A Monesi di Mendatica c’è chi sta censendo i fabbricati in categoria F2 (o Collabente) allo scopo di essere legalmente esentati dal pagare i tributi perché inagibili. A Pornassio si fa più serrato lo scontro (non parliamo di polemiche sempre deleterie) tra chi, ‘carte’ alle mano, sostiene che il sindaco non dica la verità, o sbagli, quando giustifica gli aumenti fiscali a raffica, su circa 400 immobili, solo a causa di una revisione del Catasto (ex) e conseguente adeguamento dell’Agenzia delle Entrate e del Comune stesso.
Giusto per essere precisi e corretti alcuni proprietari interessati dagli aumenti della Tarsu, a Pornassio, si sono rivolti a commercialisti ed è venuto fuori “uno dei soliti pastrocchi del Sindaco che forse non si rende conto di mentire, addossa colpe ad altri”, osservano alcuni pornassini.
Premesso: la Tarsu è la tassa completamente gestita dal Comune e nessun altro Ente può intromettersi, la Provincia di Imperia applica un’addizionale in percentuale sulle tariffe applicate dal Comune.
Il fatto: l’aumento del 15% circa, tra l’anno 2016 e il 2017, lo stesso è stato applicato esclusivamente dal Comune con un rincaro delle tariffe ( non è quindi vero dipenderebbe dall’Agenzia delle Entrate).
Altra cosa, ben diversa, ma ancora più grave secondo i contestatori, sono i 400 (fonte ufficiosa l’Ufficio postale Pornassio) avvisi di accertamento Tarsu emessi dal Comune, a firma del geom. Ugo Marini, il Responsabile dell’Ufficio Urbanistica Edilizia Privata. Questi accertamenti al momento sono arrivati per gli anni 2011 e 2012, ma continueranno sino al 2016 e funzionano in questo modo. Tramite controlli incrociati con l’Agenzia del territorio (ex Catasto) il Comune ha estrapolato, per nominativo, tutti gli immobili accatastati fino al 2016; in base ai quali ha emesso avviso di accertamento per gli anni citati chiedendo arretrati, more, omesse dichiarazioni.
Peccato, si osserva in paese, che molti immobili in tali anni fossero ancora accatastati a fabbricati rurali, magari da ristrutturare e anche se accatastati molti di essi sono tuttora fatiscenti, inabitabili e quasi sempre privi di ogni servizio, (acqua, luce, scarichi, infissi, ecc).
Se le cose stanno così perchè non assumersi le proprie responsabilità con doverosa chiarezza ? Evitando di scaricare su altri. “Questa è un’iniziativa tutta comunale, esclusivamente per fare cassa, su immobili che gli abitanti di Pornassio non riuscirebbero ad alienare neanche regalandoli (meno male che il nome della lista che governa è: Diamo una mano a Pornassio !), c’è da ridere per non piangere ! “- si obietta.
Nessuno pensa che l’Amministrazione civica –
seguendo il virtuoso esempio di altre località alle ultime elezioni si è presentata una lista unica, unita che deve solo raggiungere il 50 % più uno degli aventi diritto al voto – si diverta ad imporre rincari di tariffe. Occorre tuttavia un’altrettanta saggia azione di trasparenza, coinvolgendo i cittadini in una capillare informazione, anche quando essa può essere sgradita, come appunto il tema della pressione fiscale. Se il sindaco, Emilio Fossati, o il vice sindaco Ennio Martino, hanno da obiettare, chiarire ulteriormente, trucioli.it resta una porta aperta come sempre. Per un confronto costruttivo.
Il ‘parlamentino’ comunale è inoltre composto da: Anna Maria Ballon Baldi, Matteo Baraldi e Alessandro Guglielmi che detengono la palma dei più giovani (classe 1985), Paola Costa, Raffaele Guglierame, (il decano (1944) ex sindaco, Giuliano Nano, Giangiacomo Pario, Delfino Riccardi, Gisella Rosso.
SECONDO I DATI ISTAT ANDAMENTO DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE AL 31 DICEMBRE DI OGNI ANNO. DAL 2001 PORNASSIO E’ TRA I RARI PAESI DELL’ENTROTERRA IN CRESCITA
DAL 1^ LUGLIO 2018 LA TESORERIA DEL COMUNE DI PORNASSIO
PASSA AL BANCO DI CREDITO P. AZZOAGLIO FILIALE DI PIEVE DI TECO
A DECORRERE DA TALE DATA SARA’ ESTINTO IL CONTO ATTIVO PRESSO LA BANCA CARIGE SPA. E’ INVECE GIA’ ATTIVO IL CONTO CORRENTE PRESSO LA NUOVA BANCA CON IL SEGUENTE IBAN: IT-06/Y/03425/49030/000120813030