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Ospedale di Albenga. Ciangherotti: Ben venga il privato. Col pubblico zero prospettive e decapitazione dei servizi 2/Il sindaco risponde a Vaccarezza: ‘Non è vero che….’


Ospedale di Albenga, Eraldo Ciangherotti, consigliere comunale di opposizione con FI: “Ben venga il privato, con il pubblico nessuna prospettiva”. Leggi la replica del sindaco Tomatis ad un video posta da Angelo Vaccarezza sulla pagina Facebook.

Il dr.Eraldo Ciangherotti

Il consigliere albenganese commenta la proposta avanzata ad Asl2 dal privato: “Pubblico incapace di proporre servizi, progetto privato è un’ottima notizia. Il progetto dei privati presentato in Asl2 è un’ottima notizia per l’ospedale di Albenga, anche perché il pubblico non è stato e non è in grado di dare un’offerta sanitaria all’altezza delle esigenze del nostro comprensorio”.

L’esponente forzista commenta così la presentazione ad Asl2 del progetto di partenariato pubblico-privato per l’ospedale di Santa Maria di Misericordia: “Non posso fare altro che applaudire all’iniziativa della casa di cura Villa Montallegro Spa e la casa di cura Villa Esperia – fa sapere Ciangherotti -. Il gruppo proponente, inoltre, è ben accredito nell’opinione pubblica, segnale di una realtà molto seria”.

La difesa dell’ospedale pubblico – prosegue il capogruppo ingauno – poteva avere senso nel momento in cui, a bando perso, sarebbe stato controproducente proseguire con la disputa legale tra i due contendenti, ovvero il Policlinico di Monza e l’Istituto Ortopedico Galeazzi. Inoltre, dobbiamo ricordare come il Santa Maria di Misericordia abbia avuto un ruolo fondamentale durante il periodo dell’emergenza sanitaria”.

Secondo Ciangherotti, tuttavia, “oggi ci troviamo di fronte ad un ospedale decapitato della maggior parte dei servizi e all’orizzonte non si intravede nemmeno la riattivazione di un punto di primo intervento. Ecco perché la soluzione del partenariato può rappresentare l’unica speranza di poter vedere potenziato un presidio sanitario che, diversamente, sembra essere destinato a morire. E tutto questo nonostante la presenza di una struttura nuova e all’avanguardia. Albenga e tutto il comprensorio ingauno meritano e hanno bisogno di più. E se non ci arriva il pubblico, allora ben venga il privato”.

dr. Eraldo Ciangherotti
Odontoiatra
Consigliere comunale (FI) di Albenga

DA ‘LISTA TOTI LIGURIA’ PIANO SANITARIO, LA POLEMICA A TUTTI I COSTI

Ancora una volta, la voglia e tentazione di far polemica supera l’ovvietà della possibile risposta che siamo “costretti” a dare per evitare fraintendimenti di chi sia meno avvezzo alle strumentalizzazioni politiche. E ci riferiamo ovviamente ai destinatari di ogni azione o, in questo caso, proposta politica: i cittadini. Se poi consideriamo che l’argomento riguarda la sanità e quindi essere delicato e fondamentale per ogni persona, è doveroso intervenire e non lasciare cadere.

Il consigliere regionale Arboscello alza un polverone rispetto alla presentazione del progetto di partenariato pubblico/privato per l’Ospedale di Albenga, ma nel farlo resta accecato e quindi colpisce a vuoto con critiche rivolte ad una scelta che per ora Asl2 non ha preso, ma solo considerato come opportunità. L’iniziativa, infatti è dell’Associazione Temporanea costituita tra Casa di Cura Villa Montallegro Spa e Casa di Cura Villa Esperia Spa e Toti stesso ha subito specificato la struttura rimarrà pubblica e l’iniziativa essere un’ipotesi al vaglio vista la volontà di rafforzare e potenziare l’ospedale. Immaginando poi non bastare, anche Prioli ha voluto precisare come un soggetto privato abbia il diritto di proporsi a sostegno del pubblico. Nulla, si è voluto comunque creare allarmismo in modo del tutto prematuro alzando barricate con una contrarietà “a prescindere” che sottolinea solo come il centrosinistra, o i suoi rappresentanti a turno, sia sempre pronto a schierare la propria ideologia politica contro ogni tentativo di dialogo su cambianti anche solo paventati. Non sappiamo cosa verrà deciso, ma a differenza di questa opposizione dedita al “no” ed all’immobilismo, siamo certi vi sarà un’analisi approfondita di pro e contro che condurrà alla miglior soluzione per il territorio ed i suoi abitanti.

Lista Toti Liguria

E NEL 2011 ERA SCONTRO TRA LEGHISTI DI ALBENGA E PIETRA LIGURE

NADIA FADEL CAPOGRUPPO CONSILIARE E ROSY GUARNIERI SINDACO

Il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis in risposta al consigliere Vaccarezza:

Il sindaco. Riccardo Tomatis medico di famiglia

“Ho ascoltato attentamente il video del consigliere regionale Angelo Vaccarezza e la prima cosa che mi viene da pensare, dal momento che per realizzare questo video è venuto ad Albenga, è che forse sarebbe stato meglio se mi avesse chiamato. Lo avrei incontrato volentieri e con me magari tutta l’Amministrazione e il comitato Senzaprontosoccorsosimuore. Ma lui ha preferito fare così!
Riguardo poi al contenuto faccio fatica a cogliere le sue provocazioni politiche, anche perché io di mestiere non faccio solo il politico, faccio il medico ed è un lavoro che mi piace, una professione che faccio con entusiasmo e che vorrei fare bene, ma purtroppo la sanità in provincia di Savona non me lo consente.
Mi piacerebbe che il consigliere Vaccarezza stesse solo un’ora nel mio studio per sentire i pareri dei pazienti riguardo alla gestione sanitaria della provincia di Savona. Forse si renderebbe conto di tante cose.
Riguardo allo slogan #senzaprontosoccorsosimuore io penso che chiunque abbia capito che si tratta di uno slogan. A noi non interessa come si chiamerà, noi vorremmo che Albenga avesse un reparto e servizio di emergenza che possa rispondere alle esigenze del nostro territorio e dei cittadini che durante l’estate si moltiplicano e che possa sollevare il DEA di II livello di Santa Corona da un lavoro che non è più in grado di gestire.
Ma queste sono considerazioni che non faccio io, le fanno tutti i cittadini albenganesi. Sono dei dati di fatto.Dei riscontri oggettivi.
Perché non parla con la gente, perché non parla con chi è stato 8 ore ad aspettare il proprio turno al DEA di II livello del Santa Corona.
Poi se vogliamo proprio dirla tutta allora lo invito a leggere attentamente il DM 70, il decreto Balduzzi, che regola la scelta delle funzioni degli ospedali. Se lui legge quali sono i reparti che sono necessari per aprire un Pronto soccorso, allora capirà che quei reparti non sono reparti particolarmente sofisticati. Si parla di una medicina interna, di una chirurgia generale, di un’ortopedia e si parla di tutta una serie di servizi e funzioni che possono essere tranquillamente condivisi con il Santa Corona.
Quindi il concetto che il Pronto Soccorso ad Albenga non si possa fare perché alle spalle non ci sono reparti adeguati non è assolutamente vero, anzi, quei reparti che permetterebbero di riaprire il Pronto Soccorso sarebbero il minimo per poter parlare di un ospedale vero, cosa che merita il Santa Maria di Misericordia che è l’ospedale più nuovo della Liguria e ha sei sale operatorie che non vengono utilizzate. Questa è la vergogna.
Comunque noi siamo sempre in attesa di parlare con i rappresentanti politici della Regione.”


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