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Liguria e Basso Piemonte

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Albenga, ritratto del capitano Enrico. Un’intervista pubblicata dal Secolo XIX


Un personaggio mitico, il capitano Rinaldo Enrico, Medaglia d’oro al merito, fondatore del nucleo elicotteristico di Genova. “L’uomo che porta la salvezza dal cielo. Trentuno gli devono la vita”. L’intervista pubblicata dal Secolo XIX l’11 aprile 1970. Autore un eccellente giornalista  quale è stato Pietro Ferro.

L’11 ottobre 2020 è stato inaugurato a Bastia di Albenga un pannello per commemorare il maggiore dei vigili del fuoco Rinaldo Enrico, medaglia d’oro al merito civile e fondatore del Nucleo Elicotteri VVF di Genova , in occasione dei cento anni dalla sua nascita. Il pannello è stato collocato nella strada che è già a lui dedicata. Nato ad Albenga l’11 ottobre 1920, il maggiore Enrico cadde in servizio ad Arenzano il 6 maggio 1973. Il suo nome è da annoverare tra i pionieri del Elisoccorso in Italia. A lui si devono le prime tecniche di salvataggio in mare di persone in difficoltà con l’ausilio dell’elicottero e l’invenzione di attrezzature poi utilizzate a tale scopo, tra cui quello che si può definire un rudimentale cestello di recupero che era costituito da un anello di ferro con una rete vincolato mediante una serie di cavi ad un gancio (quello che ora è chiamato gancio baricentrico) posto sotto la cabina di pilotaggio.

Tra gli interventi da ricordare quello del  9 aprile 1970 (all’epoca era capitano), quando partecipò ai soccorsi del naufragio della London Valour difronte alla diga foranea all’imbocco del Porto di Genova con l’AB47 G-3 I-VFEN soprannominato “Libellula” coadiuvato dapprima dal Pilota VF Antonio Alfano ed in seguito dal Motorista VF Dante Cavalletti. L’intervento fu fin da subito difficoltoso, ma incurante del pericolo causato dalle forti raffiche di vento di libeccio con picchi di 100 km orari, volando il più basso possibile portò in salvo alcuni naufraghi spingendoli con il cestello dal lui inventato verso le imbarcazioni accorse per il salvataggio, tra cui la motovedetta CP233 della Capitaneria di Genova comandata dall’allora Tenente di Vascello Giuseppe Telmon e dalle pilotine del Corpo Piloti del porto di Genova, tale azione fu ancor più complicata a casa del riversamento in mare di combustibile tipo nafta proveniente dal relitto.

A seguito di tale evento Enrico venne insignito di numerosi riconoscimenti tra cui è da annoverare la nomina di Personaggio dell’Anno del Secolo XIX il 7 gennaio 1971 a Rapallo.

 

 

 


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