Chi mi conosce sa dove vivo e cosa faccio. Vita da nababbo in una lussuosa villa che domina la Baia del Sole alassina. Scrivo solo per il miliardario editore di Dubai. Ogni tanto ha un pallino e mi paga bene: ‘Vai a Pieve di Teco’ che ricordo con nostalgia, fagli la proposta di una ‘tre giorni nazionale’: Balla e canta con gli asini. Tre premi per gli esemplari più belli, ubbidienti e intelligenti. Io da sponsor ‘metto sulla bilancia’ 50 mila €. La gente non lo sa, ma ho la paternità di ‘Balla e canta con i cinghiali’ nella splendida Svizzera di Bardineto, poi hanno dovuto rinunciare per via della fiumana umana, ma gli sono rimaste le royalties”. Per la serie chi parla troppo vince o perde ? Io ubbidisco ed eccomi sotto i portici della storica e ridente capitale della Valle Arroscia.
Pieve di Teco con fama di divertimentificio (da non confondere con poltronificio caro ai professionisti della politica), con il giovane, bello, brillante, fotogenico, televisivo a Imperia Tv al mille per mille (dicono con certezza che ad ogni sua apparizione c’è l’impennata di ascolti e siamo a 53 comparse tra il 2017 e 2018, vedi archivio ).
Uno come il geometra Alessandro Alessandri è sprecato in quel di Pieve di Teco, ha ragione quando si sente incompreso dalla maggioranza dei concittadini. Lui del resto è fedele a Nirasca o Trovasta ? Mica si odiano le due panoramiche frazioni. Io, da sommo re dell’inferno terreno e celeste, non ho difficoltà a pronosticare che stravincerà per la terza volta, a furor di popolo, perchè alla fine fine commercianti ed esercenti, artigiani, liberi professionisti, pensionati, non si possono lamentare più di tanto. Ogni domenica, con il bel tempo, in paese, unico esempio di coesione tra sindaci dell’Unione, tutti lavorano a pieno regime, gli incassi sono più che soddisfacenti. La gente compra, spende, più posti di lavoro per giovani e donne.
Il restante popolo di elettori sa che senza Alessandri, addio da Pieve del simpatico Andrea Pomati, valentissimo e seguitissimo capo redattore indipendente della popolare televisione imperiese, ormai proiettata oltre i confini, persino in Piemonte. Un netto incremento degli introiti pubblicitari e redazionali per la gioia del suo valoroso e coraggioso, sanguigno, patron cav. o comm. Francesco0 Zunino di Cesio, il miglior amico e sponsor dell’entroterra e della montagna
Mi dicono, ma non so se sia vero, che per andare incontro alla crisi delle bellissime e stupende, ma incomprese vallate, abbia rinunciato a farsi pagare la pubblicità alle sagre, alle feste patronali e di paese e la stessa Pieve di Teco che ha un bilancio favoloso, ottiene sconti considerevoli. Avere una Tv dalla propria parte significa appunto attirare tanti visitatori, promuovere il territorio, i suoi pregiati ed unici prodotti, la squisita e famigliare cucina, le sue aziende. Che volete più di così per un plebiscito elettorale scontato ?
E poi, il gran cuore di Alessandri (leggi tutte le sue suadenti dichiarazioni stampa e social imperiesi) proponeva una lista unica. Proprio come ha sempre auspicato trucioli, sia per l’entroterra, che per i piccoli centri della Riviera. Basta divisioni, faide, veleni, contrapposizioni, tutti divisi, ma uniti quando bisogna decidere per il bene superiore della comunità. Certo, io da buon diavolo, preferirei le guerre, le coltellate alla schiena, la vittoria dei somari, di chi non ha realizzato un’opera pubblica degna di questo nome. Ed udite udite, era il sindaco disposto a dare agli altri (da sempre avversari, non diciamo nemici) due o tre rappresentanti in lista. Ognuno, diceva l’amico Alessandri, doveva fare un passo indietro o almeno di lato. Lui, manco a dirlo, non poteva privare la comunità dell’essere il primo inter pares. Con sacrificio personale e denaro sottratto al suo fiorente studio con due segretarie impagabili e gentilissime.
Alessandri come può concorrere alla pari del ‘nemico’, ex sindaco Renzo Brunengo ? Avrebbero dovuto fare retromarcia insieme, in modo da dare finalmente una svolta al cambiamento ? Al rinnovamento ? Anche a forze giovani che pure non mancano, ma sembrano timorose ? E no, cari pievesi, ha fatto bene il nostro Alessandri a non paragonarsi a Brunengo. Scherziamo mica ! Uno può vantare due mandati ricco di successi, con un paese in piena ripresa, tra manifestazioni, feste, sagre, fiere, tv, tanti amici in Provincia, in Regione, a Roma, fondi europei a go gò, opere pubbliche che nascono come i funghi. Non a caso c’è il pieno sostegno pro Alessandri dei due maggiori e benemeriti (veri non fasulli) imprenditori di Pieve. Il sostegno di Lions, Rotary, persino dei due o tre fratelli massoni pievesi, peraltro riservati, con i nomi in loggia depositati in Prefettura / Questura e che uno dei pochi che li conosceva è l’ex ministro dell’Interno Claudio Scajola, nonche già componente della commissione sui servizi segreti. E Belfagor tifa affinchè Imperia abbia una sindaco della caratura di ‘Sciaboletta’. E’ il migliore ed il più preparato. Esperienza e affidabilità. Ormai non deve più arricchirsi, sta bene così pur con tutte quelle parcelle di avvocati per il diluvio di inchieste e processi (sempre scagionato) che gli sono piovuti addosso.
Il signor Brunengo si faccia pure avanti con la sua squadra (c’è chi dice che sia pronta, che la farà conoscere solo per le ore 12 del 12 maggio). E chi si crede di essere ?! Noi possiamo testimoniare, senza dire bugie alla Belfagor, che davanti all’uscio di Alessandri c’era la coda per mettersi in lista, mentre Brunengo, si sussurra, continua ad accendere candele in chiesa perchè la Vergine gli faccia la grazie ed illumini la venuta di candidati. Lui non ne trova, giura Alessandri e Brunengo ? Zitto zitto so che sta preparando un colpaccio con Imperia TV: due ore di trasmissione gratis, con lui sul piccolo schermo ogni settimana, da qui al 10 giugno. Stando così le cose, vittoria in tasca, parola di Belfagor ! Spiace per il cordiale e mai vendicativo geometra Alessandri, ma un po’ per uno non fa male a nessuno.
A proposito il saggio parroco per chi tifa ? Mai per il diavolo ! Ne siamo sicuri.
Belfagor