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Liguria e Basso Piemonte

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Imperia: sentenza del tribunale. Binari a monte: indennizzo rumore e impatto su 6 immobili. 2/ Futuro sospeso per 38 ferrovie: l’ora delle decisioni. Il Piemonte, con 13 linee, batte tutti


Sentenza pilota, almeno in Liguria, del tribunale di Imperia che ha condannato le Ferrovie dello Stato a risercire i proprietari di immobili ‘non frontisti’ della nuova tratta ferroviaria imperiese che hanno visto diminuire il valore delle loro case per la presenza rumorosa ed impatto dei binari. Leggi anche un approfondito articolo dedicato alle 38 ferrovie sospese  in Italia.

La Regione Piemonte sempre in testa anche se la verifica avviata dal Consiglio Regionale su costi e benefici della riapertura di 13 linee ferrovie ‘dismesse’ è un primo segnale di inversione di tendenza.

IMPERIA SENTENZA DEL TRIBUNALE CIVILE: FERROVIE CONDANNATE A RISARCIRE. CON I BINARI A MONTE LE CASE HANNO PERSO VALORE. SEI GLI IMMOBILI INTERESSATI. UN VERDETTO PILOTA, ALMENO IN LIGURIA, SE FOSSE CONFERMATO ANCHE IN APPELLO. IL PROVVEDIMENTO E’ GIA’ ESECUTIVO.

Non è citato il caso dei binari in galleria che attraversano località dove ci sono case sovrastanti e che dovranno subire le conseguenze delle ‘onde galvaniche’. Alcuni edifici, perlopiù unofamigliari, sono stati eretti dopo che era cessato il vincolo ventennale che impediva di costruire in una fascia interessata dalla sottostante ferrovia a monte. Almeno una decina di immobili sono sorti nella sola Loano. Qualcuno di più ad Alassio e Borgio Verezzi. Ignoriamo il dato di altre località interessate dalle gallerie dello spostamento a monte.

 

DA FUTURO SOSPESO 2022

AMODO presenta la seconda edizione del Dossier Futuro Sospeso, realizzato da Legambiente, UTP AssoUtenti, Federazione Italiana Ferrovie Turistiche e Museali FIFTM, Kyoto Club e Fondazione Cesare Pozzo. Il dossier esamina la situazione di 1200 km di linee ferroviarie da riaprire al trasporto locale in Italia.
Diviso per regioni, esamina lo stato di 38 linee che potrebbero essere riaperte, sia per garantire efficace trasporto locale a territori oggi non serviti e sia per servizi turistici in paesaggi di straordinaria bellezza italiana. Si tratta di una proposta strategica per il Paese, oggi più che mai necessaria, per rispondere al bisogno di mobilità sostenibile dettata dal nuovo scenario internazionale e dalla transizione ecologica.
Rispetto alla classifica delle regioni con più linee soppresse, poco è cambiato dal Dossier del 2021 – con Regione Piemonte sempre in testa anche se la verifica avviata dal Consiglio
Regionale su costi e benefici della riapertura di 13 linee ferrovie sospese è un primo segnale di inversione di tendenza – ma a livello nazionale qualcosa si sta muovendo positivamente con l’intesa Stato-Regioni per 26 linee ferroviarie turistiche e la destinazione di investimenti del PNRR sulle ferrovie turistiche e locali.
Né si può dimenticare il benemerito impegno di Fondazione FS per il ripristino ad uso turistico di alcune linee, con circolazioni a calendario di treni storici, non ultima la riapertura della ferrovia Fabriano-Pergola a settembre 2021.
La Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al Decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, di concerto con i Ministri dell’Economia e delle Finanze, della
Cultura e del Turismo, in attuazione della Legge 128 del 2017 sulle ferrovie turistiche.
È stata definita una lista di 26 tratte ferroviarie ad uso turistico gestite da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) o da ferrovie regionali che potranno Futuro Sospeso 2022 Dossier sulle 38 ferrovie sospese in Italia: una proposta strategica per potenziare il trasporto ferroviario nelle aree interne del paese.

Tornare in servizio grazie ai fondi del Piano Complementare. Dopo l’annuncio del Mini-
stro Enrico Giovannini si è in attesa della pubblicazione definitiva del Decreto ma fin d’ora
AMODO auspica la reintroduzione della linea Castelvetrano-Porto Palo di Menfi nella lista.
I finanziamenti del Fondo Complementare al PNRR stanziati sono i 435 milioni di euro del
Ministro della Cultura, Dario Franceschini finalizzati proprio al recupero di linee di inte-
resse storico e turistico, tra cui la Noto – Pachino, l’Alcantara – Randazzo e la Rocchetta
– Gioia del Colle. Oltre ai fondi del PNRR, del Contratto di Programma con RFI e di quelli delle società regionali si debbano però identificare risorse aggiuntive per dare attuazione
concreta al provvedimento.
Sul fronte del trasporto locale vero e proprio, il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha stanziato 1,55 miliardi di euro assegnati alle Regioni
per la messa in sicurezza delle linee regionali, il potenziamento delle reti ferroviarie regionali e il rinnovo del materiale rotabile.
AMODO auspica che si proceda decisamente a sostenere con investimenti contenuti ma dal forte effetto moltiplicatore le ferrovie locali, tralasciando proposte come l’arretramento della linea Adriatica nel territorio di Pesaro a monte dell’autostrada che rischiano di penalizzare la fruizione ferroviaria da parte dei paesi e delle città oggi ben serviti dalla ferrovia.
Infine, l’apertura della Commissione Trasporti Regione Piemonte sulle 13 linee sospese è un
primo passo e un segnale positivo. Ovviamente AMODO si aspetta che la valutazione non
sia puramente “economicistica” ma prenda in considerazione il valore che il servizio su ferro
ha per i territori e per i residenti, il valore ambientale contro le emissioni di gas serra e per
la qualità dell’aria, il valore turistico di borghi.

 


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