Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Cari nolesi oggi vi scrivo. Le cave: dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. E la curiosa urbanistica. ‘Idea Noli’ che ne pensa? Il sindaco si ricordi


Le cave e Noli. “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”. Negli anni 60 del secolo scorso nella cava di Mazen si sparavano potenti cariche di mine per produrre velocemente materiale in grande quantità, quarzite che serviva per costruire una nuova spiaggia tra l’ex “scoglio lungo” e quello di ”Gaverry”, dove il mare arrivava, per il maggior tratto del sito, sotto il muro dell’Aurelia; sono nati così i tre attuali bagni marini: Hilton, Nirvana, Mediterrané.

di Carlo Gambetta

Ho sempre sentito dire che la cava si “coltiva”, cioè si sfrutta con circospezione; qui è successo l’opposto.
Gli effetti negativi di un lavoro malfatto per la fretta, ovvero la fame di avere subito tanto materiale, causati dalle vibrazioni della potenzialità delle mine a cui è stata sottoposta l’intera parete sud della cava (lato Finale), ha fatto si che, nel seguito degli anni si verificassero frane più o meno consistenti a causa di infiltrazioni d’acqua, per arrivare a quella del 2014, la più disastrosa di tutte.

Occasione favorevole, doverosa, per indurre doverosamente il Sindaco Niccoli a produrre un’ordinanza di “messa in sicurezza” al proprietario, una società facente capo alla famiglia dell’Ing. Orsini di Torino.  Personaggio positivo l’ingegnere, che da Sindaco ho avuto l’occasione di  conoscere per discutere sulla possibilità di costruire un golf completo di club house nella zona della “Landrassa”sopra Noli, ma che non ha avuto seguito per non aver accondisceso,  come scelta politica dell’amministrazione, alla contropartita di ulteriori volumetrie residenziali.

L’ordinanza impugnata dalla società viene annullata a seguito di una transazione, tra le parti, che prevedeva un contributo di circa 40.000€  a favore del Comune per costruire una diga di contenimento sotto la frana con contestuale manleva di responsabilità per il futuro.  A questo punto, dal 2015 il Comune si caricava l’intero onere economico di pulizia all’interno della diga.  Una transazione, dunque, che più benevola di così non la si può immaginare, se non “Andreotticamente” pensando.  Anche rivolgendoci ad un passato che vedremo più avanti.
A seguito dei disastri ambientali sul territorio italiano, una legge dello Stato “mirata” ha demandato specificatamente la Protezione Civile a finanziare al 100% opere pubbliche di messa in sicurezza su progetti comunali di “interesse pubblico”.  Ciò che è stato attuato dal Comune di Noli per diversi interventi, per un totale di circa dieci milioni di euro.  In questa cifra sono inclusi 2.500.000€ (s.e.o)  per intervenire su due lotti di lavori nella cava di Mazzeno: messa in sicurezza della stessa nella parte alta privata, tombinatura del rio medesimo.
I lavori che avrebbero dovuto cominciare a Novembre 2020, sono stati rimandati a giugno 2021, iniziando con il lotto della tombinatura.  Molta gente locale continua a domandare al sottoscritto perché non si è cominciato l’intervento con la messa in sicurezza nella parte alta onde eliminare il pericolo; domanda logica, alla quale però, non so dare risposta.
Rimane, invece, un incubo nascosto: il ripetersi di ciò che è successo in Via Belvedere. 

Ciò detto, va ricordato che a cavallo degli anni 2000 il Sindaco Niccoli sul P.R.G. riprende il discorso “progetto golf” con la stessa proprietà, concedendo  questa volta, volumetria residenziale per un totale di 30.000mc.
Con il tempo, la Regione ha cassato definitivamente la possibilità di costruire il golf a causa dell’inquinamento delle falde acquifere sottostanti che si sarebbe prodotto usando i prodotti velenosi per il mantenimento del green.
Le due amministrazioni Repetto ( 2004 – 2014) lasciano, ma non concedono, una possibilità d’intervento residenziale di 15.000mc.

Ed eccoci all’impegno morale  sottoscritto in presenza di terza persona da Niccoli per avere il mio personale appoggio alla sua elezione a Sindaco nel 2014 ( risultato poi vincitore con 7 voti in più nei confronti di Repetto).
Il n. 36 del 15/05/2014 di Trucioli.it (vedi…..) riporta a mia firma: “IL PROGRAMMA DI NICCOLI E L’IMPEGNO  MORALE  e spiega come il futuro Sindaco s’impegna su quattro punti strettamente urbanistici, tra cui, al punto 3: “negare assenso alla realizzazione dei volumi nella ex cava delle Manie”.

Per passare ora al Consiglio Comunale del 9 aprile 2019 con la presentazione e adozione del nuovo P.U.C. (Piano Urbanistico Comunale – semplificato), dove Niccoli fa votare una volumetria di 6.000mc su quel sito.
La minoranza con Fossati  capogruppo, Repetto e Manzino, come riportato nella sintesi cartacea della delibera in oggetto, per voce di Repetto “sostiene che si sarebbe potuto evitare le cubature nell’area cave…”  vota contro.

Luciano Corrado (coordinatore di questo blog) sul n.31 dell’11 aprile 2019 (vedi…..) titola il suo intervento: “Sei uno spergiuro, vergognati” .L’ex Sindaco Gambetta a Pino Niccoli 6 mila mc di cemento nella ex cava delle Manie, sopra il campo sportivo a Voze. Un affronto in strada subito dopo il termine della riunione consigliare. Senza conseguenze giuridiche: il silenzio.

Ed ora veniamo al “bugiardino” elettorale 2019 di “IDEA NOLI” FOSSATI SINDACO, dove sulle proposte urbanistiche si legge: “ linea generale urbanistica sarà: meglio ristrutturare che costruire ex novo”.

Con “coerenza” la maggioranza di “Idea Noli”– Sindaco Fossati, nel Consiglio Comunale del 29 luglio 2021 ha revocato il PUC adottato da Niccoli il 9 aprile 2019 votando il nuovo PUC, con qualche variante e con l’astensione delle due  minoranze di “In Repubblica 2.0” ed “Uniti per Noli” (dal cartaceo della delibera, non si conoscono le motivazioni, demandate all’ascolto di una registrazione incomprensibile).
Per la “coerenza”, in sintesi ecco la proposta:
2.300 mq totali, equivalente a 6.900 mc  (900 mc in più della proposta precedente) suddivisi in:
1.100 mq (3.300 mc) per edilizia ricettiva, cioè uno pseudo albergo (con le sue tante interpretazioni e scappatoie per renderla residenziale…).   E pensare che a Noli esistono tutt’oggi diverse strutture alberghiere tipo Diana, Pontevecchio, la Siesta ecc. chiuse, da ristrutturare. In mancanza di domanda di mercato annuale in questo settore, carenza che si registra pesantemente anche a livello provinciale, con richiesta ovunque di cambiamento di destinazione d’uso, a “chi giova” uno pseudo albergo fuori mano?
1.200 mq (3.600 mc) di edilizia residenziale, suddivisa per il 70% in privata, il 30% convenzionata.

Chissà cosa ne pensa il popolo di “Idea Noli” su questo modo di interpretare la “linea generale urbanistica”,  decisamente difforme da quella espressa due anni prima dalla precedente minoranza, ora maggioranza.  Sarà una tra le concordate….in una casa di Corso Italia….in fase pre-elettorale? Appuntamento che non era passato inosservato.

FUORI SACCO – Noli è un paese senza memoria: con la complicità dei tempi lunghi della giustizia e l’insieme di errori prodotti dalle amministrazioni dal 2003  ad oggi (maggioranza e minoranza entrambe responsabili), ci sono famiglie, quelle di Via Belvedere,  ancora fuori casa dal 14 dicembre 2014 e senza una data certa di rientro.
Dal 2007 esiste ancora oggi un buco in Via IV Novembre che è costato, nel suo insieme, centinaia di migliaia di euro alla comunità per diverse motivazioni, ovvero inadempienze certificate dall’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione), alcune trasmesse al vaglio della Procura della Corte dei Conti.
Un buco, ovvero un pugno nell’occhio dal punto di vista ambientale e di igiene pubblica. Un buco che ha prodotto un furto di oltre 1.500.000€ a privati cittadini causato da un prevedibile fallimento.

Da quanto è dato leggere su una delibera di questa Giunta (la “Caporetto” di Noli – Trucioli.it n. 52 del 23 settembre u.s con 650 visite)  (vedi…..) che prende atto delle osservazioni/imposizioni  dell’ANAC, tra cui l’annullamento dell’illegittimo tentativo di far rientrare la società “Progetto Noli” come Financial Project, si delinea la volontà di ripetere un’operazione identica, con la scusante che il Comune dichiara di non avere disponibiltà finanziarie.
Perchè costruire nuovi box invece di soli posti auto a rotazione?  Perchè non un intervento pubblico, facilmente finanziabile, a partire da 740.000€ già in cassa e con un mutuo da estinguersi in pochi anni?  Considerando entrate certe ed immediate da 250.000€ anno provenienti dagli incassi dei parcheggi a rotazione?  Nel caso di specie, si tratta di riempire un buco con dei prefabbricati: un’analisi costi/ricavi è stata verificata?

Perchè fare guadagnare un privato per decine d’anni, quando è palese che l’interesse pubblico prevale sia sulla realizzazione che sugli immediati introiti?Tutte le locali attività economiche, commerciali, alberghiere, ristoranti, bagni marini (interessati per i fine settimana), assieme ai pendolari estivi che vivono negativamente questa necessità ormai cronica, insostenibile, cosa ne pensano?  Occasione irripetibile!

FUORI DAI DENTI – Del tutto fuori luogo una considerazione che si legge nella recente risposta scritta da parte del Sindaco Fossati all’interrogazione della consigliera di minoranza Marina Gambetta di “In Repubblica 2.0” su Via IV Novembre.

Dal momento che nulla c’entra nel contesto dell’interrogazione, tale passaggio sollecita un doveroso commento da parte mia, in qualità di cittadino (ex Sindaco) che cerca di leggere attentamente gli atti del Comune: “ Ci consenta innanzitutto di rilevare, con un po’ di stupore, questa sua improvvisa attenzione sull’argomento dopo tutti gli sforzi messi in atto affinché si affossasse ogni possibile iniziativa per salvare il salvabile, in tempi ragionevoli, salvaguardando interessi pubblici e privati.”

Accusare un consigliere di minoranza di “ tutti gli sforzi affinché si affossasse ogni possibile iniziativa…”  dimostra solo livore, nel tentativo di addossare ad altri la responsabilità di suoi macro errori gestionali.

Sindaco Fossati, non dimentichi mai la “presa d’atto” sua e della Giunta in una specifica Delibera imposta dall’ANAC, che le ha fatto “rimangiare” e quindi “ibernare”, ovvero “affossare” la sua “iniziativa” da parte dell’Ente Superiore perché considerata illegittima.
Atto che, sin dall’inizio del suo mandato, Lei cercava di proseguire ed attuare con una nuova “convenzione” capestro, contro le norme di legge, contro gli interessi economici della comunità di Noli,con tanto di promessa elettorale.
La sua iniziativa, ora “ibernata” ha visto il Comune di Noli pagare sostanziose parcelle di decine di migliaia di euro per pareri legali (studio Mauro Vallerga), di consulenza (38.000€ al R.I.N.A. a mio avviso, da considerarsi danno erariale), perdita di circa 200.000€ di rimborsi non prontamente incassati, oggi inesigibili.

Sindaco Fossati, non dimentichi mai che l’ANAC le ha certificato, tra i tanti errori commessi, che le iniziative portate avanti prima da Niccoli ed in seguito da Lei, “non dovevano essere prese neanche in considerazione” .

Sindaco Fossati, “i tempi ragionevoli” stroncati da ANAC, iniziano dal 2014 e proseguiti da Lei, sommano a sette anni. Sette anni di mancati introiti equivalgono ad oggi, a circa due milioni di euro.

Sindaco Fossati, non dimentichi il suo giuramento nella prima seduta di Consiglio: rispettare le leggi dello Stato.  In poche parole, a ragion veduta, sembrerebbe che Lei intendesse bypassare con pareri legali di convenienza le leggi dello Stato. Ricordi che esiste, ed è sempre valido, il famoso proverbio “soffiare e (as)sorbire non si può”.   E sì, non si può.

“Lo stupore” che “stupisce” è quello che Lei, appunto, si “stupisca”…; evidentemente  la infastidisce la responsabile “attenzione” portata avanti dall’unico consigliere di minoranza su tre non silente. Le piaccia o no, questa si definisce “democrazia partecipativa”; fare il proprio dovere: controllo e stimolo. Quello che dovrebbe fare ciascun cittadino.

Carlo Gambetta


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C.Gambetta

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