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Liguria e Basso Piemonte

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‘Genua, urbs aprorum’. Genova, città dei cinghiali


“GENUA, URBS APRORUM”. GENOVA, CITTÀ DEI CINGHIALI

di Benito Poggio

Tra turisti e cinghiali è una gran gara:

Sono più i primi oppur son più i secondi

Che invadono la mia città sì cara?                          3

 

S’augura ognun che l’urbe mia si inondi

Di gente che provien d’ogni paese,

Non solo di animali… un poco immondi.               6

 

I cittadini, sai, ne fan le spese,

Quando ex abrupto appaiono davanti

A te che, pur con fare assai cortese,                       9

 

Ne scansi uno… ma son proprio tanti!

Che cerchino di soppiantarci tutti

E, come in Orwell, belli e spumeggianti                12

 

Sostituiranno tanti farabutti,

Per cui sarà città sol di cinghiali

E avremo in quantità carne e… prosciutti?             15

 

Pensiamci bene, non son solo mali

Ché dal buco non tiro fuori un ragno,

Se affermo che siam tutti un po’… animali?          18

 

E se stanchi di viver nel Bisagno,

Da troppo tempo arido ed adusto,

Girassero in città cercando… un bagno?                21

 

Nel frattempo, poiché hanno buongusto,

S’imbattono nei tanti cassonetti

E ’l cinghialone, quello più robusto,                     24

 

Che vuol sfamare i propri cinghialetti,

Li ribalta e annusa tra i rifiuti

Gli edùli contenuti dei sacchetti.                            27

 

Le belle famigliole, coi lor fiuti,

Si dàn da fare attorno al bendidio

Di scarti degli umani, pur scaduti.                         30

 

Grossi, medi, piccini un gran disìo

Esprimono e goduria con grugniti,

Ognuno pare dir: “Ne voglio anch’io!”                 33

 

Dai monti e le campagne son spariti

Ed hanno invaso le periferìe

In cerca d’alimenti saporiti;                                   36

 

E percorrendo larghe o strette vie,

In quei quartieri più privilegiati

Dove risiedon l’alte borghesie                              39

 

Si sono proprio bene acquartierati

Perché i rifiuti lì son più… migliori

E i cibi più gustosi e ricercati.                               42

 

Certo, quando li incontri son dolori:

Vagano ch’è un piacere da vedere,

Bene in fila, sanz’accompagnatori.                        45

 

Perlustrano a puntino e in lunghe schiere

Piazze, slarghi, scaloni e pei carruggi

Corrono… tanto non ci son barriere:                    48

 

Giorni fa c’era un caldo che distruggi

E sanza gps o cellulari

I cinghiali, era notte, un fuggifuggi                       51

 

Non crearon: non sono miei affari,

Però una famigliola numerosa

È finita in… Piazza De Ferrari!                              54

 

Tra spruzzi e schizzi, ma che bella cosa,

Tutta quell’acqua a sua disposizione:

Potette rinfrescarsi e bere a iosa.                           57

 

Cresce a Genova la popolazione:

Non c’è che dir, la fauna è variegata

E topi e ratti sonvi a profusione,                           60

 

Quanti cani? Lo dice ogni… cagata

Che son copiosi, numerosi e tanti

Per cui la città nostra è… profumata.                    63

 

Poi ci son gatti, uccelli e pur serpenti

E quant’altri chissà la residenza

Hanno in città e risiedono contenti.                        66

 

Ma di cinghiali è grande la presenza:

Al diritto ius soli hanno… diritto,

Genova ormai non può più farne senza                 69

 

E non può abbandonarli in subaffitto:

Se si dà loro la cittadinanza,

Genua, urbs aprorum per editto                           72

 

Sempre sarà: è sol di sua spettanza!

 

Pseudo-Dante (B.P.)

 

*Il 24/08/2022 Benito Poggio ha scritto: Caro Vittorio, l’ho riletta e revisionata. Che ne dici? Cari saluti.

*Il 24/08/2022 Vittorio Coletti ha scritto: Quod temptas dicere versus est.

*Il 24/08/2022 Benito Poggio ha scritto: Caro Vittorio, il richiamo a Ovidio mi lusinga molto, ma… non lo merito! Ma, a proposito, guarda che ho trovato tra le mie scartoffie. La mia traduzione fu disapprovata da un esperto collega che non è più fra noi… perché non letterale. Cordiali saluti.

«Saepe pater dixit: “Studium quid inutile temptas?

Maeonides nullas ipse reliquit opes”.

Motus eram dictis, totoque Helicone relicto

scribere conabar verba soluta modis.

Sponte sua carmen numeros veniebat ad aptos,

et quod temptabam dicere versus erat.» (II, TRISTIA)

«Sovente mio padre mi rompeva: “Ma perché ti impegoli in un’attività tanto inutile?

Lo stesso grande Omero rimase povero in canna e senza rendite di sorta.

Ogni volta le sue parole mi scioccavano, per cui abbandonata completamente la poesia

Ce la mettevo tutta per scrivere senza armonia e senza ritmo.

Ma con naturalezza creavo poesie con un corretto andamento armonioso

ed ogni mio tentativo scritto si tramutava in versi.» (II, ESPERIENZE DOLOROSE)

*Il 24/08/2022 Mar. Bon. ha scritto: Carissimo Benito, il parto della tua fervida fantasia l’ho testé declamato alla mia Signora- Abbiamo entrambi gradito assai. Ti esprimo, anche a nome suo, la nostra ammirazione per lo Pseudo-Dante! Grazie e a presto!

 *Il 24/08/2022 lgarb. ha scritto: Caro Gio’ non finisci mai di sorprendere.… una notizia di cronaca a cui ormai siamo quasi abituati diventa un divertimento per te, ma soprattutto per chi ha la fortuna di leggere i tuoi versi, che scaturiscono così, come se fosse naturale ed invece, credo, siano il frutto di una rara abilità a te ormai congeniale. Quello che trasmetti nel componimento è condivisibile, credo, da tutti; anche loro hanno esigenze come gli altri esseri viventi, anche quella di farsi un bel bagnetto… cibo in abbondanza… alla faccia nostra!!! Ho esaurito la capacità di complimentarmi con te, sei davvero speciale. E non aggiungo altro… se non un grazie di avermelo inviato. Un abbraccio affettuoso a te e Luisa. Ciao!! Rosanna 

*Il 25/08/2022 piet. per. ha scritto: Grazie carissimo! Sempre interessanti i tuoi scritti! La presenza dei cinghiali in città è ormai divenuta così “normale” da non fare quasi più notizia. Purtroppo, come accade per qualsiasi argomento, si sono formati vari “partiti” con opinioni diametralmente opposte ecc. Io credo che quando un poco di ragione l’hanno tutti, dovrebbe essere chi governa ad assumersi l’onere implicito nella sua carica, ovvero decidere e stop. Invece continua il ridicolo balletto del compiacimento a favore di questa o quella parte, in attesa che danni a cose e persone finiscano per imporre provvedimenti draconiani. Un caro saluto! P

*Il 25/08/2022 en.luc. ha scritto: Grazie Ben… come al solito BELLISSIMA… buona giornata. Enza

*Il 25/08/2022 dav. viz. ha scritto: Molto divertente, grazie!! dv

*Il 25/08/2022 fed. pog.ha scritto: Forte!… meno male che hanno salvato le mamme e i piccoli di La Spezia!!!

*Il 25/08/2022 pietro.mod.ha scritto: La tua fine ironia, amico caro, mi ha evocato, sia pure in un contesto diverso, la “Bestia trionfante” di Giordano Bruno, opera sublime dove l’arte letteraria si intreccia con la filosofia morale. Un critico di scuola psicoanalitica forse potrebbe sostenere che questa ispirazione morale sia, a livello subconscio, alla base di questa tua composizione non puramente ludica. Che ne pensi? Complimenti !!!! Piero.

*Il 26/08/2022 Fab.Cap. ha scritto: Molto bello, Benito, sono sempre più convinto di fare una serata con i tuoi scritti al D’Oria. Ne parliamo, potrebbe essere già questo autunno. Fabio.

*Il 26/08/2022 elv. lan. ha scritto: carissimo, ammiro la tua vena satirica, ironica, e in altri testi drammaticamente veritiera e civicamente sofferente. Tu, Pseudo-Dante, in molti differenti modi ci fai sorridere e pure sospirare.

*Il 27/08/2022 06:48, umba.par ha scritto: Mio caro poeta, devo ammettere che la tua creatività è inesauribile! quanto al contenuto, ahi ahi, hai proprio ragione. Ma secondo te il cervello degli umani è ancora funzionante oppure i danni della finta scuola, ormai in vigore dappertutto, sono già vitali e visibili? E come diavolo si fa a recuperare qualcosa? Contraccambio i saluti al meglio! up 

*Il 27/08/2022 Gian Antonio Dall’Aglio ha scritto: Ammiro soverchiamente in te la capacità di scrivere in terzina dantesca su qualsiasi argomento. E complimenti per il tono ironicamente serio, seriamente ironico, con cui hai trattato questo argomento di attualità cittadina. Stammi bene. Gianni


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