Era il 27 aprile 2023. L’ultima mail che Trucioli.it ha ricevuto: “Grazie Luciano per avermi inserito nel delicato e importante tema “raddoppio e bretella” (vedi…..).
“Per me è arrivata la classica tegola…problemi di salute…che non ho potuto evitare. Le cure sono piuttosto debilitanti e i tempi sono condizionati da tanti fattori. Ma devo essere ottimista e rimettermi in forma per studiare, fare nuove indagini, e partecipare al confronto sui vitali temi che riguardano l’ambiente.Un caro saluto, Gabriello”.
Si trattava di un seguito all’articolo scritto dal prof. Castellazzi e pubblicato da Trucioli.it il 30 marzo 2023: ‘Delitto perfetto’. Come sconvolgere l’entroterra Finalese con due ‘grandi opere’ (vedi….)
Il testamento morale del prof. Castellazzi, già apprezzato insegnante e pubblico amministratore, laureato in Scienze Biologiche e in Geografia, si può leggere nei numerosi articoli che recano la sua firma su Trucioli.it e altri social savonesi. Una limpida e coerente militanza in Europa Verde – Verdi del Finalese. Il 13 aprile 2023 firmava “Finale Ligure, perchè urge una ‘seconda vita’ nell’area ex Piaggio con posti di lavoro qualificato (vedi……). L’8 settembre 2022: Finale Ligure da non credere. Dal 2008 non si onora l’accordo contrattuale tra 4 firmatari per Museo Storico della Piaggio, Centro per la Ricerca. La favola ‘Collegio di Vigilanza’ (vedi….). L’8 aprile 2021, sempre da Trucioli.it :Piaggio Aerospace, un futuro ecosostenibile. E a Finale un patrimonio abbandonato di archeologia industriale (vedi….) Il 22 aprile 2021: Finale Ligure, ex cave Ghigliazza: progetto 300 seconde case. Asta deserta. E la centrale solare. Se non adesso quando? Con ex Piaggio follia da 800 alloggi (vedi…..)
L’archivio stampa di Castellazzi custodisce molti approfondimenti su temi ambientali della nostra provincia e della Liguria. Purtroppo nel nostro paese di ambiente si parla sempre di meno anche sui media. E chi sostiene temi di ecologia e green, non solo rischia di essere emarginato, i consensi elettorali rilegati agli ultimi posti tra i partiti. Il prof. Castellazzi che, come confidava, aveva conosciuto cosa significa la delegittimazione del proprio impegno di militante, pur senza lasciarsi sopraffare dall’indifferenza e tenace nel proprio impegno ideale.
Riportiamo alcuni significati post di partecipazione al lutto al quale si unisce la redazione di Trucioli.it. ‘ricca’ della proficua collaborazione- testimonianza per i numerosi articoli che recano la firma dell’illustre e benemerito cittadino finalese. Il nostro blog sarà ora più povero senza la volontaria collaborazione di chi arricchiva la qualità del servizio giornalistico. Se n’è andato in silenzio e con invidiabile dignità. Per se non chiedeva mai nulla.
Marta Piccardo – Ciao caro Gabriello, hai lasciato un segno, un ricordo indelebile nel cuore di chi ti ha conosciuto, un Gentiluomo, una Persona Grande, non sarai mai dimenticato. A tutta la tua meravigliosa Famiglia un abbraccio.
Olga Gattero – Ciao Gabriello riposa in pace.. hai lasciato una impronta indelebile a Finale! Sentite condoglianze a tutta la famiglia!
L’articolo di SavonaNews- Improvviso lutto nel mondo politico finalese e nazionale, che piange la scomparsa all’età di 78 anni (ne avrebbe compiuto 78 il prossimo agosto) del portavoce dei Verdi finalesi e provinciali Gabriello Castellazzi. Professore ormai in pensione da anni, nel novembre del 1986 era stato tra coloro che, dalla sala del cinema Ondina di Lungomare Migliorini, diedero vita al partito dei Verdi Italiani. Una passione, quella per la politica, che, unita all’amore per la sua città e per le tematiche ambientaliste ed ecologiste, lo aveva portato per vent’anni a ricoprire ruoli amministrativi all’interno del consesso cittadino, sia come consigliere che come assessore durante le giunte Bottino e Cassullo. L’amore per la sua Finale era sfociato anche in due libri da lui scritti: “Cunta” e “Ritorno a Finalborgo”. Un impegno, quello politico, mai sopito nemmeno una volta cessati i suoi impegni comunali, che nel 2012 lo avevano visto essere eletto a presidente della Consulta Ambiente e Disciplina del Territorio, diventando poi portavoce provinciale e cittadino del partito verde. Stimato da tutti per i suoi modi garbati e i suoi pensieri espressi mai sopra le righe, non mancava mai di portare, dall’esterno, un contributo mai banale o non documentato sui più stringenti temi di attualità.Mattia Pastorino