Era il 2008 e tutto o quasi lasciava prevedere per il Federico Berruti, commercialista di successo, sindaco per due mandati (Democratici di sinistra e Partito Democratico), un futuro brillante nella politica Savonese e Ligure. Con la vittoria dell’indipendente di centro destra, Ilaria Caprioglio, avvocato che con l’elezione si è sospesa dall’ordine professionale, sono ben presto arrivati i nodi al pettine della pesante eredità dei due governi berrutiani. Se lui è uscito indenne ed immacolato sul sempre attuale fronte giudiziario, il capitolo debiti comunali e gli assessori che li hanno gestiti, ha lasciato un brutto ricordo. Ha riproposto il tema del ruolo della libera stampa, visto che Berruti ha sempre avuto uno spazio informativo generoso, ma nel contempo il palazzo era abbastanza immune da approfondimenti ed inchieste giornalistiche. Nei giorni scorsi Berruti è tornato a farsi vivo per la piaga ATA, i buchi di bilancio. Eppure, ci ricordava Berruti sindaco, “anche alla nostra Savona dobbiamo farle qualche complimento in più…”. Rileggere il suo messaggio di auguri è utile.
Savona che è stata governata, con una breve interruzione (sindaco Francesco Gervasio 1994 – 1998), dalla sinistra, con una continua erosione della popolazione residente, siamo appena sopra la soglia dei 61 mila abitanti, dopo aver raggiunto la soglia massima di 79 mila nel 1961. Allora non era ancora esploso il fenomeno migrazione. Tra i nuovi residenti figurano infatti 2434 albanesi, 568 romeni, 550 ecuadoregni, 332 ucraini (in maggioranza si tratta di badanti), 315 cinesi (attività commerciali autonome), 252 egiziani.
Nel 2008 il sindaco Berruti, nel messaggio augurale, indicava tra gli obiettivi prioritari la crescita, la giustizia sociale, la tutela dell’ambiente. Ricordava che Savona è una città di mare: “Critichiamola pure ma apprezziamone gli aspetti positivi”. E ancora: “Amare di più Savona significa prestarle piccole attenzioni quotidiane: non lasciare un mozzicone di sigaretta o un fazzoletto di carta per terra, non dimenticarsi a casa il sacchetto per il nostro cane, evitare di lasciare l’auto in seconda fila….. fare insomma tanti piccoli gesti quotidiani di amore per la nostra città…”. Messaggi che ogni anno il primo cittadino poteva pubblicare sui due quotidiani cartacei più diffusi e seguiti nella sua Savona. Il richiamo costante a “maggiori opportunità di lavorare con soddisfazione a chi desidera viverci”. Tra gli inviti: ” Quando siamo altrove parlarne bene (di Savona). Perchè in fondo lo merita”.
Per la storia prima di Berruti aveva retto l’incarico di sindaco il vice sindaco Francesco Lirosi (maggio 2015 – maggio 2006), con la surroga di Carlo Ruggeri, sindaco dal 1998 al 2005.
1957 | 1958 | Giovanni Battista Urbani | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |
1958 | 1967 | Angelo Carossino | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |
1967 | 1968 | Benedetto Martinengo | Partito Socialista Italiano | Sindaco | |
1968 | 1982 | Carlo Zanelli | Partito Socialista Italiano | Sindaco | |
1982 | 1987 | Umberto Scardaoni | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |
1987 | 1990 | Bruno Marengo | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |
1990 | 1992 | Armando Magliotto | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |
1992 | 1994 | Sergio Tortarolo | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco |