Erano in molti a non credere che si sarebbe davvero fatto qualcosa per quello splendido gioiello dell’architettura Liberty che è Villa Zanelli a Savona, abbandonato da decenni e in progressivo degrado.
di Tiziano Franzi
Oggi possiamo affermare che non solo si è fatto molto, ma che quel gioiello sta tornando a risplendere in tutta la sua bellezza, e anche di più.
La storia- Il committente, il capitano Nicolò Zanelli nel 1905 ne affidò il progetto agli architetti Gottardo Gussoni (1869-1951) e Pietro Fenoglio (1865-1927) e allo scultore Carlo Musso. La ditta di decorazioni Musso e Papotti realizzò così gli apparati decorativi interni di quegli edifici, che uniscono il gusto eclettico al liberty, come è per la villa savonese dove sono compresenti ambienti Rinascimento, Luigi XV e XVI, Impero e Liberty, gusto che Carlo Musso è solito chiamare “Moderno”. Un brogliaccio datato 1905- ’08 documenta l’avvio del cantiere di decorazione di villa Zanelli nei primi giorni di ottobre del 1906. La costruzione viene realizzata fra il 1905 e il 1908, data riportata nel pavimento in seminato nell’androne d’ingresso lato nord.
La consistenza originaria del complesso è descritta nei registri del cessato catasto di Savona: si tratta di una “palazzina elegantissima” con annesso giardino, costruzione a uso scuderie, uffici, garage e abitazione in primo e secondo piano, e ancora tettoia chiusa su tre lati per automobili, costruzione uso conigliera e costruzione uso lavanderia. Il parco aveva infatti un’estensione doppia rispetto a quella attuale, e comprendeva gli immobili di servizio andati distrutti in tempi relativamente recenti; le scuderie sono citate nella schedatura della Soprintendenza datata marzo 1995: «alla villa, circondata da un vasto giardino, apparteneva anche una scuderia nell’edificio che ora ospita una fabbrica di bevande e che conserva dei richiami architettonici della villa e due teste equestri a tutto tondo collocate sulle facciate, a ricordo dell’antico uso.» La proprietà, con il suo maestoso ingresso, era caratterizzata da una lunga e larga rampa necessaria per accogliere davanti al portone (lato via Nizza) la carrozza con i cavalli.
Zanelli risiede nella villa di Savona per meno di 15 anni: muore a Sanremo nel 1923 lasciando erede universale la figlia minorenne Lindita, diseredando la moglie e i due figli più giovani, che ritiene non essere suoi. Nel 1930 la villa viene venduta, dopo che la proprietà è stata frazionata in due lotti: la villa con metà del parco che la circonda è acquistata nel 1930 dal Consorzio per l’Assistenza Climatica e Balneare alla Fanciullezza del comune di Milano, che vi realizza una colonia balneare internazionale con annesso campeggio, mentre l’altra porzione del parco, con gli edifici di servizio, è venduta ai fratelli Spotorno nel 1935. Durante le fasi della seconda guerra mondiale venne adibita a campo ospedaliero (sono ancora visibili le tracce delle croci rosse sulle pareti esterne).
Dal 1967 diventa, grazie alla Regione, struttura utilizzata dall’USL per il trattamento dei cardiopatici, ma nel 1998 il crollo di una parte dell’edificio impone la chiusura dell’attività dei cardiopatici, ma nel 1998 il crollo di una parte dell’edificio impone la chiusura dell’attività ospedaliera per ragioni di sicurezza, rimanendo in attesa di un restauro.
Nel 1967 la struttura viene acquistata dalla Regione Liguria, A.R.T.E, che ne è tutt’ora proprietaria e nel 2020 ne ha avviato lo studio per il restauro e i relativi lavori.
Le caratteristiche- L’edificio è uno dei più importanti esempi di architettura Liberty italiana. L’ingresso principale, coperto da un porticato, è affacciato a Sud sul lato del mare ed è accessibile tramite una ampia ed elegante scala. All’interno, gli ambienti, illuminati da grandi finestre in legno decorato, sono molto spaziosi e arricchiti da boiserie in legno, oltre che da affreschi.
Le stanze sono distribuite da una scalinata che oltre che essere elemento funzionale risulta essere anche elemento decorativo. All’ultimo piano si accede alla “torretta”, illuminata da tutti i lati da vetrate decorate e coperta da un soffitto in legno cassettonato. I serramenti esterni, come nel caso di “Villa Rosa” ad Altare, nell’entroterra savonese, erano colorati di verde, come tutte le decorazioni in ferro che abbelliscono le ringhiere e i parapetti; con il tempo e l’incuria, anche a causa dell’aria salmastra dovuta alla vicinanza al mare hanno perso la colorazione e risultano rovinati. Per anni la villa è stata abbandonata al degrado; oggi, con il progetto di recupero sia dell’edificio che del parco circostante si restituisce al complesso la dignità che merita all’interno della città.
Il restauro- Dopo il restauro, che ha richiesto il coinvolgimento di ditte specializzate, oggi l’edificio rinasce nel suo splendore. All’interno della villa sono previsti, al primo piano, circa 180 metri quadrati di sale ristorante per 80 coperti e la reception dell’hotel, nei piani superiori 11 camere, un bar da 60 metri quadrati con area attrezzata all’esterno e 150 metri quadrati di terrazza panoramica. Oltre a questo, al piano terra, sorgerà uno spazio espositivo da 220 metri quadrati circa, anche ad uso pubblico in convenzione con il Comune di Savona per mostre e manifestazioni.
Per quanto riguarda la dépendance, è stata completata la demolizione del primo piano e sono state avviate le opere strutturali con il getto delle fondamenta di una nuova struttura metallica che andrà a sostituire la struttura originaria. La conclusione dei lavori, con la realizzazione di due mini appartamenti ad uso alberghiero, è prevista per la fine di aprile 2023.
Nel parco storico da 7800 metri quadrati che circonda la villa sono stati avviati gli scavi per i sottoservizi e la sistemazione delle aree verdi. La delimitazione di aiuole e vialetti sarà effettuata a fine lavori. Su quest’area è stata firmata la convenzione per le modalità di utilizzo da parte del Comune di Savona, che prevede l’organizzazione di eventi, visite guidate e di una mostra permanente di Manifesti Pubblicitari storici.
Per il tratto di fronte alla villa è stata richiesta la concessione demaniale di 50 metri lineari di spiaggia da destinare a pertinenza dell’hotel. Il completamento e il collaudo del complesso è previsto entro giugno 2023.
Tiziano Franzi