per eventuali esenzioni vanno richiesti all’ufficio dei vigili e non a qualche componente dell’amministrazione. Tutti possiamo non sapere, ignorare, anche se il detto recita che ‘la legge non ammette ignoranza’, che nel giorno del matrimonio non esistono ‘zone franche’ per regolamento. E se quel vigile non avesse multato e fosse stato fotografato (è già accaduto) poteva finire nei guai per ‘omissione d’atti d’ufficio’.
Come si vede, al di là della cronaca bianca, sarebbe sempre il caso di approfondire, meglio se ogni cittadino fosse compiutamente informato della cosa pubblica. Anche uno sfogo avrebbe più senso e non discutere sul ‘sesso degli angeli’ quando c’è una realtà socio – economica che merita ben altra attenzione e considerazione. Basterebbe almeno prendere parte alle assemblee, sia le rare convocate dalla giunta che continua a reggersi su due gambe, oppure dell’opposizione dove l’ultima volta si è parlato del disagio sociale e l’unico cronista presenta era di trucioli.it, certosino quanto a presenze Carlo Gambetta, ex sindaco. Ormai la moda imperante è fare cronaca via telefono o waatsap. L’Italietta va avanti così, l’effimero che fa notizia e i lettori che impazzano con la ‘cultura’ alla Facebook. Di tutto e di più. Basterebbe conoscere un pochino meglio i paesi del centro e nord Europa per capire dove siamo finiti anche per colpa dei cittadini e degli elettori. E magari pure di trucioli.it ?
L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL DIRETTORE DI IVG.IT ANDREA CHIOVELLI, PUBBLICISTA
Noli. Banale dirlo, ma il matrimonio è “il giorno più bello” e nulla, storicamente, è in grado di scalfirlo. La pioggia, ad esempio: nessuna recriminazione ma un augurio di “sposi fortunati”. Una multa all’auto nuziale, però, forse qualche mal di pancia è in grado di farlo venire…
E’ successo ieri a Noli dove, racconta un novello sposo, la polizia locale ha elevato una contravvenzione alla vettura della coppia perchè si trovava in una zona in cui vige il divieto di fermata. Una sanzione che ha fatto letteralmente infuriare lo sposo, dato che, sostiene, aveva chiesto in Comune il permesso di lasciarla nella piazza.
“Complimenti alla polizia municipale di Noli/Spotorno, dato che non so più di che paese è – scrive l’uomo nel suo sfogo – che nel giorno del mio matrimonio, dove dopo aver chiesto all’amministrazione nolese se fosse permesso alla macchina degli sposi di sostare nei pressi del Comune per il tempo della cerimonia, è riuscita e conquistare 28 euro di verbale. Peccato che le inversioni a U e altre manovre che causano incidenti vengono concessi – tuona – ma per loro è più importante rovinare il giorno più bello della vita a una persona”.
Una multa di 41 euro (che scendono a 28,70 se pagati entro 5 giorni): non la fine del mondo, ma abbastanza per amareggiare lo sposo. Che, ironia della sorte, è a sua volta figlio di un vigile oggi deceduto: “Mio padre si rivolta nella tomba – conclude sconsolato – Non ho parole. Avviso i prossimi sposi di mettere la macchina a pagamento, dato che l’importante è far cassa sui nolesi. Mi vergogno di essere nato qui”.
Analizzando le reazioni “social” allo sfogo emergono due differenti visioni. Da un lato c’è chi manifesta solidarietà allo sposo e attacca a sua volta: “Da quando hanno unito i comandi è un caos”, “Ci sarà un motivo se gente continua ad andarsene da Noli e cambiare residenza”. Dall’altro c’è chi fa notare come un permesso “a voce” da parte del Comune non possa sostituire un’autorizzazione vera e propria, fornita dalla polizia locale.
Dal comando di Noli e Spotorno (ora le due forze sono raggruppate in un unico corpo) al momento, complice la domenica, non arrivano delucidazioni specifiche sull’episodio, ma un dettaglio che confermerebbe la teoria di alcuni utenti: in questi casi, normalmente, la polizia locale rilascia un permesso specifico. Un errore formale, dunque, da parte della novella coppia? Chissà. In ogni caso i sostenitori dello sposo sottolineano come la scelta di multare faccia “a pugni” con il fatto che quell’auto, presumibilmente, sarà stata “bardata” come ogni auto nuziale e, quindi, perfettamente riconoscibile: “Prima del codice della strada – conclude amaro un utente – dovrebbe venire quello del buon senso…”.
Andrea Chiovelli
(Direttore Responsabile di Il Vostro Giornale – Ivg)