Doveva essere il terzo incontro, questa volta politici e tecnici, regionali, provinciali e comunali, per il semaforo verde ai progetti risolutivi alla viabilità tra le due Monesi (di Mendatica e di Triora), Piaggia di Cuneo, ma anche le frazioni Valcona e Salse. Tutto rinviato ad una nuova riunione tecnica. La Provincia di Cuneo ha obiettato che l’intervento per il ripristino del nuovo ponte sul Bavera deve essere approfondito da un monitoraggio sul versante montagna. In pratica pare di capire che Cuneo voglia avere garanzie di stabilità del ponte messo a rischio anche da altri possibili smottamenti oltre a quelli fino ad oggi individuati. Perchè solo ora le osservazioni ? Meglio tardi che mai, importante è non frenare le tappe della ripresa della viabilità che oggi paralizza di fatto cinque abitati.All’incontro di Genova che era stato preceduto da quello tecnico, politico e mediatico di Ormea (con i cronisti fuori dalla porta durante la fase della discussione tra politici e tecnici di due province, due regioni e tre Comuni, ma solo trucioli aveva giudicato inopportuna la scelta dell’assessore Giampedrone) tenutosi il 12 ottobre, si erano praticamente parlati solo i tecnici provinciali, comunali, regionali ed i consulenti degli stessi comuni. Questa volta erano presenti l’assessore regionali Marco Scajola, il capogruppo Lega Nord, l’imperiese Piana, l’assessore della Provincia di Imperia, Abbo, il sindac0, assessori, consiglieri di Mendatica (Pelassa, Lantrua, Floccia, Ramella), presente con un assessore Triora per indisponibilità del sindaco Lanteri (malato), il vice sindaco Marco Lanteri di Briga Alta ed il consigliere Vittorio Vezzaro, geologo. Meno rappresentata, a livello politico ed amministrativo, la Regione Piemonte.
Si è detto del rinvio, per un approfondimento, chiesto dai tecnici e rappresentanti della Provincia di Cuneo. Occorre, a loro avviso, non escludere una rettifica dei progetti di massima fino ad ora avanzati, perchè servono maggiori certezze sul versante a monte del movimento franoso che minaccia il nuovo ponte sul Bavera, di cui abbiamo già scritto ed approfondito in merito alla sua storia recente. Di fronte a queste nuove obiezioni ed osservazioni non restava che convenire nell’approfondimento e nelle garanzie. La Liguria ha ripetuto il suo impegno a velocizzare al massimo le progettazioni, il ricorso a finanziamenti, e snellimento dell’iter burocratico.
In pratica l’obiettivo è quello di rendere nuovamente fruibile la circolazione viaria (con i tre interventi previsti: bretella a monte dell’abitato di Monesi di Mendatica, ripristino del vecchio ponte sul Bavera, riapertura del nuovo ponte) che coinvolge almeno duecento famiglie proprietarie di immobili, con un residente a Monesi di Mendatica (la proprietaria del bad&breakfast crollato), una quindicina a Piaggia, poi tutti i proprietari di seconde case. E sempre in attesa, inoltre, che il sindaco di Mendatica, col parere del geologo, riproponga l’ordinanza di sgombero consentendo alle abitazioni non lesionate di tornare abitabili. Anche se restano i problemi dell’acqua, fogne, energia elettrica.