“Sindaco, sindaco, portaci a puttane!” “Ragazzi, drogatevi responsabilmente!” E’ accaduto proprio questo in Piazza Italia, cuore del centro storico, il 10 agosto scorso. Nel programma “Eventi in Piazza a cura del settore Cultura, Sport e Turismo del Comune di Loano”. Serata ‘Festival della musica con Dj Set, ingresso a pagamento’. Il parroco scrive: “Non è la prima volta che succede questo triste spettacolo, io non ci sto”.
Trucioli.it già in occasione delle feste natalizie aveva fatto osservare l’inopportunità, per una serie di ragioni, di ospitare in Piazza Italia la ‘pista di pattinaggio sul ghiaccio’ che solitamente occupava uno spazio nel grande parcheggio del porto turistico. La piazza non è solo un luogo simbolo con la storica chiesa parrocchiale e i suoi fedeli credenti. E’ emblema della secolare storia della città, delle sue limpide tradizioni, i suoi valori civili e religiosi che gli avi ci hanno tramandato.
In passato mediocri e ‘imperituri’ amministratori comunali avevano contribuito al ‘rischio crollo’ del ‘Cupolone’. Persino una causa in tribunale, per danni, ad opera dell’allora parroco, compianto don Pino Zunino. Come conseguenza (riconosciuta da sentenze in sede civile) di scriteriati box interrati autorizzati dal Comune. Trucioli.it solitario aveva dato conto (vedi la parrocchia vince la causa…..e la sentenza verità….). Un amministratore della società edile-immobiliare (fallita) risulta ‘sparito’ (lupara bianca?) e non si è più avuto notizia.
La ‘piazza della chiesa’ dove si assiste a cerimonie funebri, processioni religiose, festa patronale e del 2 luglio, matrimoni, cresime, comunioni, battesimi. Ricorrenze sacre per i credenti e nel rispetto dell’etica pubblica. E’ sede del Municipio ‘enclave’ di democrazia. Avevamo fatto rilevare che in nessuna altra città della Riviera, la ‘piazza della chiesa’ viene trasformata in mero ‘divertimentificio‘. Ben altro sono le manifestazioni.
Così dalla pista di pattinaggio siamo passati al ‘caravanserraglio‘. Soldi dei contribuenti (evasori esclusi) e che finiscono anche nelle casse di editori grazie alla pubblicità a pagamento, all’Ufficio stampa del Comune affidato a Edinet Srl di Pietra Ligure. Mass media che forse hanno messo la sordina o ignorato proprio e solo la denuncia-appello del parroco che ha raccolto molti consensi e rari distinguo di chi lo preferirebbe ‘silenziato’ e alla fin fine il popolo dimentica. Mentre ai lettori si tace pure il lecito e goloso business che si genera. ‘Pecunia non olet‘ ? Loano, grazie alla maggioranza silenziosa, farà comunque tesoro del monito di uno stimato e laborioso sacerdote, missionario e pastore di buone opere nella gloriosa e civile Città dei Doria. (L. Cor.)
INTERVENTO DEL PARROCO DON EDMONDO BIANCO: “QUANDO IL DIVERTIMENTO DIVENTA VERGOGNOSO – LA DISCOTECA IN PIAZZA ITALIA”.
Il prete, classe 1965, è stato Rettore del Seminario Diocesano, è Canonico di Capitolo della cattedrale San Michele Arcangelo di Albenga e Amministratore parrocchiale a Boissano. E’ direttore diocesano dell’Ufficio Migrantes.
LUANA ISELLA (capogruppo consiliare di minoranza)- Condivido molto volentieri la lettera accorata di Don Edmondo. Soprattutto alcuni passaggi che sono fondamentali e dovrebbero fare riflettere chi si mette in gioco nel mondo della politica. Si riflette poco, nella fretta del fare a tutti i costi senza un’adeguata programmazione, sui messaggi che vengono dati. Eppure tanta responsabilità la abbiamo, soprattutto sui più giovani, che oggi stanno attraversando un periodo poco roseo. Ecco ogni tanto, invece di inseguire a caso i palloni, proviamo a fermarci, a riflettere e a pensare… e ad ascoltare.
MATTEO RAINISIO (editore di Edinet Srl-Ivg.it)- Ascolto lo Zoo, meno di quando avevo 18 anni, ma lo ascolto ancora ogni tanto. Sono sboccati? si. Lo sono da anni? Si. Fanno ascolti e piacciono ? SI. Mia nipote era a quella festa e si è divertita, certo è un genere che non piace a tutti, ma è comunque un genere che piace a molti. In tv c’è di peggio, certo è giusto che il parroco del paese si lamenti, ma fino a prova contraria lo Stato è laico e per fortuna non viviamo in Arabia Saudita dove le donne non possono girare da sole. Il bello di una località turistica è che deve soddisfare i gusti di tutti i turisti e di tutti i locals. Quindi una sera mi fai la musica d’autore, una sera mi fai la presentazione di un libro e una sera mi fai lo zoo. Tutti sanno che primo o poi ci sarà la serata adatta ai propri gusti. La piazza era piena, la gente si è divertita (genitori compresi) perchè forse quello che il DON non sa è che in piazza c’erano tantissimi ragazzini figli di chi come me ascoltava lo zoo a 18 anni e oggi, quasi 30 anni dopo ha portato i figli adolescenti ad una serata dello ZOO, magari 30 anni dopo averli visti (come me) allo Sporting di Finale Ligure.
PS. ricordo che le stesse critiche la Chiesa le ha mosse anche contro gente come Vasco Rossi i Beatles ed Elvis. E’ una ruota che gira.
Gabriele Grassi (dalla pagina Facebook)- Forse il luogo non è consono, ma far finta di cadere dalle nuvole e anche un modo di chi gira la testa dall’altra parte nei restanti 364 giorni dell’anno. Non è che tutte le restanti sere o serate in riviera o ovunque in Italia siano tutti dei chierichetti, ma se mai è un problema sociale diffuso e diversità generazionali. Non è che negli anni indietro la gente fosse tutta Santa e casta, ma tutto era un tabù ( per certi aspetti era meglio altri meno ). La stagione estiva quest’anno è molto sotto le aspettative e non credo che se ci fosse un altra amministrazione cambierebbe ( a parte la politica del sonno e sagre ). Ho quasi 45 anni e una volta si ballava, si beveva, si…va bhe anche quello,ecc aldilà della volgarità e del luogo poco idoneo in prossimità di luoghi di culto, credo che il resto siano un po’ le solite polemica gettate al vento. Basta guardarsi in giro tutti i giorni, tutte le sere, di come sono le generazioni di ora in realtà. Per me è più il luogo inadatto ma anche per altri eventi simili, poiché è un luogo storico e di culto benché uno abbia idee religiose diverse. Ma non credo che se ci fosse stata un altra amministrazione sarebbe stato diverso, io ho visto solo peggioramenti in questi decenni, da destra a sinistra, centro,centro nord, centro sud…. io alla sera esco,dopo due giri in passeggiata mi rompo le balle e me ne torno a casa nauseato e lavoravo pure in discoteca per farti capire, che degrado sociale siamo arrivati,per altro credo che sia normale passaggio generazionale.
Luana Isella (capogruppo consiliare di minoranza) – Non si tratta di girare la testa dall’altra parte, si tratta di programmare un calendario di eventi che si contraddicono tra loro, si tratta di avvallare sei messaggi che sui giornali vengono condannati, si tratta di non essere coerenti con un messaggio politico unico! Insomma…. È capitato l’evento e ci sono tuffati dentro senza pensare a che conseguenze c’erano!
DA IVG.IT LETTERA 18 AGOSTO 2022 DI ATTITLIO BISLENGHI (Vicepresidente UNITRE Loano)….” la lunga lettera di una lettrice loanese, indignata per aver assistito, almeno in parte, ad uno spettacolo, tenutosi qualche sera prima nella piazza antistante il palazzo comunale, del gruppo “I Tamarri”. La signora ha sfogato la sua indignazione, certa di trovarsi nel giusto, ed invocando a sua difesa i valori dell’Essere Umano, della Famiglia, della Vita, dell’Etica, della Morale; tutti con l’iniziale maiuscola. E, come se non bastasse, ha chiamato a testimoniare in suo favore il Sindaco, il Comune e il Consiglio Comunale (ancora una volta con la prima lettera maiuscola) per “ricominciare ad evidenziare ciò che è buono e onesto e dar vita […] ad eventi che proclamino la bellezza e il rispetto della vita come ha fatto Loano nella giornata in difesa della donna” (quest’ultima, finalmente, con la D minuscola). In parole povere, mi pare che la signora, nell’impeto della sua indignazione, abbia messo un po’ troppa carne al fuoco.
Al tempo di Roma imperiale, nell’anfiteatro Flavio – altrimenti detto Colosseo – si davano spettacoli incredibilmente cruenti, dove in cambio della vita e della libertà, soldati di altri popoli, catturati dai romani vincitori in qualche battaglia, duellavano con altri uomini fino a che uno dei due soccombeva. Non parliamo poi di tutti quei cristiani che, più tardi, sarebbero stati dati letteralmente in pasto alle belve, solo per soddisfare un pubblico entusiasta, che riempiva l’anfiteatro. “Panem et circenses”, era il motto che andava per la maggiore a quei tempi. Dare al popolo da mangiare, e organizzare spettacoli per divertirlo, in modo da averne sempre il consenso assicurato. “Marem et strepitum”, potrebbe essere il motto di oggigiorno: dare ai turisti il mare (di cui, a quanto vedo, beneficia anche lei) e dare del rumore, dello “sciaratto”, come si dice con un termine assai efficace in dialetto ligure. Lo sciaratto, cara lettrice, non comprende solo lo spettacolo dei Tamarri, nel quale non faccio fatica a riconoscere la trivialità, ma anche le sfilate in costume d’epoca (nelle quali ho sempre intravisto, con un certo sgomento, anche la nostra presidente) come pure – si tenga forte – la processione del 2 luglio, organizzata certo non a beneficio dei loanesi credenti, ma degli ospiti estivi.
Quanto alla necessità di educare i cittadini al rispetto dei valori che lei stessa ha nominato, è compito delle famiglie e delle scuole, piuttosto che dell’amministrazione comunale. Sono ben felice che lei, come altri genitori, cerchi di educare i suoi figli “al rispetto ed al bello”; spero che nel suo concetto di “rispetto” siano comprese anche quelle persone che non la pensano proprio come lei.
Chiudo con un appunto di carattere ortografico: ho notato che lei usa in modo disinvolto le iniziali maiuscole, quando non sarebbe necessario, ed anche le virgolette. Faccia attenzione, perché mettere tra virgolette una parola come “persone” equivale a darle una connotazione dispregiativa che forse non merita. Non siamo tutti buoni, bravi e belli, a questo mondo. Non siamo tutti intelligenti, né di buon gusto, anche se il gusto – come ho già detto – cambia molto, nel tempo e nei luoghi. Siamo però tutte persone, senza virgolette, con una nostra dignità. (Attilio Bislenghi Vicepresidente UNITRE Loano)
DAL SITO INTERNET- L’Università delle Tre Età di Loano fa parte dell’UNITRE – Associazione Nazionale delle Università delle Tre Età, con sede legale a Torino, ove è nata nel 1975. L’UNITRE di Loano è sorta il 31 agosto 1998. In questi ventiquattro anni di vita ha operato instancabilmente per la promozione sociale e culturale in ambito cittadino, con un occhio di riguardo per le persone ritirate dal lavoro, affinché la loro condizione di “pensionati” non sia una fase di ripiegamento e di allontanamento dalla vita attiva, ma una nuova opportunità di crescita culturale ed emotiva. In UNITRE si tengono corsi, seminari e laboratori, si allestiscono mostre, si organizzano gite e concerti; ci si incontra, si socializza, si stringono amicizie.
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