“Un taxi all’hotel Xxxxxxx, per le 10. Grazie!” “Dove la devo portare” ?: “All’Ufficio Postale”.
Potrebbe essere questo l’intercalare di un fraseggio tra proprietario ed un tassista, tra qualche tempo. In op-temperanza all’art. 9 della Legge 6 ottobre 2017, n° 158: <<Ai fini della presente legge, per piccoli comuni si intendono i comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti nonché i comuni istituiti a seguito di fusione tra comuni aventi ciascuno popolazione fino a 5.000 abitanti>>
L’unione fa la forza. Devono certamente aver preso ispirazione da questo motto i Comuni di Bergeggi, Noli, Spotorno e Vezzi Portio che, in un panorama di forte crisi generale e del settore turismo, hanno deciso di concordare un progetto di promozione turistica. Per farlo hanno pensato ad un’iniziativa che rilancia il Comprensorio “Il Golfo dell’Isola” nato nel 2008 da un accordo sottoscritto dai quattro sindaci.
Si tratta di un progetto che unifica le politiche turistiche e che le razionalizza, presentandole sotto un logo, quello de Il Golfo dell’Isola, che ne racchiude la nuova filosofia. I quattro comuni dopo una discussione durata parecchi anni, sono riusciti a trovare un punto d’intesa molto avanzato che presenta oggi una realtà comprensoriale ben strutturata, omogenea sotto l’aspetto orografico, di forte appeal turistico per le caratteristiche dei luoghi, riconoscibile per il suo Golfo, apprezzabile per la tutela ambientale.
Ed è proprio questo il punto che vogliamo marcare: mentre l’Italia vive un momento di forte dissociazione sociale e si moltiplicano scelte, sia pure inevitabili, che rischiano di comprimere le nostre piccole economie, non in grado di reggere un lungo periodo di disagio economico, il Golfo dell’Isola lancia un messaggio di convergenza e di stima reciproca.
Analizzando l’Art.9 della LEGGE 6 ottobre 2017, n. 158
Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni
(G.U. n. 256 del 2 novembre 2017)
Art. 9. Disposizioni relative ai servizi postali e all’effettuazione di pagamenti
1. Per favorire il pagamento di imposte, tasse e tributi nonché dei corrispettivi dell’erogazione di acqua, energia, gas e di ogni altro servizio di pubblica utilità, nei piccoli comuni può essere utilizzata per l’attività di incasso e trasferimento di somme la rete telematica gestita dai concessionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, previa convenzione con gli stessi concessionari, nel rispetto della disciplina riguardante i servizi di pagamento e delle disposizioni adottate in materia dalla Banca d’Italia.
2. Al fine di perseguire l’obiettivo della coesione sociale e territoriale, in conformità alla normativa europea e nazionale, e fermo restando il rispetto della normativa regolatoria di settore, i piccoli comuni, anche in forma associata, d’intesa con la regione, possono proporre, sulla base delle modalità stabilite nel contratto di programma tra il Ministero dello sviluppo economico e il fornitore del servizio postale universale, iniziative volte a sviluppare, anche attraverso l’eventuale ripristino di uffici postali, l’offerta complessiva dei servizi postali, congiuntamente ad altri servizi, in specifici ambiti territoriali, individuati tenuto conto di ragioni di efficienza e razionalizzazione della fornitura dei medesimi servizi e valorizzando la presenza capillare degli uffici postali appartenenti al fornitore del servizio postale universale. Di tali iniziative è data informazione da parte del fornitore del servizio postale universale al Ministero dello sviluppo economico e all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
3. I piccoli comuni possono altresì:
a) stipulare convenzioni con le organizzazioni di categoria e con la società Poste italiane Spa, affinché i pagamenti in conto corrente postale, in particolare quelli concernenti le imposte comunali, i pagamenti dei vaglia postali nonché altre prestazioni possano essere effettuati presso gli esercizi commerciali di comuni o frazioni non serviti dal servizio postale, nel rispetto della disciplina riguardante i servizi di pagamento e delle disposizioni adottate in materia dalla Banca d’Italia;
b) affidare, ai sensi dell’articolo 40, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, la gestione dei servizi di tesoreria e di cassa alla società Poste italiane Spa.
Vediamo come i Comuni del Comprensorio “Il Golfo dell’Isola”, Bergeggi, Noli, Spotorno e Vezzi Portio, messi assieme hanno una popolazione, allo 01/01/2017 di 8439 abitanti, così suddivisi: Bergeggi ab. 1122; Spotorno ab. 3786; Noli ab. 2725; Vezzi Portio ab. 806.
Stando alla sudetta normativa, l’Ufficio Postale sarà posto in uno dei quattro centri, ma quale ? Verosimilmente Spotorno, ma quanti di Noli rivendicheranno che l’onore di avere l’ufficio postale spetta a loro. Nonostante l’accordo stipulato nel lontano 2008, la Storia insegna che tra le due Contrade, non corre buon sangue, ed il Bernardo Gandoglia, in Repubblica, ce lo insegna; “tra le due contrade ogni tanto partivano delle rappresaglie per questioni di confini”; questa volta i confini non c’entrano, c’è solo il problema di “primeggiare”, di sentirsi più importanti degli altri, anche sull’ubicazione dell’Ufficio Postale.
[ATTUALITÀ|mercoledì 15 novembre 2017, 10:29] – Matteo Del Fante esclude la chiusura degli uffici nei piccoli Comuni. L’on. Borghi, Presidente Uncem: “Si tratta di un passaggio importante perché le garanzie in tal senso fornite in sede parlamentare dal nuovo amministratore delegato e direttore generale Matteo Del Fante aprono la porta a una nuova stagione”
L’Amministratore delegato di Poste Italia Spa Matteo Del Fante è stato ascoltato dalle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera dei Deputati, presso la Sala del Mappamondo, sulle prospettive di sviluppo del gruppo e sugli eventuali programmi di rimodulazione della rete degli uffici postali, anche alla luce delle disposizioni relative ai servizi postali nei piccoli comuni che prevede la legge sui piccoli Comuni approvata di recente (articolo 9 della legge 6 ottobre 2017, n. 158).
L’AD ha presentato il quadro complessivo e i numeri dell’azienda – 33 milioni di clienti, con oltre due milioni e mezzo di operazioni al giorno – impegnandosi a intervenire successivamente sui dettagli del modello evoluto di recapito che Poste sta mettendo a punto, e ha escluso chiusura e rimodulazioni orarie di uffici postali in Comuni con popolazione minore di 5mila abitanti, “se non in condivisione con gli enti locali e in piena aderenza allo spirito della nuova legge sui Piccoli Comuni”. Punto ribadito dagli interventi degli onorevoli Realacci, Iannuzzi e Borghi che hanno sottolineato la necessità di operare nell’ambito della nuova legge 158.
“Si è aperta, su esplicita richiesta del gruppo del Partito Democratico in ottava Commissione, una nuova fase di rapporto tra i territori italiani e l’azienda Poste Italiane Spa”, afferma l’on. Borghi, Presidente Uncem. “Si tratta di un passaggio importante – prosegue Borghi – perché le garanzie in tal senso fornite in sede parlamentare dal nuovo amministratore delegato e direttore generale Matteo Del Fante aprono la porta a una nuova stagione, che lascia alle spalle un periodo fatto di incomprensioni, disservizi e disaffezione e che si deve incanalare su un interpretazione del territorio come vero e proprio assetto industriale e come variabile di politica economica. La nuova legge sui Piccoli Comuni ha già dato una importante prova di sè, con la garanzia oggi fornita che chiusure di uffici postali e riduzioni del servizio nei piccoli Comuni non fanno più parte del Piano Industriale trasmesso dall’azienda all’Agcom”. “Ora – secondo il Presidente Uncem, che lunedì 20 novembre era a Volpedo al’incontro con il Presidente Gentiloni e i Sindaci dei piccoli Comuni – bisogna mettere a terra tutte le altre potenzialità che la legge 158/2017 mette in cantiere: i servizi connessi con l’arrivo della banda larga e della infrastruttura tecnologico-informatica in tutto il Paese, le potenzialità del nuovo Piano Nazionale della logistica in rapporto alle peculiarità dei territori, i possibili servizi di cittadinanza innovativi che possono essere erogati sfruttando la capillare presenza di Poste Italiane in tutto il territorio nazionale con i sui 12.822 uffici postali, partendo dalle tesorerie comunali che oggi non fanno più parte del business delle banche e degli istituti di credito e che sulla scorta della norma possono essere affidati all’azienda creando nuovi spazi di presenza della medesima sui territori. Oggi Del Fante ha risposto positivamente alla nostra richiesta di aderire in maniera sostanziale, e non solo formalistica, alla nuova legge, e bisogna quindi proseguire lungo questo percorso”.
Un vecchio adagio dice che “Tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare”
I quattro comuni dopo una discussione durata parecchi anni, sono riusciti a trovare un punto d’intesa molto avanzato che presenta oggi una realtà comprensoriale ben strutturata, omogenea sotto l’aspetto orografico, di forte appeal turistico per le caratteristiche dei luoghi, riconoscibile per il suo Golfo, apprezzabile per la tutela ambientale. E’ difficile ritrovare in Liguria, salvo le note località, un territorio-golfo con così forti legami ed al tempo stesso in grado di superare le storiche contrapposizioni campaniliste, per approdare al nuovo inizio di una economia turistica indebolita da una serie di scelte nazionali e non solo. Ed è proprio questo il punto che vogliamo rimarcare: mentre l’Italia vive un momento di forte dissociazione sociale e si moltiplicano scelte, sia pure inevitabili, che rischiano di comprimere le nostre piccole economie, non in grado di reggere un lungo periodo di disagio economico, Il Golfo dell’Isola lancia un messaggio di convergenza e di stima reciproca.
il vicesindaco e assessore di Spotorno, di allora, nonché rappresentante dei colleghi del comprensorio, Franco Riccobene:
“Ovviamente non siamo all’anno zero, perché la storia e la cultura turistica dei nostri luoghi si percepisce, ma è anche abbastanza chiaro che occorre andare oltre il tradizionalismo delle gestioni siano esse municipali o aziendali. Se il desiderio è quello di essere ‘visti’, ‘apprezzati’ e ‘scelti’ dobbiamo rifondare alcuni principi che oggi appaiono antiquati e che rischiano di presentarci con il vecchio modello di sviluppo. In questo senso il primo atto del nuovo inizio de Il Golfo dell’Isola sta nel finanziamento pubblico annuale che i quattro comuni hanno deliberato per potenziare e sostenere l’iniziativa e per sollecitare la compartecipazione degli operatori economici del territorio” .
Alesben B.