Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Pieve di Teco tutti i ‘cantori’ del rilancio della Valle Arroscia. Un nodo al fazzoletto?


Se non ora quando ? Si moltiplicano gli annunci dei ‘cantori’ del ‘grande rilancio della Valle Arroscia’. Proposte, progetti, proclami, finanziamenti annunciati, itinerari turistici e sentieristici, turismo ricettivo, outdoor, mountain bike, equitazione, aiuti e agevolazioni alle imprese, feste, fiere, sagre, Expo, servizi pubblicitari e interviste a Imperia TV, Rai 3 Regione.  Qui dove la manna del ‘Piano casa’ non sembra purtroppo di casa. E tanto altro.

di Luciano Corrado

Risparmiamo ai lettori 83 ritagli stampa che hanno costellato le promesse più eclatanti degli ultimi 20 anni di una valle che ha Pieve di Teco come ‘piccola capitale’. L’uso del potere politico-amministrativo, cariche pubbliche, clava di un ascensore sociale ma senza spargimento di sangue di stampo mafioso. Solo clientelare. Chi comanda sa che non bisogna indietreggiare e fa ogni sforzo per rafforzare il ‘fortino’, conquistare nuovi gregari trombettieri.

Il 2022 sarà la volta buona  per gli abitanti e l’economia complessiva della Valle Arroscia, invertendo il trend a scalare? L’Anno del Signore. Si riuscirà laddove finora si è fallito ? A convincere anche i meno pessimisti ed i più riottosi. Perchè ora sì (con luna di miele) e prima solo delusioni, qualche supposta o aspirina ?  Mentre servirebbero, già da tempo, ingenti risorse, tipo quelle che si spendono sulla fascia costiera (protezione spiagge, passeggiate a mare, ponti, pontili). Chi ricorda se sono stati spesi già quei 6 milioni annunciati dal sindaco Alessandri, oppure la sorte ultima del progetto tunnel di Cantarana- Armo- Acquetico; la richiesta milionaria di eliminare curve strettoie e pericolose della statale del Colle di Nava. E si potrebbe continuare con ‘carta canta’.

Il rilancio ripromesso, edizione 2022, vedrà finalmente arrestarsi il drammatico scenario (peraltro sempre taciuto) di un patrimonio abitativo-immobiliare in costante valore calante fino a non avere più mercato, per mancata domanda, soprattutto in alcuni paesi dell’alta Valle. “Ti regalo una casa a 1 euro purchè di trasferisci ad abitare qui con la famiglia”. Altro che ‘Piano casa‘ targato Toti- Scajola  per la plausibile gioia di 850 agenzie immobiliari in provincia di Savona (erano 287 20 anni fa), 714 in provincia di Imperia (erano 193). La rinascita non dovrebbe iniziare forse  dai ‘miracolosi’ piani di sviluppo edilizio ? Quante sono in un anno le nuove concessioni edilizie (oggi con tante altre denominazioni) in valle Arroscia ? Basta vendere fumo e fiumi di parole !

Si pensi a Mendatica, piuttosto che Cosio, Pornassio (persino Nava già ‘regina del turismo’), Rezzo, Armo,  Borghetto D’Arroscia, Ranzo, Vessalico e la stessa Pieve di Teco dove solo la presenza di extracomunitari (ora europei) e di stranieri del centro e nord Europa ha mitigato la desertificazione.  Si pensi alla lunghissima e travagliatissima crisi di Monesi di Triora che ha trascinato nel ‘baratro’ l’economia delle zone a valle e poi alluvione e frane; con Monesi di Mendatica chiusa ed interdetta, San Bernardo semideserta. Penalizzate Valcona e Salse. Si pensi ai mai ricompensati e benemeriti che mantengono il presidio di attività commerciali: bar, ristorante, agriturismo, negozio, tabacchi. Nei paesi montani i quotidiani non arrivano più da 10 anni. Per gli alberghi ci avviciniamo ai numeri di una mano.

Quale è, ad esempio, la stima reale delle case disabitate 360 giorni l’anno e di quelle occupate da residenti (alcuni di comodo, si risparmia Irperf comunale, Imu, Tari, tariffe elettriche), quelle di villeggianti. Sbagliamo quando c’è chi azzarda stime intorno all’80 per cento del patrimonio immobiliare ormai ‘disabitato’ ?

Se lungo la fascia costiera il business edilizio, anche nei tempi più bui, si è in parte arrestato, senza tuttavia perdere valore complessivo e di mercato  (salvo rari casi laddove si è costruito e speculato con palazzoni ghetto); se gli affitti dei locali commerciali occupati non sono certo da crisi, come non lo sono i prezzi dei pochissimi stabilimenti balneari in vendita, la vera catastrofe ha colpito invece le strutture ricettive alberghiere tradizionali e famigliari, comprese quelle affacciate sul mare. L’obiettivo è la trasformazione in bilocali e trilocali. Si aggiungano altri settori colpiti come attività commerciali soprattutto di alcuni centri storici (Borghetto S. Spirito, Ceriale). Oppure si assiste ad un cambio di insegne: chiudi e apri mentre ha ripreso a tirare, con il 2021, il mercato delle seconde case al mare. Sono decine e decine i cantieri.

Basterebbe ascoltare poi le voci dei notai che si erano visti crollare il lavoro, lungo la fascia costiera, fino al 30%- 40% e con l’anno horribilis 2020. Ora c’è un generale recupero di compravendite. Entroterra montano sempre escluso, oggi come ieri.

Tutto questo accadeva ed accade sulla costa (in alcune zone il prezzo degli alloggi tocca punte di 8 – 9 mila € il mq e le aree edificabili sia abitative, sia a destinazione commerciale- artigianale  raggiungono  200-300 € al mq) dove i bilanci dei Comuni sono resi floridi da Imu, oneri di urbanizzazione, tasse comunali varie (vedi boom Piano casa ed incrementi insideativi). Ebbene si contrappongono  piccoli Municipi  montani con bilanci sempre più poveri. Non parliamo di investimenti in conto capitale, opere pubbliche se non quelle finanziate da Stato, Regione e nel piccolo dalla provincia. Certi comuni si sono trovati persino nella necessità di anticipare le spese per ‘somme urgenze’. E che dire delle difficoltà a gestire anche solo l’ordinaria amministrazione con carenze e vuoti di personale, di organici. Grottesco quanto accade negli uffici tecnici comunali che dovrebbero essere strategici nel portare in porto progetti per ottenere finanziamenti pubblici.

Pieve di Teco Expo 2021: è il momento del taglio del nastro

Ebbene utile rileggere la cronaca della “edizione 2021 dell’Expo valle Arroscia”.  Eccola. “Protagonisti i prodotti tipici e l’eccellenze del territorio che conquistano sempre nuovi mercati, da bilanci floridi per le aziende. Al taglio del nastro erano presenti Enrico Lupi, presidente della Camera di Commercio delle Riviere di Liguria, il sindaco di Pieve di Teco e presidente del Parco delle Alpi Liguri Alessandro Alessandri,  i colleghi dei comuni della valle Arroscia, il deputato  leghista Flavio Di Muro, la consigliere regionale Mabel Riolfo, l’assessore regionale Gianni Berrino  di Fratelli d’Italia, il direttore generale di Asl 1 Silvio Falco, il presidente della provincia Domenico Abbo, il presidente Confcommercio Imperia Marco Gorlero, Laurance Novaresi del Comune di Nizza e l’ex sindaco di Imperia ed ex presidente della provincia Luigi Sappa. Madrina dell’evento, Rosalba Nasi, vedova di Gabriele Boscetto, è stata lei (già salita alla ribalta di cronache giudiziarie sanremesi ndt) a tagliare il nastro della fiducia nella ripresa socio economica dell’intera valle”.

Ripresa e rilancio che si possono leggere, negli anni precedenti, in decine di articoli della ‘buona stampa’ imperiese ed in qualche caso in soccorso sono arrivati da Genova con l’ ‘inviato speciale’. Tra i leit motiv: “Abbiamo un territorio di una bellezza unica in Italia” e l’ha ripetuto di recente il neo presidente della provincia di Imperia, Claudio Scajola che si è spinto oltre: …”unico al mondo e bisogna saperlo valorizzare con grandi progetti e sinergie…” E poi la campana più suonata: “Le nostre eccellenze” che spuntano da decenni come  funghi (imbattibili erano i cronisti di Imperia TV) e  che dovrebbero rappresentare un carburante formidabile per superare gli ostacoli.

Si era polemizzato tanto  dell’inconcludenza dell’ Unione dei Comuni Alta Valle Arroscia. E da oggi si cambia musica, più fatti e meno parole, più rappresentata la minoranza. Ma soprattutto competenza ed efficienza a supporto delle singole realtà locali ? La comunità alpina non meriterebbe altre delusioni e freni. I nostri eroici avi ci guarderanno da lassù ? I giovani, le neo coppie, avranno più opportunità di lavoro e di servizi, anziché emigrare quasi in massa ?

Trucioli.it ha pubblicato diversi articoli (Diffide e denunce…………); ( Quintali di opuscoli in magazzino……) (Homo sapiens presidente)

Luciano Corrado

CON IL 2022  SALUTARE SVOLTA ?

ECCO  LA STAMPA

Unione dei comuni, entrano quattro componenti

Alta valle Arroscia
sono stati nominati
i nuovi consiglieri
Marco Corradi / Pieve di Teco- Il Consiglio dell’Unione dei Comuni Alta Valle Arroscia ha quattro nuovi componenti. Si sono insediati nell’ultima seduta. Due erano i decaduti (entrambi di Aquila d’Arroscia) perché non più consiglieri comunali e sono stati sostituiti. Con Carlo Gallo e Andrea Maffone di Armo. Perché rappresentano le minoranze visto che in tutti i Comuni alle ultime elezioni c’era stata una sola lista mentre ad Armo ce n’erano due. Oliviero Olivieri, per Montegrosso Pian Latte, è subentrato ad Angelo Toscano, dimessosi. E un cambio anche per Rezzo con l’ingresso di Federico Ceriati. Gli altri componenti il Consiglio sono oggi Alessandro Alessandri, presidente dell’Unione (per Pieve di Teco), Tullio Cha (Aquila d’Arroscia), Massimo Cacciò (Armo), Giancarlo Cacciò (Borghetto d’Arroscia), Mauro Parodi (Cosio d’Arroscia), Piero Pelassa (Mendatica), Marco Ferrari (Montegrosso Pian Latte), Emilio Fossati (Pornassio), Marco Rovere (Ranzo), Paola Giliberti (Vessalico), Renzo Brunengo (Pieve di Teco). Armo, con tre consiglieri, è il Comune più rappresentato. «L’Unione funziona – afferma il sindaco di Armo Massimo Cacciò – Fra alti e bassi. Potrebbe funzionare meglio se disponessimo di qualche dipendente in più. Molti ci sono stati sottratti dalla mobilità visto che si spostano in altri enti con maggiori prospettive di carriera. Da noi funziona benissimo il sociale. Disponiamo di un’assistente che lavora in modo egregio e si occupa anche del trasporto alunni. Lo stesso lo smaltimento dei rifiuti. Tre anni fa gli undici comuni dell’Alta Valle Arroscia si sono uniti a sei della Valle Impero».
IL PARCO ALPI LIGURI GUARDA CON OTTIMISMO IL 2022
IL PRESIDENTE ALESSANDRI ANNUNCIA  UNA CRESCITA NEL TRIENNIO.
TURISMO SOSTENIBILE E ECCELLENZE
Comunicato stampa –  Il Parco delle Alpi Liguri guarda con ottimismo il 2022, il presidente Alessandri: “Prospettiva di netta crescita nel prossimo triennio promuovendo il turismo sostenibile e le eccellenze”. Tra le priorità spiccano i progetti europei del programma Italia-Francia Alcotra dove prevedono interventi di ripristino e manutenzione della rete sentieristica e l’ente si appresta a vivere una fase di rilevante crescita e sviluppo.

In vista della fine dell’anno, l’Ente Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri definisce le molteplici attività previste per il prossimo futuro, in particolare per il triennio 2022-2024. Fra le priorità spiccano i progetti europei del Programma Interreg V-A Italia-Francia Alcotra, nell’ambito dei quali si prevedono interventi di ripristino e manutenzione della rete sentieristica. Grazie inoltre alla prossima programmazione Alcotra 2021-2027, e a una struttura ormai allenata e pronta alla ricezione di fondi europei e regionali, l’Ente potrà ora entrare in una fase di rilevante crescita e sviluppo.

Il Parco intende proseguire nel suo obiettivo primario di tutela del patrimonio naturalistico, emergendo come punto di riferimento nella valorizzazione ambientale del territorio, con particolare riguardo anche agli aspetti turistici e socio-economici. Il triennio 2022-2024 vedrà la conclusione di diversi progetti comunitari nei quali l’Ente Parco delle Alpi Liguri opera, come soggetto attuatore della Regione Liguria, unitamente ad altri partner transregionali e transfrontalieri; verrà inoltre definita la partecipazione ai bandi del prossimo ciclo di programmazione Alcotra 2021-2027.

Il Parco porterà avanti le proprie finalità istituzionali di conservazione attiva degli ecosistemi e di tutela del paesaggio: in questo ambito rientreranno le già avviate azioni di gestione, conservazione e miglioramento degli ambienti ecologici; insieme alle comunità locali, si andranno a creare servizi ecosistemici di cura e di utilizzo sostenibile dei territori protetti, incentivando un’economia attenta all’aspetto naturalistico e ambientale.

Proseguiranno poi le attività di controllo e prevenzione della diffusione della Vespa velutina affidate dalla Regione, ancora in corso in collaborazione con Squadre di Protezione Civile incaricate in tutte le Province della Liguria. Nell’ambito del progetto comunitario Interreg Alcotra Pitem Biodivalp, si porteranno a compimento attività di comunicazione in collaborazione con aziende locali e azioni a sostegno della pastorizia. Verrà inoltre avviato un nuovo servizio di guardiaparco nell’ottica del potenziamento dei presidi territoriali e di vigilanza. Si concluderà, poi, nell’ambito del progetto comunitario Interreg Alcotra Piter Alpimed Clima, la diagnosi energetica e idrica dei rifugi alpini nel territorio del Parco. Un altro obiettivo importante per il prossimo triennio sarà anche quello di incentivare un tipo di turismo sostenibile rispettoso dell’ambiente e attento alle comunità locali, coinvolgendo attivamente gli operatori del territorio.

Verrà data prioritaria importanza alle attività di sistemazione della rete sentieristica, oltre all’avvio di una rete di servizi specifici per le attività outdoor e al coinvolgimento mirato delle strutture ricettive. Si concluderanno le attività avviate riguardo al tracciato selezionato per la tematica transfrontaliera delle “Vie del Sale”, nell’ambito del progetto comunitario Interreg Alcotra Piter Alpimed PATRIM, e quelle avviate in riferimento al progetto Interreg Alcotra Piter Alpimed Mobil in merito alla mobilità sostenibile, fra le quali un calendario già avviato di 50 escursioni guidate gratuite con servizio bus navetta, che proseguiranno fino a maggio 2022. Verranno concluse le attività di raccolta dati e di comunicazione delle peculiarità storico-culturali e ambientali, degli eventi ricorrenti e delle realtà outdoor, ricettive e turistiche presenti sul territorio, attività che rientrano nel progetto comunitario Interreg Alcotra Pitem Mito. Nell’ambito del progetto comunitario Interreg Alcotra Pitem Pace si porterà infine a compimento il lavoro di digitalizzazione di documenti selezionati da archivi e biblioteche locali. Per il prossimo triennio, il Parco delle Alpi Liguri continuerà a portare avanti, con diverse proposte didattiche in collaborazione attiva con gli istituti scolastici, le proprie attività di educazione ambientale e di sensibilizzazione alla sostenibilità, consapevole dell’importanza di diffondere tra le nuove generazioni conoscenze e competenze in tema ambientale, con particolare riferimento alle tematiche legate alla biodiversità e alla sostenibilità. Proseguiranno infine nei prossimi tre anni le ordinarie attività di gestione amministrativa e finanziario-contabile, nell’ottica della trasparenza e dell’aggiornamento continuo, con un potenziamento delle risorse umane e della collaborazione con gli uffici regionali e gli altri Enti Parco.

“L’Ente si trova in un’importante fase di transizione, commenta il Presidente del Parco Alessandro Alessandri, con la prospettiva di una netta crescita nel prossimo triennio; siamo consapevoli di avere ancora davanti a noi un lungo lavoro di miglioramento nell’ottica di una sempre maggiore collaborazione con gli attori locali e della programmazione di azioni sistematiche e condivise per lo sviluppo del futuro economico del territorio. Daremo primaria importanza a una forma di turismo sostenibile e attento al rispetto dell’ambiente, valorizzando al contempo le eccellenze e le unicità del territorio del Parco, con impegno costante”.

IL SECOLO XIX IMPERIA

A disposizione 1,5 milioni, ma si punta ai fondi Alcotra

Parco delle Alpi liguri,
il piano triennale
per il rilancio turistico

Milena Arnaldi / Pieve di Teco – Con una base economica di circa 1,5 milioni di euro e confidando di intercettare altri

Alessandro Alessandri geometra e agricoltore: 2021 stagione delle olive

fondi, il Parco naturale regionale delle Alpi liguri si prepara ad affrontare la sfida proiettata sul triennio 2022-2024. L’orizzonte è ampio, si guarda alla prossima programmazione Alcotra 2021-2027 per entrare in una fase di crescita e sviluppo dell’area naturale che abbraccia le vallate del Ponente con potenzialità ancora inespresse. «Il Parco intende proseguire nel suo obiettivo primario di tutela del patrimonio naturalistico – spiega il presidente, Alessandro Alessandri sindaco di Pieve di Teco – Il triennio 2022-2024 vedrà la conclusione di diversi progetti comunitari nei quali l’ente parco opera come soggetto attuatore della Regione, unitamente ad altri partner transregionali e transfrontalieri. Verrà inoltre definita la partecipazione ai bandi del prossimo ciclo di programmazione». Tra le finalità del Parco regionale c’è la conservazione attiva degli ecosistemi e di tutela del paesaggio; proseguiranno poi le attività di controllo e prevenzione della diffusione della Vespa velutina affidate dalla Regione, ancora in corso, in collaborazione con le squadre di Protezione civile e azioni a sostegno della pastorizia. Verrà inoltre avviato un nuovo servizio di guardiaparco e si concluderà la diagnosi energetica e idrica dei rifugi alpini nel territorio del Parco. Sarà data prioritaria importanza alle attività di sistemazione della rete sentieristica, oltre all’avvio di una rete di servizi specifici per le attività outdoor e al coinvolgimento mirato delle strutture ricettive e degli operatori del territorio. Sempre nell’ambito dei progetti comunitari si concluderanno le attività avviate riguardo al tracciato selezionato per la tematica transfrontaliera delle “Vie del Sale” e quelle in riferimento alla mobilità sostenibile, come il calendario di cinquanta escursioni guidate gratuite con servizio bus navetta che proseguirà fino a maggio 2022. Per il prossimo triennio, il Parco continuerà a portare avanti, in collaborazione con gli istituti scolastici, le attività di educazione ambientale. «L’ente si trova in un’importante fase di transizione, con la prospettiva di una netta crescita nel prossimo triennio – conclude Alessandri – siamo consapevoli di avere ancora davanti a noi un lungo lavoro di miglioramento e condivisione. Daremo primaria importanza a una forma di turismo sostenibile e attento al rispetto dell’ambiente, valorizzando le eccellenze e le unicità del territorio del Parco».

E NON POTEVA MANCARE ENRICO LUPI (due presidenze)
A IMPERIA NEWS E SAVONA NEWS
Parole di fiducia e speranza da parte del presidente della Camera di Commercio a imprese e cittadini
Enrico Lupi storico presidente di Confcommercio e ora presedente delle Camera di Commercio della Riviere Liguri eletto all’unanimità

È un 2021 da incorniciare per Enrico Lupi, eletto e confermato il 14 dicembre scorso al vertice della Camera di Commercio ‘Riviere di Liguria’ che dopo la riforma accorpa gli Enti camerali di Imperia, Savona e La Spezia. Il manager di lungo corso ricopre anche la carica di presidente della Confcommercio ed è membro del Consiglio nazionale dell’organizzazione sindacale dei commercianti, nell’agosto scorso, era, infatti, già stato nominato alla guida della Camera, in seguito alle dimissioni di Luciano Pasquale.

Lupi lancia uno sguardo verso il futuro e dà un segnale di ottimismo dopo un 2021 che ha fatto registrare una significativa ripresa. Cosa si aspetta per il 2022? “In primo luogo la salute e, quindi, rilanciare l’economia del territorio per sostenere le nostre imprese. E poi cogliere le occasioni che il Pnrr darà al sistema economico nazionale”.

Enrico Lupi, in sinergia col Comune di Imperia e la stessa Camera era riuscito a portare in porto, dopo un anno di sospensione causa pandemia l’edizione 2021 di ‘Olioliva’, una impresa non facile.  “Dovremo farci trovare pronti a cogliere le opportunità per ridare fiato allo sviluppo e all’occupazione”.

“Credo -era stato il suo pensiero  appena eletto  –  che ogni territorio ha le sue prerogative ma deve essere interpretato come maggiore capacità propositiva implementando le capacità professionali e specificità sotto una regia unica. Cosi facendo diventiamo una forza, e le mettiamo a sistema diventano un esempio per altri territori, questa è la sfida nei confronti della Regione Liguria. Rappresentiamo veramente la casa delle imprese, l’economia in senso lato, lo spaccato della società che rappresentiamo è estremamente importante. Dobbiamo accreditare l’ente camerale in maniera incisiva. Io sono sempre favorevole al dibattito, ha detto Lupi, certamente non è facile la fusione delle province di Imperia, Savona e La Spezia. La nostra capacità deve essere quella di valorizzare le eccellenze di ciascun territorio con una proposta unica di insieme nei confronti degli esterni, delle istituzioni comunali, provinciali e regionali. Dipende da noi come far ad emergere le differenze in senso positivo e non negativo”.

Diego David


L.Corrado

L.Corrado

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