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Liguria e Basso Piemonte

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Boissano, il Consiglio di Stato accoglie le istanze del Comitato e dà torto al Tar


Una significativa novità da Boissano. Il Consiglio di Stato, contrariamente a quanto disposto dal Tar della Liguria, ha sancito la legittimità ad agire del Comitato di cittadini accogliendo le tesi del loro studio legale e ha sospeso l’esecutività della sentenza impugnata.

Il Consiglio di Stato organo di giustizia amministrativo e di rilievo costituzionale

Un nuovo sviluppo dunque nella vicenda “Antenna Story”  che ha visto molti cittadini del paese rivolgersi all’Amministrazione comunale, successivamente al Tribunale Amministrativo della Liguria, ed ora al Consiglio di Stato. Contrariamente a Iliad Italia Spa il Comune non si è costituito in giudizio.

Un contenzioso scaturito dall’installazione di un imponente ripetitore telefonico su un terreno di proprietà della madre del vicesindaco sebbene in presenza di regolamenti la cui applicazione avrebbe posto l’impianto su aree di proprietà comunali e a distanza dall’abitato.

Per chi ancora non fosse informato sull’accaduto riproponiamo l’antefatto in questo precedente articolo:

https://trucioli.it/2023/04/20/boissano-antenna-story-il-tar-respinge-il-ricorso-il-sindaco-non-vogliamo-deludere-i-cittadini/

Lo sviluppo ora consiste nell’ordinanza, pubblicata il 7 luglio, emessa dal Consiglio di Stato e nella quale, a differenza di quanto stabilito dal TAR, si dichiarano i ricorrenti legittimati ad agire.

Un’azione moralmente svolta anche nell’interesse della comunità al fine di garantire un servizio nel rispetto di procedure e regolamenti che, in base a criteri indicati, privilegiano l’interesse primario della collettività. Criteri che risultano essere stati rispettati per molte installazioni avvenute sui comuni della zona quali: Borghetto, Toirano, Pietra Ligure e Loano di cui avevamo recentemente scritto in questo articolo:

https://trucioli.it/2023/06/08/loano-ix-festival-citta-identitarie-100-mila-e-2-antenne-telefonia-mobile-al-comune-566-mila-e-3-ciao-ciccio-lupo-di-mare-e-vela-da-borgio-a-loano/

Principi che quindi non solo tutelano la salute ed il paesaggio indicando una zona alle spalle del paese ma ripartiscono l’utile in magre casse comunali.

Il Consiglio di Stato ritiene inoltre necessario un approfondimento delle questioni nel loro merito e pertanto richiede al sindaco pro tempore, entro trenta giorni, tutti gli atti relativi al ‘processo’ amministrativo. Atti sul quale si è già scritto qualche settimana fa in questo articolo:

https://trucioli.it/2023/06/29/boissano-assemblea-popolare-alla-ricerca-di-trasparenza-nella-gestione-comunale/

E per concludere, atti al cui accesso la Commissione di inchiesta comunale, incaricata di valutare localmente l’accaduto e di cui si parla oramai da quasi un anno, vincola l’avvio delle sue attività. Il 21 ottobre il giornalista loanese Luca Berto dava conto su IVG.it:  “Tempi allungati con mezzi poco ortodossi; riunioni richieste dalla minoranza non convocate; nessuna spiegazione al Comitato. La condotta dell’amministrazione sul tema dell’antenna è stata tutt’altro che esemplare”. Lo afferma il capogruppo di minoranza di Boissano, Massimo Zarrillo, che torna ad attaccare la maggioranza del sindaco Paola Devincenzi sulla ben nota questione dell’antenna di via Zurmagli.  Zarrillo poi nominato presidente della Commissione d’inchiesta consiliare che tuttavia è rimasta al palo.


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