Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Il prete: votare secondo scienza, coscienza, Vangelo e Costituzione


«Educare alla legalità» è un piccolissimo documento del 1991 della Cei, uno dei più alti, così alto e coerente con il Vangelo che vescovi e preti, subito lo nascosero alla loro vista né lo trasmisero al loro popolo.

di Paolo Farinella, prete

Il documento descrive le linee fondamentali per l’«agire politico», elezioni comprese, che devono sempre essere improntate, intrise e trasudanti «legalità» nella vita privata, nella scelta dei rappresentanti politici, nei programmi di politica economica, sociale e ambientale.

   Un credente non può votare per un partito che agita «qualche tema, pur importante» dell’etica cristiana come eutanasia, aborto, divorzio, sostegno economico a scuole private, ecc. ma deve votare esclusivamente per quel partito che si fa carico del «bene comune» che non è la somma dei beni singoli, ma l’orizzonte dove ciascuno possa esercitare la propria religione o visione di vita senza conflitti, offrendo a tutti la testimonianza di una vita coerente con il Vangelo o l’ateismo, o qualsiasi forma di impostazione esistenziale, purché non ostacoli quella degli altri.

 Votare la Destra (Meloni, Salvini, Berlusconi e tutti i rimasugli dei dintorni) significa aver perso il senso del «bene comune», come inteso dalla Dottrina Sociale della Chiesa (v. Compendio, a. v.), perché nella storia, tutta la storia, la destra è autarchica e interessata solo al proprio interesse, permettendo solo ai ricchi di fare elemosine, ma guai a parlare di giustizia sociale e di poveri come criterio di socialità.
Eppure, i cristiani dovrebbero sapere che «i poveri li avrete sempre con voi» e chi agisce a loro favore per giustizia e non per elemosina, fa un atto di amore verso Gesù che si è identificato con essi.

Votare Renzi e Calenda è solo una indecenza pari solo a votare a destra, facendo finta di una vernice di sinistrismo. Renzi, nel 2016 giurò e promesso per ben sette volte in Tv che se avesse perso il referendum costituzionale con il quale voleva abolire la stessa Costituzione, si sarebbe ritirato dalla vita politica, lui e la Maria Elena Boschi, l’Etrusca. Sono ancora lì a determinare governi, a manovrare per i loro interessi. Chi si fiderà mai di costoro che non mantengono nemmeno la parola del loro giuramento?

Il PD ha svenduto le sue origini, ha tradito i suoi stessi valori, si è appiattito su Draghi e si è steso a scendiletto sull’economia, sulla guerra, espungendo anche la parola «pace» dal suo vocabolario.
Il segretario Letta ha definito Berlusconi «un grande». Il popolo italiano vota per dispetto, vota per umori  per poi lamentarsi e dire: sono tutti uguali. Certo, se si vota scegliendo il «male minore» e a forza di scendere di «minore in minore» oggi siamo arrivati alla possibilità di poter vedere i pronipoti dei fascisti, alleati di Forza Nuova e Ordine Nuovo, al governo, con un programma per stravolgere la Costituzione.

   Io voterò GIUSEPPE CONTE, ma, essendo libero, a chi ha scelto diversamente, segnalo che conosco persone serie e oneste che hanno speso tutta la loro vita a servizio della collettività, come:

  1. NORMA BERTULLACELLI (Ora per la Pace), capolista per il il Senato in collegio Uninominale 02 e Plurinominale 01 con Unione Popolare – de Magistris.
  2. Sempre per il Senato, solo nel Collegio Plurinominale 01, SIMONA COSSO con la Lista Alleanza Verdi e Sinistra + Europa Verde e SI (Sinistra Italiana).

Per il meccanismo perverso della legge elettorale, voluta e votata dal PD di Renzi, di fatto il nostro voto è dimezzato, se non vano, perché non scegliamo alcun candidato, ma quelli che le segreterie dei partiti hanno deciso di candidare, i più fedeli in seggi sicuri, gli altri come contorno.

Per la Liguria, l’unico che può contrastare il seggio uninominale Liguria 02 per il Senato è la Lista Movimento 5 Stelle con capolista BARBARA TRONCHI e nel collegio plurinominale LUCA PIRONDINI. In questa condizione, votare al Senato PD è buttare via il voto e favorire Meloni e Lega.

   GIUSEPPE CONTE, contro ogni pronostico, sta rimontando in ogni parte d’Italia ed è lui il solo argine alla Destra. Molti si augurano un buona riuscita di Conte e del M5S (v. auspicio di Emiliano in Puglia), gli unici che possono impedire la «marcia su Roma» e comunque non permettere il raggiungimento da parte della destra del maggioranza qualificata, salvando la Costituzione dalle mani impure della destra

Alla Camera nei collegi Uninominale 03 e Plurinominale 01(Genova città e periferie), presentandosi da solo, il Movimento 5 Stelle, è l’unico che possa competere in opposizione a questa destra indecente e illiberale.
Dopo avere studiato implicanze e complicanze, pur con tutti i limiti che la diabolica legge elettorale PD/Renzi impone di subire, facendo le debite tare, personalmente ho deciso di votare CONTE e il suo MOVIMENTO 5 STELLE.
I motivi in breve li trovate nel mio articolo sul Fatto Quotidiano-online, che trovate nel link pigiando il BOTTONE ROSSO in fondo dal titolo

VOTO SECONDO VANGELO E COSTITUZIONE.

Concludendo, per quanto mi riguarda, il 25 settembre 2022 (si vota solo il giorno di domenica) alle urne per la Camera e per il Senato voterò il Movimento di Giuseppe Conte anche per ringraziarlo per quello che ha fatto per l’Italia e per avere dimezzato il Parlamento di buontemponi e inquisiti.

Paolo Farinella, prete

 


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P. Farinella

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