“Vogliamo una città bella dove si possa camminare, girare in bicicletta, parcheggiare, una città dove le regole vengono rispettate e la manutenzione e il decoro siano recuperati come un valore comune irrinunciabile per tutti i cittadini che potranno o vorranno diventare soggetti attivi in questo processo…Ciò non può non prevedere anche una revisione del Puc allo scopo di dare una nuova immagine…attraverso il conseguimento delle reali mobilità (pedonale, veicolare e piste ciclabili) di accoglienza turistica (parcheggi, info point, servizi) e attraverso la diversificazione delle zone di interesse e di aggregazione (attività culturali, turismo, sport, residenza, divertimento giovanile)” così recitò il Sindaco di Finale Ligure Ugo Frascherelli, avvocato.
Una occhiata ai giornali, trasmissione su Tg 24 com, mattino, Il Messaggero ha come titolo di prima pagina: “Roma – Buca Buca”. Senza scomodare il Messaggero, potremmo applicare il “Buca Buca” alle nostre strade, provinciali e comunali. Basta percorrerle e ci troveremmo di fronte non ad un nastro d’asfalto, bensì ad un “percorso di guerra”.
Provinciale n° 8 – principale arteria di collegamento che da Vezzi sfocia nel rione di Calvisio dal progressivo km 17 + 800 al Km 18 + 250, i portavoce della cittadinanza di Vezzi esternano la preoccupazione inerente a tale provinciale: “I lavori di allargamento, intrapresi nel 2014, che nelle previsioni originarie avrebbero dovuto protrarsi per poco più di un anno, non sono ancora conclusi. Ma ciò che ci preoccupa di più è l’ipotesi di chiusura della strada in caso di allerta arancione: ci è stato detto che l’interruzione del traffico potrebbe protrarsi eventualmente fino a 48 ore dopo l’evento calamitoso e riteniamo che questo causerebbe un disagio soprattutto per i bambini che frequentano le scuole del Finalese e un grave pericolo per i mezzi di soccorso, come le ambulanze, impossibilitati a transitare”.
A proposito di allerta meteo, un appunto viene fatto dai portavoce vezzesi anche sulla gestione delle informazioni: “Le allerte meteo sono segnalate sui display a caratteri scorrevoli posti in alcuni punti strategici delle varie borgate della città. Però sarebbe utile che, proprio in prossimità del punto di SP 8 che verrebbe chiuso, fosse collocato un pannello luminoso che a colpo d’occhio segnali il rischio di allerta per chi transita in auto, magari affiancato anche da un semaforo che gestisca il senso unico alternato. Inoltre l’amministrazione riporta la situazione meteo sul proprio sito web e sulla pagina Facebook, ma la popolazione cittadina è costituita da anziani che non circolano in auto per vedere i display stradali e che non sono così tecnologizzati. Tutti, però, sono dotati almeno di telefonino di prima generazione, per cui basterebbe un servizio di sms, magari affiancato a una vettura del Comune o della protezione civile che in caso di allerta gira per le strade cittadine con il megafono”.
Oltre alla tematica dei rischi legati al meteo, di forte attualità in questo periodo (ormai un’alluvione annuale sul Ponente è sistematica, quando non di più), ci sono altri aspetti segnalati dalla popolazione di Vezzi Portio (e osservabili nella nostra fotogallery – Savona News – Venerdì 26 gennaio 2018), nei quali il pubblico decoro si amalgama con il rischio ambientale: sterpaglie cadute e sfalci di potatura che rischiano di intasare le canaline di scolo delle acque e le caditoie; alberi in posizione di preoccupante pendenza sulla strada, che potrebbero cadere sui veicoli da un momento all’altro; guard-rail arrugginiti e, in alcuni tratti, mancanti; buche nelle strade principali e secondarie che mettono a dura prova gli ammortizzatori dei veicoli; alcune infrastrutture indecorose, come un gabbiotto della fermata dell’autobus semidistrutto, un palo della luce caduto e alcuni abusi edilizi sotto sequestro (uno dei quali proprio in prossimità del palazzo comunale).
La vicepresidente della provincia Luana Isella risponde ai quesiti che le abbiamo riportato mettendo in campo tutte le sue competenze di geologa: “Innanzitutto posso rassicurare i cittadini annunciando che proprio a dicembre si è svolto un incontro in provincia al quale hanno partecipato il sindaco di Vezzi Portio, Germano Barbano, ed il comandante della polizia locale di Finale Ligure, Eugenio Minuto. Infatti ci sono aspetti che sono di competenza della provincia, del comune di Finale, o di quello di Vezzi. Purtroppo dobbiamo riconoscere che si tratta di un territorio soggetto a una pericolosità geologica effettiva, con particolare riferimento alla caduta massi. Come provincia stiamo conducendo uno studio approfondito sui punti nevralgici e sono in corso dei sopralluoghi ad opera dell’ufficio geologico del Comune di Finale e da tecnici della provincia. Per la parte che più mi compete, cioè la strada provinciale, posso rassicurare i cittadini: il cantiere ormai è giunto alla fase conclusiva. Inoltre il comune di Finale Ligure installerà della segnaletica semaforica sul tratto. Per l’eventuale chiusura della strada e la durata dell’interruzione del traffico, essa verrà valutata di volta in volta in base alla gravità dell’evento meteorologico e la popolazione sarà avvisata con il margine di avviso più ampio possibile, ma questa è una procedura normale che riguarda tutte le strade comunali e provinciali in caso di allerta”.
Il comandante della polizia locale di Finale Ligure, Eugenio Minuto, ci spiega gli interventi previsti: “Siamo nella fase attuativa dell’ordinanza: installeremo dei pannelli informativi luminosi, in attesa naturalmente di risolvere in modo realistico la problematica del distacco di materiali franosi, valutando tempi e costi dell’operazione. L’ordinanza, lo ricordiamo, prevede proprio le misure cautelative di chiusura in caso di forti piogge o di allerta almeno arancione, fino alla risoluzione definitiva del problema. Il primo pannello informativo sarà posto per chi sale da Finale in prossimità della scuola materna di Calvisio e per chi scende sarà all’altezza dell’intersezione con Boragni, mentre la ‘lanterna rossa’ che segnala il punto critico vero e proprio sarà posta in prossimità degli impianti di pompe idrauliche”.
Noi aggiungiamo che su tale provinciale occorrerebbe un impianto semaforico che regoli il traffico della strettoia ancora esistente che va dall’edificio di “Valle” fino allo allargamento nei pressi del nuovo edificio Enel. La provinciale percorre, prima di arrivare a Calvisio, un percorso critico: carreggiata stretta ove due veicoli contrapposti [auto] non possono transitare affiancati ed i tratti per fermarsi e dare la precedenza, per chi viene da Vezzi sono solamente due, il primo 15 metri prima della vecchia pizzeria e l’altro immediatamente dopo la medesima. Se ad incrociare fosse un camion della nettezza urbana o un qualsivoglia mezzo d’opera, occorre fare retromarcia; e non sempre chi percorre quel tratto è in grado di farlo anche perché uno dei due veicoli deve fare retromarcia in curva.
Altro punto critico è il dosso che si trova immediatamente dopo il ponte di “Sapone” all’altezza di un vecchio edificio che si affaccia sullo strapiombo della diga foranea. Solo i turisti stranieri si fermano, in uno spazio esiguo immediatamente prima da chi arriva da Finale, i nostrani e gli autoctoni si comportano come se ci fosse una rotonda [vedi rotonda del “beccamorto”]: chi arriva prima, passa, e “sorci verdi” per chi percorre la strada in senso contrario.
Un attempato turista nostrano, con moglie a fianco, incontrato [auto targata TO] sulla sommità del dosso, giustamente prende spunto dal codice della strada, mi apostrofa con la frase “precedenza a chi sale“, verissimo, ma a salire siamo in due, uno verso Calvisio e l’altro verso Cornei e, oltre il dosso, non c’è visibilità ne da una parte ne dall’altra.
Caro comandante della polizia locale di Finale Ligure, Eugenio Minuto, ha mai provato a percorrere quel tratto di strada giornalmente e a tutte le ore, notte compresa, come lo fanno i pendolari che quotidianamente danno lustro, con il loro lavoro, alle varie attività di Finale ?
Altro tratto da provare è quello prospiciente in prossimità degli impianti di pompe idrauliche”. Nel fumetto “Asterix e i Goti”, Obelix ed Asterix, in missione Panoramix, incontrano una pattuglia germanica che in perfetto allineamento marciano cantando: “su tutte le strade ci sono dei sassi ! Su tutte le strade ci sono dei sassi !” Dal 59 a.C. Epoca della conquista di Cesare in Gallia, sono passati 1959 anni, ma la situazione non è migliorata. Raffaella Carrà cantava, nel suo musicol :”Mi piaci, ah-ah-ah !, Mi piaci, tanto, tanto, ah-ah-ah !, tuca tuca”, che fa rima con buca, buca.
Dicevamo la carreggiata prospiciente le pompe idrauliche: inizialmente copertura unica, poi arrivano quelli dell’Enel, scavano in tricea e ricoprono, poi arrivano quelli dell’acquedotto, scavano e ricoprono; poi……..fognatura, fibre ottiche, muretti in c.a. per piazzare il guard-rail, …..,poi, tra un ricoprimento e l’altro, per effetto di piogge, temperature rigide e sole, si aprono delle buche che rimangono come tali, ovvero senza copertura; fossero almeno alle medesime quote delle varie tamponature, nossignori sembra di andare sopra delle “montagne russe”.
Egregio dott. Ugo Frascherelli, si spera che tra le pieghe del bilancio comunale ci sia rimasto un po di soldini per fare un il restyling di tale tratto di strada ! Nella fotogallery [vedi: Savona New – Venerdì 26 gennaio 2018], si osserva chiaramente come si presenta la Provinciale n° 8, e dire che la medesima riveste una importanza rilevante nel periodo soprattutto estivo e di fine settimana quando una frotte di turisti la percorre; turisti che “tagliano” il casello autostradale di Finale o di Feglino per immettersi su quello di Spotorno, sperando di accorciare la consistente coda per il rientro verosimilmente verso l’A6 e l’A26.
Commento finale: è un bel biglietto da visita per il turismo sia italiano che straniero !.
Alesben B.