E’ la terza puntata sugli alberghi mancati in provincia di Savona. Una sequenza infinita di annunci sulla buona stampa. Un disattento dietro front, spesso con il via al cambiamento di destinazione d’uso, oppure il residence, già ‘progettato’ per una futura trasformazione in alloggi. Su questa riviera gli investitori alberghieri latitano, a ragion veduta. Si parla di fondi di investimento interessati a comprare solo capienti strutture, ma intanto l’unica città che ‘ancora si difende’ nel tessuto alberghiero ricettivo, è alle prese con i mesi morti. Contrariamente agli annunci ufficiali (apertura annuale) chiudono per alcuni mesi il Grand Hotel, e la Pergola, la più esclusiva struttura della provincia, dopo un tentativo di attività non stop. Questa volta ci occupiamo di Savona nel 2013. Dove ricorre da oltre un decennio la sorte delle ex aree Solimano, con un imprenditore (Franco Fresia di Ceriale) che non è l’ultimo arrivato, né un palazzinaro d’assalto. Leggi anche: per le spiagge ‘bisognose’ l’assessore Marco Scajola stanzia 320 mila € per 15 comuni liguri. Lo scenario desolante dei tempi lunghi e neppure il ‘decisionismo’ leghista, per ora, si vede all’opera in quel di Savona. E il Crescet 2 con l’addio definitivo (e con qualche ragione a vedere la sorte degli investimenti alberghieri, clamoroso e sempre in sordina quel mega investimento a Pietra Ligure, hotel ultimato, fronte mare, ma dopo la morte del capofamiglia i figli non vogliono rischiare), il Crescent 2, al residence previsto dal Puc. In compenso avanti Tassa di soggiorno, per il rilancio, fondi virtuosi e all’orizzonte il ‘seme’ di nuovissimi hotel. La provincia di Savona e la cugina Imperia hanno già il primato (tra le aree turistiche italiane) di essere meno ‘inserite e dunque’ promozionate alla clientela che si affida alle guide internazionali più prestigiose, con decenni di storia, come la Michelin.
Una caduta costante nell’offerta, con cittadine costiere, ma pure dell’entroterra, cancellate, sparite dalle guide. Ma occorre l’ottimismo, mai disperare (con i soldi degli altri), la ripresa dicono che sia dietro l’angolo e per questo si incoraggiano a destra e a manca le scuole alberghiere rimaste, gli alunni, la nuova gabella ai turisti. Qualche sera fa Rai 3 Liguria ha mandato in onda il visibilio dei cuochi studenti dell’alberghiero. Un po impacciati nell’immaginare il loro futuro, posti di lavoro, la professionalità prima di tutto. Forse ogni tanto qualcuno, per una corretta e completa informazione, potrebbe pure dare qualche statistica su quanti sono gli stranieri extracomunitari e non, che lavorano nelle cucine degli alberghi e del ristoranti, non solo lavapiatti e pentole, in estate e non, nei locali di ristorazione dei Bagni Marini. Può essere istruttivo per tutti. E aiutarci a camminare con i piedi a terra, si suole dire.
Il mese scorso un giornalista osservatore da lungo tempo del Bel Paese, Tobias Piller, notista da Roma del prestigioso e diffusissimo quotidiano tedesco Franfurter Allgemaine Zitung, scriveva a proposito di elezioni in Italia: “…Occorrerebbe discutere su come attirare investitori dall’estero, invogliare i giovani a rimanere in Italia e fondare nuove aziende, ed ampliare soprattutto l’offerta turistica che invece in gran parte del Paese si è fatto di tutto per distruggerla. Ci vorrebbero degli esperti, ma anche una buona dose di memoria storica “. Già memoria storica, ma qui da noi se ne può fare a meno. Bisogna essere dei giullari e così si possono ricevere i comunicati stampa delle due associazioni di albergatori della provincia di Savona. Altrimenti, in ossequio alla trasparenza, si finisce non ‘banco dell’asino‘ perchè i lor signori restano pur sempre professori del turismo. Le vere memorie storiche. Buon Pasqua !
SPIAGGE: REGIONE LIGURIA, ASSESSORE SCAJOLA:
“STANZIATI 320MILA EURO PER PULIZIA E ACCESSIBILITA’. 15 I COMUNI FINANZIATI”.
COMUNICATO STAMPA – Trecentoventi mila euro per finanziare interventi di pulizia, sicurezza, vigilanza degli arenili e migliorare l’accessibilità alle spiagge, ai moli e ai pontili pubblici. Sono stati stanziati su iniziativa dell’assessore al Demanio e all’Urbanistica Marco Scajola. Si stratta di risorse derivanti dall’Imposta regionale sui canoni demaniali marittimi erogati annualmente a favore dei Comuni costieri con almeno il 30% di spiaggia libera e dotati di progetto di utilizzo del Demanio marittimo.
L’intento della Regione è quello di premiare la difficile attività dei comuni costieri di mantenere pulite le spiagge libere, metterle in sicurezza e garantire l’accessibilità a soggetti disabili, con la creazione di scivoli, passerelle e parcheggi retrostanti il litorale. Dal 2017 vengono finanziati anche interventi per il miglioramento dell’accessibilità ai pontili pubblici.
Un problema che Regione ha iniziato ad affrontare e che ha trovato grande riscontro negli enti locali è quello relativo alla sorveglianza ed alla sicurezza: diversi Comuni nella stagione estiva provvedono infatti all’allestimento di postazioni con i bagnini sulle spiagge libere, in particolare in quelle maggiormente frequentate. Quest’anno sono stati finanziati complessivamente 23 interventi a favore di 15 comuni (tre in più rispetto al 2017) di cui 11 per igiene e pulizia delle spiagge, 4 per interventi legati alla sicurezza, 7 per l’accesso ai disabili alle spiagge e 1 per l’accessibilità ai pontili. I Comuni che riceveranno i finanziamenti sono: Camogli, Cogoleto, Genova, Lavagna e Sestri Levante per l’Area Metropolitana genovese, Albenga per la Provincia di Savona, Bordighera, Camporosso, Imperia, Riva Ligure e Ventimiglia per la Provincia di Imperia, Framura, Lerici e Portovenere per la Provincia di La Spezia.
Sono stati finanziati per la prima volta Imperia e Camporosso per gli interventi per accessibilità a favore dei portatori di handicap, Portovenere e Lerici per la pulizia delle spiagge. “Per il terzo anno consecutivo – spiega l’assessore al demanio marittimo Marco Scajola – utilizziamo integralmente i finanziamenti derivanti dall’imposta regionale per i canoni demaniali marittimi, garantendo importanti risorse ai Comuni che vogliono migliorare la fruibilità e l’accessibilità alle spiagge libere. Un’entrata che consentirà nei prossimi mesi di finanziare con oltre un milione e 200 mila euro anche gli interventi di difesa della costa e di ripascimento per tutti i Comuni liguri”.
“Siamo particolarmente soddisfatti – continua l’assessore Scajola – perché le richieste di contributo sono in costante aumento, quasi tutti i Comuni liguri si sono dotati del Progetto di Utilizzo del Demanio marittimo e, grazie ai contributi erogati nel 2018, si attiveranno interventi per oltre 870 mila euro. Nei prossimi mesi prevediamo inoltre di modificare la legge, ampliando anche ai Comuni che non hanno il 30% di spiaggia libera la possibilità di accedere ai contributi per il miglioramento dell’accessibilità alle spiagge e ai pontili.”