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Liguria e Basso Piemonte

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Savona, ‘scena silenziosa’ al Consiglio Camera di Commercio. Un anno di presidenza Lupi


Non sappiamo, nel momento in cui scriviamo queste note, se seguiranno comunicati stampa e dichiarazioni ufficiali. Se sarà dato il resoconto della riunione  del Consiglio della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura  Riviere di Liguria Imperia, La Spezia Savona, in carica per il quinquennio 2021/2026 che si è tenuta mercoledì 23 novembre a Savona.

Il 14 dicembre 2021 Enrico Lupi imperiese è stato riconfermato presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria per il mandato 2021-2026.

Il presidente Enrico Lupi, appena eletto ebbe a dichiarare. Leggiamo:  “Il mio obiettivo sarà quello di trasformare  la difficile fusione di tre territori…. Ci mettiamo subito al lavoro  per creare e sostenere l’offerta economica ligure e nazionale in un momento molto difficile…”. Aggiungiamo che ora è diventato quasi tragico e gravissimo, dove urgono interventi in conseguenza dello scoppio della guerra, la crisi energetica, prezzi impazziti di luce e gas, delle materie prime, della spesa alimentare. Con aziende che chiudono, altre in gravissima difficoltà come mai si era registrato dal dopoguerra.

E Lupi che annunciava: “Subito al lavoro con grande impegno per creare e sostenere iniziative di rilancio economico post pandemia, aiutando concretamente le imprese  a dialogare  con una pubblica amministrazione che deve essere moderna e sempre più efficiente. Il turismo, il commercio, l’artigianato, l’agricoltura e l’industria  saranno i pilastri da cui partire”. E seguiva l’augurio del presidente della Regione Toti:  “Le Camere di Commercio svolgono un ruolo fondamentale di cinghia di trasmissione tra imprese, istituzioni  e mondo politico, abbiamo grande fiducia  nel ruolo propulsivo del nuovo presidente  Lupi“. E il direttore dell’Unione Industriali di Savona, Alessandro Berta: “Essere giunti al rinnovo del Consiglio  e del presidente  è di estrema importanza e di fiducia nel futuro; la Camera di Commercio rappresenta le categorie economiche  con una voce autorevole in rappresentanza  del sistema  economico regionale”.

Il direttore dr. Alessandro Berta in una simpatica immagine postata su facebook

Mercoledì, 23 novembre, si è riunito a Savona, come accennato, il Consiglio della Camera di Commercio delle Riviere di Liguria. Anche se l’evento, in un momento così cruciale come quello odierno, avrebbe dovuto interessare tutto l’universo economico e sociale delle tre provincie è passato talmente sotto tono, come se fosse un puro e semplice adempimento burocratico. Almeno così si è presentato quando Trucioli.it ha chiesto cosa si era discusso, quale confronto, chi era intervenuto nella discussione e nelle proposte. Le urgenze e le priorità affrontate.

Tra l’altro, pur essendo aperta al pubblico la possibilità di assistervi, nulla è stato fatto in tal senso e un muro di indifferenza ha ancora una volta caratterizzato un rituale fatto di silenzi assordanti da parte di categorie quali il Commercio, l’Industria, l’Artigianato e l’Agricoltura come se il momento congiunturale fosse di una piatta normalità. L’inflazione non preoccupa ? Le difficoltà delle piccole e medie imprese per restare a galla, e i bilanci delle famiglie per garantire un minimo di vivibilità, non interessano? Lo leggeremo in una pubblicità promozionale a pagamento che la Camera di Commercio riserva a quotidiani e social locali ?

Nulla traspare neppure dall’incontro della Camera di Commercio con la Prefettura. Nessuna dichiarazione da parte della Presidenza. Ignorando le occasioni di un effettivo rapporto con il territorio si riduce la gestione dell’Ente più rappresentativo  della Regione ad una funzione puramente formale che non incide, allo stato, su coraggiosi e sostanziali provvedimenti.

Eppure non è forse giunto drammaticamente il momento di una effettiva solidarietà fra le varie componenti sociali ed economiche, con il concreto, sincero reciproco riconoscimento dei diritti e dei doveri di ognuno. Con la salvaguardia della qualità del mercato (nella quale la Camera ha competenza e responsabilità) dalla produzione al consumo di beni e servizi.

La tutela e la buona gestione del patrimonio Camerale non è solo quello relativo ad un bilancio dei propri beni, ma anche quello  di disporre strumenti adeguati al difficilissimo momento che l’intera Comunità sta attraversando. E il silenzio perfetto non è certo lo strumento per sottrarsi alle proprie responsabilità anche se ai media pare interessare poco. Non fa notizia.

Chi sono gli eletti ed i rappresentanti delle categorie.  Osvaldo Geddo (classe 1962) settore agricoltura.  Paolo Faconti (classe 1961) e Barbara Amerio (1967) settore industria. Angelo Berlangieri (1960) settore Piccola impresa. Palo Freccero (1962), Davide Mazzola (1962) e Donata Vivaldi (1958), Paolo Figoli (1956) settore Artigianato.  Enrico Lupi (1946), Sabrina Canese (1973), Gianfranco Bianchi (1946), Giancarlo Cerisola (1971) settore Commercio. Lorenza Giudice (1964), settore Piccola impresa. Enrico Pennino (1970)  settore cooperative. Lorenza Mengarelli (1967), Vincenzo Bertino (1938), Marco Benedetti (1953), settore turismo. Alessandro Berta (1963)  settore Trasporti e spedizioni.  Alberto Silvano Piacentini (1966) settore Credito ed assicurazioni. Graziana Gianfranchi (1950), Mariano Cerro (1955), Olmo Romeo (1979) settore Servizi alle imprese.  Fulvio Fellegara (1975) settore Organizzazioni e associazioni.  Gian Luigi Taboga (1939) settore Associazioni di tutela  degli interessi dei consumatori e utenti. Aurelio Boraschi (1965) rappresentante designato dagli Ordini professionali-


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