Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Io Angelo Vaccarezza e Giorgio Almirante. ‘Ho avuto onore e privilegio di incontrarlo e l’emozione di intervistarlo’ 2/Quel giorno di De Mita al cinema Perla assiepato


Nel 34° anniversario dalla morte di Giorgio Almirante, mitico segretario nazionale del Msi (due  i suoi comizi a Loano, in corso Roma, con il palco davanti alla casetta dei Lavoratori e in una circostanza pranzo al G.H. Garden Lido), l’ex sindaco, ex presidente della Provincia e capogruppo di Cambiamo in Regione (lista Toti), Angelo Vaccarezza, ricorda il personaggio con un post sulla sua pagina Facebook.  E quel giorno di Ciriaco De Mita a Loano al cinema Perla.

Va riconosciuto a Vaccarezza di non aver mai nascosto le simpatie per la destra destra, direbbe Berlusconi, e pure missine negli anni della prima gioventù. Poi è stata la volta della Dc (con papà e zio consiglieri comunali), quindi Casa delle Libertà, Il Popolo delle Libertà, Forza Italia e ora il partito nazionale di Toti. Molti ricorderanno Vaccarezza anche primo colonnello dell’allora potente uomo di partito e di governo, Claudio Scajola oggi tornato sindaco, a pieni voti,  della sua città e da pochi mesi anche presidente della Provincia. Un ‘divorzio’, nel tempo, molto silenzioso senza che, parrebbe, sia mai ‘scemata’ la reciproca stima. Negli scenari futuri, con Toti parlamentare a Roma, si aprirebbe un sogno per l’ex primo cittadino loanese: la candidatura a presidente della Regione, montagne russe da superare visto che in ‘casa leghista‘ non si nasconde l’obiettivo di un ‘salviniano di ferro’ alla futura presidenza. Ma Vaccarezza è tra i cultori dell’uomo forte al potere. E gli esempi in cui specchiarsi nel mondo non mancano. Si pensi al repubblicano Trump o Erdogan oppure Bolzanaro presidente del Brasile o il signore e ras dell’Egitto.

POST DI VACCAREZZA SULLA SUA PAGINA FACEBOOK-

Giulia De Medici Almirante, figlia del compianto Giorgio, storico segretario del Msi, mentre raggiunge con Angelo Vaccarezza  la storica bar-pasticceria Balzola ad Alassio per la premiazione del ‘Bacio d’Argento’ al presidente Toti

Il 22 Maggio del 1988, l’Onorevole Giorgio Almirante lascia la vita terrena.

Giorgio Almirante fu il simbolo di un’era storico politica determinante per il nostro paese.

Dopo aver militato nelle organizzazioni giovanili  del Movimento Sociale Italiano-Destra Italiana, per diciotto anni ne fu segretario, incarnandone perfettamente idee e valori.
Esponente di spicco della Prima Repubblica, mantenne la carica di Deputato dal 1948 fino alla morte.
Le radici, la storia della destra italiana, sono rappresentate dalla sua figura forte e determinata.
Fu un grande leader politico: traghettò la destra in tempi difficili, a testa alta, da patriota che amava l’Italia, in maniera onesta, coerente e coraggiosa.
Rispettoso del passato, delle nostre radici, ma proiettato nel futuro; fu una guida preziosa, che, con le sue battaglie, riuscì a far si che il suo partito avesse un ruolo di vita politica nazionale.
Ebbi il privilegio e l’onore di incontrarlo, e ricordo l’emozione con la quale lo intervistai negli anni della mia gioventù.
Ancora oggi, la considero una delle esperienze più significative della mia vita politica.
Vorrei tanto che, quando non ci sarò più, si dicesse di me quello che Dante disse di Virgilio: facesti come colui che cammina di notte, e porta un lume dietro di sé, e con quel lume non aiuta se stesso. Egli cammina al buio, si apre la strada nel buio ma dietro di sé illumina gli altri”.
GIORGIO ALMIRANTE- Salsomaggiore Terme, 27 Giugno 1914- Roma, 22 maggio 1988.
Dalla pagina Facebook di Vaccarezza Regione: Buongiorno Amici.
Ho volentieri sottoscritto e votato l’Ordine del Giorno presentato dai colleghi Arboscello e Brunetto: il provvedimento chiede un impegno da parte di Regione per intervenire nei confronti del concessionario autostradale competente nella tratta che comprende il casello di Orco Feglino.
Da decenni le comunità del ponente ne chiedono un adeguamento, al fine di consentire l’ingresso e l’uscita in entrambe le direzioni di marcia. Ringrazio l’Assessore Giampedrone per gli impegni assunti in aula, dimostrando che sulle cose concrete la politica sa fare sintesi, superare le divisioni, ed operare nell’interesse della collettività. #AvantiLiguria. #lamialiguria

E SUL WEB UNA BELLISSIMA FOTO DA PRIMA PAGINA

LOANO NON E’ SOLO….

LOANO DALLA DC, A FORZA ITALIA, ALLA LEGA DI SALVINI.

COMIZIO DI CIRIACO DE MITA AL CINEMA PERLA AFFOLLATO COME NON MAI

Ciriaco De Mica è stato segretario della Dc anni ’80, per 7 lunghi anni. A Loano lo scudo crociato dei cattolici aveva una sua roccaforte, oltre 300 iscritti. Il periodo in cui Aldo Gasco reggeva le sorti della segreteria cittadina. Un onore ricevere ed ospitare  uno degli esponenti più vista dell’Italia. E quel pomeriggio al Cinema Perla (poi raso al suolo per il ‘dolce cemento’) dove si sgomitava per un posto a sedere e tanta gente in piedi. Dove arrivarono, con uno spot promozionale gratis, inviati speciali dei maggiori quotidiani del Nord Italia, telecamere e giornalisti Rai.

Oggi De Mita, dopo la sua morte, ‘celebrato’ da quasi tutti gli schieramenti politici  come un autentico statista, figura simbolo di un’intelligenza raffinata, con i suoi ragionamenti spesso contorti, ma lucidissimi e riformisti. Lui che faceva parte dell’universo cattolico italiano, che ha concluso la lunghissima carriera da sindaco (secondo mandato) del paese natio, Nusco poco più di 4 mila abitanti e dove riposeranno le sue spoglie.

De Mita che non ha mai tradito la sua fede politica, dalla Dc, all’Ulivo, al Pd. E ripeteva: “Ho attraversato ciò che l’intelligenza umana  può attraversare”.  Lui cresciuto in una famiglia di 7 figli, uno ha studiato in seminario solea ricordare. De Mita e la sua forza del pensiero,  del ‘ragionamento’, l’inflessione dialettale ‘rubata’ dai comici, la consapevolezza del diritto della persona, da progressista estremo in campo sociale. Ha dato molto per il rinnovamento della Dc. Lui che era solito scontrarsi (1982-’89) con Bettino Craxi e che si scontrerà, in uno studio della Tv, con Matteo Renzi al quale disse: “Sei un miserabile, di me si dirà che sono morto Dc, di te sicuramente no”.

De Mita tra gli applausi, a Loano, quando tutti o quasi nella città dei Doria  erano democristiani; i comunisti erano il secondo partito (Pci e Psiup), seguivano i socialisti del Psi e Psdi, i liberali, da ultimo missini e monarchici. Poi gli anni del fuggì fuggì tra le braccia e sul palco, sul carro dei vincitori e del potere di turno: a Loano a destra sempre più a destra.  Trionfava il berlusconismo idolo. Ieri Forza Italia oggi Lega di Salvini (prima gli italiani), domani chissà, Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni leader nazionale. Anche a Loano una parentesi, alle ultime politiche, dove M5S hanno conquistato molti elettori.

Oggi figli e nipoti loanesi dimenticano quel passato degli avi: democristiano, comunista, socialista…. Il teatrino della politica mai sceso così in basso con ‘cambi di casacca’ e voltagabbana. Con ‘fratelli muratori’ che hanno fatto proseliti, soprattutto tra i ‘camici bianchi’ e professionisti, artigiani, anche se non c’è più una loggia massonica nell’ex Osbruma di Boissano.

Ce persino chi ignora o calpesta il passato del papà, del nonno, dello zio. Oppure balbetta dietro le quinte. Basta leggere l’informazione galoppante dei nostri tempi. I post su siti web fai da te. Il ‘carnevale’ di immagini ed egocentrismo. E che pena, per il vecchio e decano cronista savonese, sfogliare il suo piccolo archivio stampa. Qualche De Mita in più, qualche Berlusconi-Renzi-Salvini in meno ?  Lasciamo alla sensibilità e alla cultura socio-politica di ognuno esprimere liberamente le proprie idee, poco importa se da saltimbanchi pentiti. Da rispettare anche se non da condividere. La storia, si ripete (o non si ripete), è ‘galantuomo’ (L.Cor.)

 


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