Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Sanità in Liguria sostenuta dallo spirito umanitario degli addetti ma la situazione sta precipitando. Parla Gian Luigi Taboga di Assoutenti


Parla Gian Luigi Taboga di Assoutenti Savona che di recente è stato ‘ospite’ del Pronto Soccorso del Santa Corona: “La Sanità in Liguria è sostenuta ancora dallo spirito umanitario degli addetti ai lavori, ma la situazione potrebbe precipitare”

di Gianfranco Barcella

Da sn il presidente della Croce Bianca, Ardoino, Gino Rapa, il sindaco Tomatis, il dr. Bertolotto, Giacomo Calleri e il dr. Teresiano De Franceschi (foto Savona News)

Comincio a credere che l’arte della politica sia quella di far dimenticare al popolo i propri diritti e le proprie necessità. I palazzi del potere si illuminano a festa annunciando che la Liguria è una terra di luce, e si organizzano le feste di Capodanno in piazza con il tasso di contagio del covid 19, tornato a livello pandemico. Io preferisco denunciare il caso del Pronto Soccorso di Pietra Ligure, riportando la vicenda, patita da Gian Luigi Taboga di Assoutenti Savona e rappresentante dei Consumatori presso la Camera di Commercio delle Riviere di Liguria.

La situazione del Pronto Soccorso di Santa Corona– egli afferma- è chiaramente riscontrabile nei fatti e nelle testimonianza di chi, come il sottoscritto, ha avuto modo di constatarla. La struttura, per i mezzi disponibili di personale e per le condizioni logistiche, non è in grado di soddisfare le esigenze del territorio, anche con un afflusso di pazienti come quello di bassa stagione turistica. Non è sufficiente l’abnegazione del personale per sopperire alle necessità oggettive della struttura; non basta la solidarietà tra le parti in causa che prima o dopo si troveranno in una condizione di conflittualità certamente non voluta, ma che inevitabilmente potrebbe sfociare in atti assolutamente non accettabili in una struttura pubblica. Non è accettabile vedere decine di barelle ammassate nei corridoi con i pazienti in attesa, per ore o giorni, di trovare adeguato ricovero e conforto. Occorre stabilire limiti non valicabili di un sistema inadeguato a garantire il diritto alla salvaguardia della salute pubblica. Ricordo che l’art. 32 della Costituzione definisce fondamentale il diritto alla salute da garantire con cure gratuite agli indigenti. Manca inoltre da anni, un adeguato aggiornamento della Carta di Qualità dei Servizi che per legge deve essere concordata con le Associazioni dei Consumatori e non esiste un effettivo ed efficace rapporto con gli utenti nel rispetto delle norme esistenti. Le Associazioni dei Consumatori, sollecitate dagli utenti che rappresentano, danno tutta la loro disponibilità ma richiedono interventi rapidi ed adeguati, senza ulteriori indugi che potrebbero ulteriormente peggiorare la situazione”.

La condizione drammatica del Pronto Soccorso del Santa Corona era già stata denunciata da un significativo articolo del 29 Agosto 2022, pubblicato sul Corriere della Sera, a firma Gianni Santucci che iniziava così: “Il giorno di passione si vede dal triage…” Si vive, leggendolo, la concitazione disperata di una bolgia dantesca! Un altro pregevole articolo-denuncia di Gerry Delfino era comparso in precedenza, sul numero 91 di Trucioli del 30 giugno u.s. Iniziava così: “Portato d’urgenza, lunedì 27 giugno al Pronto Soccorso di Santa Corona a Pietra Ligure in codice rosso, mi sono trovato in mano a tante persone premurose che mi hanno messo a mio agio… Ma sono stato riposto in un corridoio e ho potuto essere testimone di chi e di che cosa mi circondava. Mi è venuto alla mente il libro intitolato: “La carrozza di tutti” di Edmondo De Amicis….”

Dopo queste ed altre denunce, articoli stampa, si pensava che si provvedesse all’apertura del Pronto Soccorso di Albenga ed invece… Renato Giusto, presidente emerito Sindacato Medici Italiani sostiene in proposito: “La situazione del Pronto Soccorso è peggiorata per molteplici motivi: sono stati chiusi da qualche anno gli ambulatori dei Codici Bianchi e quindi è aumentato l’afflusso dei pazienti anche per piccole patologie. I medici di famiglia troppo burocraticizzati non sono più in grado di adempiere bene a tutti i loro compiti ed i tempi lunghissimi per fare esami e visite specialistiche spesso inducono il malato, come unica via di salvezza, a recarsi al Pronto Soccorso. Per contro i medici, se possono, preferiscono non lavorarvi più perché è diventato un lavoro pericoloso, caotico, mal pagato che fornisce solo poche soddisfazioni. Povera sanità pubblica!”

Tra i presidenti il candidato presidente della Regione Ferruccio Sansa, consigliere regionale di minoranza mentre conversa con il giornalista Luca Rebagliati

Che la sanità pubblica poi si orienti sempre più sulla privatizzazione dei servizi è un fatto incontestabile, dopo aver subito una politica di tagli scellerati e le riforme messe in atto non hanno dato fino ad ora i risultati sperati. Citiano l’apertura delle Case della Salute che rischiano di restare delle scatole vuote. Per contro si sono chiusi alcuni reparti pubblici: tra gli altri quelli per i lungodegenti. Intanto il covid 19, unitamente all’influenza australiana, ha riportato i punti di primo soccorso, in affanno.

Purtroppo la situazione di iper afflusso si è registrata maggiormente nel Ponente, a San Remo e soprattutto nell’area metropolitana genovese con sollecitazioni importanti al San Martino, al Galliera ed al Villa Scassi -hanno fatto sapere dalla Regione Liguria- Tutti i pazienti vengono gestiti e presi in carico grazie all’organizzazione ed al personale, che si sta prodigando in modo straordinario nell’assistenza e nell’accoglienza. Parallelamente i reparti stanno massimizzando le dimissioni. Accesso molto sostenuto anche all’ospedale pediatrico Gaslini con prevalenza di patologie respiratorie e forme febbrili. In questo caso per garantire i posti letto è stato necessario la rimodulazione dei ricoveri programmati. La situazione è costantemente attenzionata, sia presso i pronto soccorso sia presso i reparti, anche grazie al sistema di monitoraggio degli afflussi in tempo reale, coordinato dal 118 che indirizza gli accessi nelle sedi più opportune”.

Ma non tutto pare filare liscio. Il Comitato Sanitario Valbormida nella persona del presidente Giuliano Fasolato ha denunciato che il pacing cardiaco-esterno, equipaggiamento importantissimo sull’automedica, in dotazione al 118 di stanza a Cairo, non è anche presente altrettanto stabilmente nel Ppi della cittadina valbormidese. Quando l’automedica è fuori per interventi d’urgenza rimane sprovvisto il paziente che si presenta sua sponte che viene trasportato al Ppi in ambulanza. All’interpellanza ha risposto l’Asl2 che in una nota precisa: “Il Punto di Primo Intervento di Cairo risulta dotato di due monitor defibrillatori; il terzo defibrillatore (dotato di Pacing) è stato portato in manutenzione ed è già stato riconsegnato al servizio. Per gli eventuali trasporti secondari urgenti, che sono stati fatti dal personale sanitario delle automediche, viene utilizzato il materiale in dotazione alle stesse”.

La polemica da parte del Comitato in conseguenza di un fatto avvenuto lo scorso 21 novembre u.s. quando un codice rosso su Millesimo è stato dirottato al Ppi di Cairo Montenotte perché l’automedica 118 di Cairo era già impegnata in un altro intervento e probabilmente non sono stati giudicati competitivi per questioni di tempo l’elicottero e l’automedica 118 di Savona. Il caso è stato quindi gestito, stabilizzato e poi trasportato in tutta sicurezza all’ospedale di Savona.

Siamo esterrefatti del continuo cambiamento di piani che si adottano nei confronti del Ppi di Cairo– dichiarano dal Comitato- usato a seconda dell’umore giornaliero di chi dirige il Dipartimento di Emergenza e non secondo la necessità reale della Valbormida, pur essendo nota l’utilità di questo servizio e la competenza degli operatori che ne fanno parte (medici, infermieri, oss). Cosa ampiamente dimostrata il 21 Novembre con il codice rosso di cui sopra, e giovedì 24 con tutti codici minori (ambulanze in codice verde), inviate a Cairo per alleviare il sovraffollamento del pronto soccorso di Savona. Non si capisce infatti come, nell’ottica di chi deve gestire queste situazioni, il Ppi di Cairo un giorno vada bene per assistere (seppur in prima battuta), persino i codici rossi e poi per tutti i codici verdi della zona, mentre poi il giorno dopo non vada più bene e sia pericoloso per qualsiasi paziente. Non capiamo-proseguono- in questa logica perversa fatta di commistione tra politica e Sanità dove stia la verità scientifica su cui si deve basare la programmazione sanitaria specie su una branca delicata e spesso tempo-dipendente quale è l’emergenza”. Anche su questo aspetto è arrivata la precisazione dell’Asl2 che ha sottolineato come il caso del 21 novembre non sia stato isolato ma il terzo del 2022. E tutti sono stati presi in carico secondo il protocollo vigente.”

Non so perché ma a me viene alla mente l’invocazione di Majakovshij: “Autodeterminarsi e non essere determinati!”

Gianfranco Barcella

IL TGR RAI LIGURIA DELLE 19,30 DI DOMENICA 11 DICEMBRE 2022

HA MANDATO IN ONDA UN SERVIZIO DA ALBENGA. 

La notizia riguardava la recente assemblea popolare all’Ambra, molto partecipata, in cui si è affrontato il tema ‘Pronto Soccorso ad Albenga’. Le richieste del territorio, gli interventi di medici ex ospedalieri (Bertolotto e De Franceschi). E’ stato intervistato il vescovo mons. Borghetti, presente all’assemblea, il quale ha tenuto a ribadire la sua estraneità ai partiti e alle divisioni politiche. “Non sono schierato ma non ignoro la realtà di una mancanza di Pronto Soccorso con i gravi disagi che ne derivano…”. Alla fine  del servizio la giornalista ha dato conto che in merito ai ‘sovraccarichi di lavoro’ (vedi PS del Santa Corona) “sono smentiti da Alisa“.

IL 9 DICEMBRE COMUNICATO STAMPA DELLA REGIONE- SANITA’, AFFLUSSO IMPORTANTE AI PRONTO SOCCORSO LIGURI. GRATAROLA “IL MIX TRA COVID E INFLUENZA FA CRESCERE LE MEDICALIZZAZIONI, SITUAZIONE SEGUITA CON GRANDE ATTENZIONE. OCCORRE VACCINARSI”.

(Nota- Non viene citato il Proto Soccorso del Santa Corona.)

GENOVA. Influenza e covid, patologie respiratorie e forme febbrili hanno incrementato in queste ore il numero di accessi ai Pronto Soccorso della Regione. La situazione di iper afflusso si è registrata maggiormente nel ponente a Sanremo e, soprattutto, nell’area metropolitana genovese con sollecitazioni importanti al San Martino, al Galliera e al Villa Scassi. Tutti i pazienti vengono gestititi e presi in carico grazie all’organizzazione e al personale, che si sta prodigando in modo straordinario nell’assistenza e nell’accoglienza. Parallelamente i reparti stanno massimizzando le dimissioni. Accesso molto sostenuto anche al Pronto Soccorso dell’ospedale pediatrico Gaslini con prevalenza di patologie respiratorie e forme febbrili. In questo caso per garantire posti letto è stato necessario procedere a una rimodulazione dei ricoveri programmati. La situazione è costantemente attenzionata, sia presso i Pronto Soccorso sia presso i reparti, anche grazie al sistema di monitoraggio degli afflussi in tempo reale coordinato dal 118 che indirizza gli accessi nelle sedi più opportune.

“Lo sforzo del personale degli ospedali, nella cronica carenza di organico, è encomiabile per garantire la tenuta del servizio sanitario regionale dei pronto soccorso e dei reparti – sottolinea l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola – Come era prevedibile la combinazione tra virus covid e virus influenzale, seppur con forme non così drammaticamente importanti come quelle viste nel 2020 e in parte nel 2021, sta facendo lievitare i numeri dei malati che, stante la fragilità della popolazione ligure, porta ad una medicalizzazione di queste forme che in persone più giovani vengono invece gestite a casa. Regione Liguria sta facendo la sua parte: da un lato ha aperto alla possibilità di assumere infermieri e oss con lo scorrimento delle graduatorie in tutti gli ospedali e le Asl e dall’altro si sta adoperando per trovare sul territorio posti letto post acuti al fine di garantire il più rapido turn over da parte degli ospedali. Vista la situazione che si sta creando, colgo ancora una volta l’occasione per rivolgere l’invito a tutti i liguri, soprattutto i più fragili, a vaccinarsi sia con l’antiCovid sia con l’antinfluenzale”.

DA IL SECOLO XIX DEL 11 DICEMBRE 2022

 


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G.F. Barcella

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