‘Se ne sono andati’ avrebbe scritto nella rubrica settimanale il giornalista Massimiliano Salvo, invece da gennaio, con l’avvento della nuova grafica, quella voce domenicale su la Repubblica Liguria, è stata spenta. Addio a Carlo Bertolotto, 78 anni il giorno di Natale, nato a Quiliano, avvocato civilista, gran signore, distinto nell’animo, nei comportamenti, come nel vestire, ben voluto sia da colleghi (è stato presidente dell’Ordine), sia dai giudici, dal personale della cittadella giudiziaria. Addio al dr. Andrea Robutti, pietrese, una persona squisita, umano e professionale. Addio a Mario Zerbini, dal 1968 al 2001 nel corpo dei vigili, vice comandante dal 1986. Molte passioni e hobby.
Dei tre savonesi che ci hanno lasciato hanno scritto i media. Diamo così la precedenza alla soppressione, senza echi di stampa, purtroppo, di una rubrica riservata “a storie di persone scomparse” che caratterizzava ogni domenica l’edizione ligure (ex Il Lavoro) de la Repubblica. Molto seguita ed apprezzata. E’ stata soppressa, si ascolta dai colleghi giornalisti, per ‘motivi legati’ alla nuova veste grafica. Non una riga per informare i lettori. Non era uno spazio per passerelle, mettere in mostra questo o quel personaggio, più o meno noto, più o meno meritevole. Era un angolo di informazione che da una parte raccoglieva il dolore dei congiunti, degli amici, dall’altra era un tributo di riconoscenza verso persone che hanno ultimato il loro cammino terreno, illustrandone doti e virtù, impegno civile.
Una sorte che ci accomuna tutti e sapere che alla fin fine qualcuno si è ricordato di noi anche attraverso le pagine di un giornale autorevole, di qualità, non può che essere qualcosa di positivo, gradito ai lettori e alle famiglie delle persone defunte.
L’autore dei testi della rubrica era Massimiliano Salvo, nato Genova, 32 anni.
Si definisce sul suo profilo Facebook “giornalista e un po’ fotografo, laureato in giurisprudenza, scrivo per Repubblica dal 2010 e nella redazione di Genova mi occupo di cronaca e spettacoli. Per Repubblica.it, il Venerdì, D.Repubblica.it e L’Espresso.it ho pubblicato reportage da Europa, Caucaso, America del Sud, Asia, Africa e Medio Oriente. Sono blogger di viaggio per L’Huffington Post. Faccio parte del consiglio direttivo di “Neos – Giornalisti di viaggio associati”.
Peccato l’abbiano, suo malgrado, ‘spento’ con ‘Se ne sono andati’; forse avrebbe dedicato spazio anche a Carlo Bertolotto, un avvocato che si distingueva per tante nobili ragioni e che con i giornalisti ha sempre avuto un ottimo rapporto di correttezza e collaborazione nei rispettivi ruoli. Era nello studio con colleghi della ormai ‘vecchia scuola’ Roberto Romani , classe 1953, e Franco Aglietto (1961).
Il dr. Robutti, invece, di anni ne aveva 81, con la missione da medico, specializzato in urologia e cardiologia. E’ stato al Santa Corona e medico di famiglia. Non era uno che si faceva pregare, neppure per le visite a domicilio. E’ stato presidente di Pietra Soccorso, frequentava la residenza protetta Santo Spirito, è statoconsigliere comunale, assessore e vice sindaco; il fratello Mario è stato a sua volta sindaco e presidente della Provincia.
Andrea Robutti lascia nello sconforto, ma con un’eredità morale, i figli Enrico, Alessandra e Raffaella. Il papà era anche persona di cultura, con un bagaglio di valori; era appassionato di arte, musica classica e soprattutto della sua montagna che condivideva con la moglie, la dottoressa Angela Devincenzi scomparsa qualche anno fa.
Un addio per sempre a Mario Zerbini, 78 anni, ex vice comandante dei vigili urbani di Pietra Ligure, personaggio molto apprezzato, popolare, memoria storica del paese, gran tifoso geonoano, passione dei soldatini, bandiere e simboli militari. Zerbini lascia il fratello Antonio, detto Ninni, una sagoma ! e due figli, Roberta avvocato e Gianmario, pluricampione mondiale di kickboxing, oltre ai carissimi nipoti Eugenio e Gregorio.