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Liguria e Basso Piemonte

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Pieve di Teco, la Regione ‘boccia’ la Casa di Comunità nei locali del nuovo asilo. Accolta la tesi della minoranza


La minoranza consiliare sostiene: “Sì alla Casa di Comunità ovvero nuovi ambulatori medici, gli spazi non mancano. Si al Nuovo Asilo nella Ex Caserma. Un secco No  a cedere all’ASL  i  locali già allestiti ad Asilo”. E ora c’è il ‘responso’ della Regione Liguria che boccia l’operato del sindaco e della sua maggioranza. Vedi anche contributi europei per la riqualificazione di tre chiese a Cosio d’Arroscia, Mendatica e Montegrosso P.L..

COMUNICATO STAMPA – Gruppo consiliare “Pieve Bene Comune”: l’Asilo Nido va nella ex Caserma Manfredi, pena la restituzione dei finanziamenti.

I firmatari della petizione a favore del nuovo Asilo Nido, inascoltati dal Sindaco, ora hanno un alleato in più. E’ la Regione Liguria che, a seguito  dell’esposto del Gruppo consiliare “Pieve Bene Comune” e delle firme raccolte,  si  è espressa in modo inequivocabile,  nel senso che se verranno smantellati i locali del nuovo Asilo nella ex Caserma Manfredi, ultimati nel 2017 e finanziati dalla Regione  “…. corre l’obbligo di restituzione delle somme ricevute con gli interessi nel frattempo maturati”. Esattamente quanto sostenuto dal gruppo consiliare “Pieve Bene Comune”  in ben due consigli comunali quando, nonostante l’evidenza di un vincolo di legge,ed anche del buonsenso,  il Sindaco ed i consiglieri di maggioranza hanno votato a favore della cessione gratuita all’ASL 1 di detti  locali,  con delle motivazioni non vere.  Ora il Sindaco dovrà dare  spiegazioni alla Regione, e non solo.  La popolare locuzione latina calza a pennello:  “commettere errori  è umano,  ma perseverare è diabolico”.

Un comportamento improvvido e grave,  che avrebbe portato il Comune al fallimento per dover rimborsare le somme ricevute, pari a 392.000 Euro più gli interessi maturati da oltre 10 anni. Uno spreco di danaro pubblico.

La nostra posizione sulla vicenda è sempre stata chiarissima. L’abbiamo evidenziata anche con una lettera aperta  al Sindaco, alla quale non è stata data risposta.   Sì alla Casa di Comunità ovvero nuovi ambulatori medici, gli spazi non mancano. Si al Nuovo Asilo nella Ex Caserma. Un secco NO  a cedere all’ASL  i  locali già allestiti ad Asilo.

Troppe le cose che non condividiamo,  per come sono  gestite da questa Amministrazione e che alla fine costano care ai cittadini con le tasse. Lo ripetiamo da tempo.  Il Comune è un bene di tutti,  non di chi pro tempore si trova a gestirlo e distrugge ciò che ha.

Siamo anche sempre più convinti che per mantenere i servizi sul territorio bisogna farlo in unione a tutti gli altri Comuni della Valle. Proprio per discutere di questo argomento, nel Consiglio comunale tenuto a dicembre è stata formalizzata la richiesta al Sindaco Alessandri, nonchè Presidente dell’Unione, di procedere alla Convocazione del Consiglio dell’Unione. Lo invitiamo a farlo al più presto.

Gruppo consiliare “Pieve Bene Comune”

Renzo Brunengo,  Alessandro Belmonti, Camilla Molinari.

LETTERA DELLA REGIONE LIGURIA


DAL PNRR FONDI PER RIQUALIFICARE TRE CHIESE A COSIO D’ARROSCIA, MENDATICA E MONTEGROSSO PIAN LATTE

DA RIVIERA 24.IT ARTICOLO A FIRMA DI DAISY PARODI 

Cosio D’Arroscia. Centoquaranta sette mila e seicento euro grazie ai fondi europei del PNRR per la protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale per la riqualifica della Chiesa di San Pietro a Cosio, a Mendatica, 138.950 mila euro per la chiesa di Santa Margherita e Montegrosso Pian Latte con la chiesa di San Lorenzo e San Rocco, di 77.500 mila euro e verrà finanziata per 62 mila euro . «É notizia di questi giorni- afferma il sindaco Mauro Parodi– Siamo riusciti insieme a Mendatica, capofila del progetto e Montegrosso ad ottenere un finanziamento importante per il recupero e il restauro di tre nostre chiese più significative». Cinque progetti presentati che oltre le tre chiesette includono i privati con due mulini, uno a Cosio e Mendatica. Uno era un mulino da cereali mentre l’altro era usato come segheria e il legname in generale. Tutti e cinque progetti saranno seguiti dal geometra Fabrizio Sibilla e dall’architetto Daniela Poggi . I Comuni hanno collaborato tra di loro per conseguire lo scopo: Paolo Ramella, amministratore del Comune di Mendatica, Angelo Toscano priore di una confraternita di Montegrosso assieme ai due parroci, Don Enrico Giovannini e Don Luciano Massaferro per quanto riguarda la Curia

«Con il PNRR- spiega Don Enrico Giovannini, promotore iniziale del progetto- abbiamo ottenuto un finanziamento di 150 mila euro per la cappella di San Pietro e cercheremo, nel giro di due anni, di terminare nel 2025, di ristrutturare questa cappella, renderla accessibile, fruibile, a tutti. È un bene prezioso perché sicuramente il ricordo del primo nucleo religioso di tutta la Valle Arroscia e quindi è un sito importantissimo, storicamente eccezionale e quindi cercheremo di usare al meglio questo finanziamento: dagli affreschi all’esterno, all’accesso alla parrocchia. Naturalmente questo sito, una volta ristrutturato San Pietro, sarà il luogo di visita di tanti turisti e tante persone. Speriamo che questo sia soltanto l’inizio di una collaborazione importante anche con gli altri Comuni, questo bando è stato fatto con un progetto ambientale insieme a Mendatica e Montegosso e questa parte dell’Alta Valle Arroscia ne trarrà un grande beneficio».

«I lavori- spiega Don Luciano Massaferro, prete di Montegrosso- sono nella fase progettuale perché entro fine di questo mese devono arrivare in Curia i progetti con la firma dell’architetto Daniela Poggi e del geometra Fabrizio Sibilla e saranno inviati in Soprintendenza perché sono bene tutelati e bisogna avere il permesso. Il bando prevede di iniziare i lavori a Cosio, Mendatica e Montegrosso entro fine giugno di quest’anno e dovranno essere finiti lo stesso mese del il 2025. Ogni restauro- prosegue- ha una parte architettonica e una artistica perché in due siti, Cosio e Mendatica ci sono affreschi molto importanti e quindi entrerà in gioco anche un restauratore e altre ditte perché le chiese devono essere adeguatamente illuminate e anche creare le rampe per i disabili. Sono lavori importanti e abbiamo tre anni per farli. i fondi che hanno stanziato purtroppo ce li daranno tutti a fine lavori, quindi le parrocchie dovranno organizzarsi. Dobbiamo fare un incontro con Don Enrico perché sarà un lavoro a quattro mani».

DAL SITO FACEBOOK DEL COMUNE DI MENDATICA- Si comunica che a far data dal 9 gennaio 2023 e fino a termine lavori, l’Amministrazione Provinciale provvederà alla chiusura della SP3 per la sostituzione di un attraversamento stradale in loc. Case Sparse.

Post di Susanna Pometto- Tanto per cambiare l’ennesima interruzione …. E quanto dura ? Sei anni , sei mesi , sei settimane ? Sinceramente sono anni che passare da Mendatica per farsi un giro o per salire a Monesi … Si deve fare il giro dell’oca! E basta accidenti ! Avete veramente rotto le scatole ! Mesi per fare un ponticello e ora ci risiamo ? Datevi una mossa !


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