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Pietra Ligure, ‘bomba tassa depurazione’. Solo il 30 % della città è allacciata al Depuratore, ma tutti pagano. Mozione di Carrara. E Borgio, e i paesi della valle? Richiesta: stop a bollette inganno


Difficile immaginare che un pubblico amministratore, pur nel suo ruolo di oppositore, semmai di ‘controllore’, si svegli una mattina e per ‘farsi pubblicità’ indossa l’abito di moschettiere. O a pensare male ‘sfascia carrozze’. A leggere la mozione presentata dal capogruppo del ‘Polo di Centro destra – Lista Civica’, Mario Carrara, con il distintivo del veterano consigliere (non per età ed ex assessore), c’è da chiedersi: prende un granchio grosso come una casa oppure siamo di fronte ad un bruttissimo esempio di ‘allegra amministrazione’. Non si discute di malaffare. Ma di migliaia di utenti che versano, da anni, la ‘tassa di depurazione’ ad un Depuratore (nel caso la Spa formata dai comuni del comprensorio) che copre solo il 30% del territorio comunale pietrese. E nessuna ‘copertura’ per Borgio ed i tre comuni della Val Maremola.

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Se stanno così le cose sorge spontanea un’altra domanda. Dove finiscono i liquami ‘esclusi’ dalla depurazione che ha il suo impianto (a detta di esperti, una struttura all’avanguardia quanto a tecnologia) a Borghetto S. Spirito. Si dice finiscano in mare e non abbiano creato ad oggi, fortunatamente, problemi di inquinamento.

Dunque siamo in presenza per il 70 per cento del terriorio pietrese di “trattamento primario’ , con grigliatura grossolana, grigliatura fine e disoleatura, che confluisce in una vasca di laminazione”.  L’ha spiegato il sindaco De Vincenzi, rispondendo ad un’interrogazione del consigliere Carrara, con un linguaggio tecnico e in parte contorto almeno per i non addetti ai lavori. Eccolo: “I reflui così trattati tornano per gravità alla stazione di Via Crispi. Il sistema di automazione e telecontrollo provvede a veicolare in modo modulato tutti i reflui, che l’attuale sistema di collettamento è in grado di recepire verso la stazione di pompaggio S3 e quindi verso il depuratore di Borghetto S. Spirito. I reflui di supero, vengono scaricati a mare attraverso il collettore di scarico a circa 1400 mt. ad una profondità di 47 mt.”

Il ginepraio dal sapore misterioso non sembra però esaurito. C’è un altro capitolo scottante si direbbe che parla di lavori e di date, di fine lavori. E’ stato siglato una sorte di armistizio, con la fattiva collaborazione del presidente della Provincia; un ‘protocollo d’intesa’ tra i Comuni soci e la Servizi Ambientali dal quale emerge che servono non meno di due anni e al massimo tre, per completare e mettere a regime l’allaccio mancante tra Pietra, Borgio ed i paesi della Val Maremola: Tovo San Giacomo, Giustenice, Magliolo. E a cui devono seguire, di pari passo, di lavori di adeguamento dell’impianto di Borghetto.

MOZIONE CONSILIARE

Il territorio di Pietra Ligure è collegato al depuratore di Borghetto solo per il 30% del suo territorio ma “Servizi Ambientali” vuole nelle bollette dell’acqua che la tassa di depurazione sia pagata dal 100% degli utenti: un sopruso? un’angheria? Ecco perché le bollette hanno assunto dimensioni abnormi. Chiediamo sia sospeso da subito il pagamento di una tassa per un servizio (la depurazione) posto comunque a carico anche di chi non ne usufruisce. Si valutano azioni di recupero di quanto indebitamente pagato negli anni.

*****

In questi ultimi mesi, si è assistito a prese di posizione da parte del Sindaco di Pietra Ligure che, con gli altri Sindaci di Borgio, Tovo S. Giacomo, Giustenice e Magliolo, ha assunto un atteggiamento deciso nei confronti della “Servizi Ambientali” SpA a causa della mancata realizzazione del collegamento della fognatura del territorio pietrese e della Valmaremola al depuratore di Borghetto S.Spirito.

Tali atteggiamenti sono sfociati, tra l’altro, , nell’abbandono da parte degli stessi Sindaci, dei lavori dell’assemblea del 9 Marzo 2021 ed, addirittura, nel conferimento di un incarico professionale ad un legale di chiara fama, il Prof. Cuocolo, docente universitario, come dichiara testualmente il Sindaco De Vincenzi, con questi intenti: “Confermiamo..il proseguimento dell’azione legale diretta non solo ad acquisire conoscenza sullo stato attuale dei lavori, sulle cause del ritardo e del mancato avvio dei lavori, ma anche a TUTELARE LE NOSTRE AMMINISTRAZIONI COMUNALI PER EVENTUALI CONSEGUENZE “, nei confronti della “Servizi Ambientali”SpA..

Il 30 Marzo 2021, rispondendo ad un’interrogazione consiliare della consigliera Foscolo, il Sindaco di Pietra Ligure, tra le altre cose, dichiarava: “Unitamente ai Comuni di Tovo, Giustenice, Magliolo e Borgio, siamo preoccupati per i soldi che abbiamo investito in questi anni; abbiamo, pertanto, dato incarico all’avvocato Cuocolo per chiarire la nostra posizione all’interno della Servizi Ambientali e capire il perché ad oggi non siamo ancora collegati se non per quel 30% che riguarda Pietra. Sarà mia cura tenere informato il Consiglio comunale sugli sviluppi futuri “.

Tuttavia, precedentemente, in data 19 Febbraio 2021, questo scrivente gruppo consiliare ha presentato un’interrogazione al Sindaco, con “risposta scritta”, su QUALI ZONE di Pietra Ligure fossero effettivamente allacciate al depuratore di Borghetto S. Spirito, gestito dalla “Servizi ambientali” S.p.A. e quali NON lo fossero ancora. Il 10 Marzo 2021, il Sindaco e l’assessore all’ambiente rispondevano con propria nota sottoscritta alla stessa interrogazione.

La nota scritta di risposta alla nostra interrogazione consta essenzialmente di due parti: nella prima si riferiscono i luoghi del territorio comunale che sarebbero collegati al depuratore di Borghetto: In dettaglio, si riferisce che il territorio compreso tra la sponda destra dl Rio Ranzi e il confine con il Comune di Loano, (ovvero il comprensorio Ospedaliero di Santa Corona, oltre a circa 80% della frazione Ranzi e di Viale Riviera (tutta la zona campeggi, residence ecc.), sono connessi direttamente alla stazione di pompaggio S5 e convogliati al depuratore di Borghetto S. Spirito.

Mentre nella seconda, viene trattato quanto riguarda tutto il resto del territorio comunale: Tutti i restanti reflui generati sul territorio di levante, con l’aggiunta di quelli provenienti da Tovo e Giustenice, convergono alla stazione di smistamento di Via Crispi, che provvede a rilanciarli all’impianto di trattamento primario posto a monte dopo il cimitero, ove vengono trattati, (Grigliatura grossolana, grigliatura fine e disoleatura ) per confluire in una vasca di laminazione; i reflui così trattati tornano per gravità alla stazione di Via Crispi. Il sistema di automazione e telecontrollo provvede a veicolare in modo modulato tutti i reflui, che l’attuale sistema di collettamento è in grado di recepire verso la stazione di pompaggio S3 e quindi verso il depuratore di Borghetto S. Spirito. I reflui di supero, vengono scaricati a mare attraverso il collettore di scarico a circa 1400 mt. ad una profondità di 47 mt.“.

Da questa risposta si “dedurrebbe” che solo la parte compresa tra la sponda destra del Rio Ranzi, più buona parte di Ranzi (e il 20% di case di Ranzi, escluse, quali sono?), più tutti i campeggi di viale Riviera (quindi, eccezionalmente, pure “quello” sulla sponda sinistra del Rio Ranzi?) sarebbero già collegati al depuratore. “Si dedurrebbe” perché, specialmente la seconda parte è scritta in “burocratese stretto“, che è un linguaggio solo per “iniziati”, oppure un linguaggio “criptico”, adoperato per non far capire bene cosa si voglia dire.

In questa seconda parte, infatti, si sostiene che i liquami di tutto il resto di Pietra Ligure, cioè dalla sponda sinistra del Rio Ranzi fino al confine di Borgio Verezzi, Giustenice, Tovo S. Giacomo, una volta triturati, dall’impianto di stacciatura di via Crispi nei pressi del Cimitero e dell’ecocentro, dopo aver fatto un “giro strano” passando per una stazione di pompaggio S3 (?), sarebbero direttamente convogliati verso il depuratore di Borghetto, con una parte che, invece, finirebbe direttamente, in mare.

Ma ci chiediamo: COM’È POSSIBILE UNA COSA DEL GENERE, se 1) il Sindaco, a specifica interrogazione in Consiglio Comunale, ha esplicitamente dichiarato che “solo il 30% del territorio pietrese” è collegato al depuratore di Borghetto (che corrisponde, grosso modo, al tratto tra la sponda destra del Rio Ranzi e il confine con Loano più parte di Ranzi), quindi ESCLUDENDO dal collegamento diretto col depuratore tutto il resto del 70% del territorio.
2) Il Sindaco, unitamente agli altri della Valmaremola ha fatto “fuoco e fiamme”, per il fatto del perdurante mancato collegamento col depuratore di Borghetto, anche assumendo atteggiamenti clamorosi, culminati con l’affidamento di un incarico professionale ad un legale professore universitario per tutelare gli interessi del Comune ed affinché fosse sollecitato l’inizio dei lavori di collegamento col depuratore di Borghetto, collegamento che, quindi, NON ESISTE ANCORA MA DEV’ESSERE ANCORA FATTO.

3) Dal “Protocollo d’intesa” tra la Provincia di Savona, Pietra Ligure e i Comuni della Valmaremola, la “Servizi Ambientali” SpA e la “Acque Pubbliche Savonesi” ScpA, ancora in corso di approvazione, preordinato all’effettuazione dei lavori di collegamento dei territori di quei Comuni col depuratore di Borghetto S.Spirito, viene esplicitamente riferito che gli stessi lavori di collegamento col depuratore di Borghetto DEVONO ANCORA INCOMINCIARE (Nelle Premesse, alle lett. a,b,c,g,k; Nel Dispositivo: ai nn.3,4,6).

4) Dallo stesso “Protocollo d’intesa” – nelle Premesse, alla lett.”j” – si stabilisce che ” il completamento dell’intervento di collettamento dal comprensorio di Borgio-Pietra Ligure all’impianto di Borghetto S.Spirito richiederà presumibilmente un tempo di circa DUE ANNI DALL’AVVIO DEI LAVORI…. (che non sono neppure iniziati). “Due anni” che – nel Dispositivo, al n.7 – diventano, prudenzialmente, ” …TRE ANNI dall’entrata in vigore del presente protocollo..“.

5) Dal “Protocollo d’intesa” stabilisce – nelle Premesse, lett.”d” – “… che i reflui potranno essere conferiti solo a seguito della dichiarazione di funzionalità dell’intervento sulla vasca di equalizzazione in progetto…” , che è “ancora” in progetto, quindi: non c’è ancora; ed alla lett. “e” delle Premesse, si “appesantisce” ancor più la prescrizione stabilendo che: “…il conferimento dei reflui potrà avvenire SOLO E SOLTANTO DOPO che siano effettuati i lavori di adeguamento all’impianto di depurazione“, lavori che non sono ancora stati effettuati.

Da tutto quanto descritto, conseguono ed emergono alcune domande: 1) Come possono attualmente essere conferiti in depurazione i reflui del 70% del territorio di Pietra Ligure, quelli del 20% di quello di Ranzi, quelli della Valmaremola, se i collegamenti con il depuratore di Borghetto S.Spirito NON SONO ANCORA STATI FATTI?

2) Se, prima di poterlo fare sono previsti ben 2 o 3 anni di lavori, lavori che non son ancora nemmeno iniziati?

3) Come potrebbero essere ATTUALMENTE conferiti al depuratore di Borghetto S.Spirito reflui del territorio pietrese, se, abbiamo visto, che gli impianti di Borghetto S.Spirito devono ancora essere “adeguati” per poterli ricevere?

4) Come potrebbe lo stesso depuratore ATTUALMENTE riceverli se, abbiamo visto, è stato prescritto che ciò possa avvenire solo dopo lo stesso “adeguamento”, ma anche il “collaudo” dell’impianto?

5) Ammesso e non concesso che reflui del 70% del territorio “non collegato” di Pietra Ligure finissero in depurazione, in che “percentuale” sul totale dei reflui prodotti vi finirebbero? E che percentuale degli stessi reflui, ora, finirebbe direttamente in mare?

L’impressione che da tutto quanto se ne ha è che, proprio per le azioni e le prese di posizione dei Sindaci della Valmaremola, nonché per le dichiarazioni rese in Consiglio comunale dal Sindaco De Vincenzi, ATTUALMENTE IN DEPURAZIONE NON VADA NESSUN REFLUO PROVENIENTE DAL 70% del TERRITORIO PIETRESE.

Sennò che senso avrebbero le medesime azioni e prese di posizione e le polemiche seguite sul tuttora ancora “inattuato collegamento” col depuratore di Borghetto S.Spirito, se, al contrario, una forma di collegamento fosse già operativa? E avrebbe senso impiegare tutte le ingenti risorse finanziarie ipotizzate per realizzare il collegamento stesso, se esso in qualche modo ci fosse già?

Tutto quanto descritto ha delle conseguenze pratiche sulla vita dei cittadini pietresi che, forse, sono sfuggite a chi deve amministrare.

Infatti, SONO ANNI che, prima con “PONENTE ACQUE” e tutt’oggi con “SERVIZI AMBIENTALI” SpA, nelle BOLLETTE dell’ACQUA degli utenti di TUTTA Pietra Ligure (non solo del 30% che sarebbe già collegato al depuratore), per le utenze domestiche, viene dato per apodittico, assodato ed operativo il SERVIZIO DI DEPURAZIONE, espresso in una TASSA, articolata in bolletta su più voci, sulle quali sommate tra di loro e con la “materia prima”, cioè L’ACQUA POTABILE, viene calcolata L’IVA al 10% (cioè una somma risultante anche da una TASSA sulla quale si applica pure un’imposta.!).

PER UN SERVIZIO DI DEPURAZIONE CHE PUÒ PESARE IN BOLLETTA CIRCA PER OLTRE IL 40% DEL TOTALE, CHE VIENE RICHIESTO IN TERMINI PERENTORI, COME SE FOSSE EFFETTIVAMENTE EROGATO, MA CHE, IN REALTÀ, NON SUSSISTE PERCHÉ I LAVORI PERTINENTI NON SONO NEMMENO ANCORA STATI INIZIATI!!!!!

(OGNUNO VADA A VEDERE NELLE PROPRIE BOLLETTE , ALLE VOCI DI DETTAGLIO, QUANTO “PESA” IN TERMINI ECONOMICI LA TASSA DI DEPURAZIONE SULLA CIFRA FINALE RICHIESTA IN PAGAMENTO.)

ORA SI È FINALMENTE CAPITO PERCHÉ LE BOLLETTE DELL’ACQUA ABBIANO ASSUNTO UN PESO COSÌ RILEVANTE!

Per tutto quanto sopra dettagliatamente esposto e descritto, si chiede al Consiglio comunale di approvare la presente Mozione nel dispositivo che segue; ciò, impregiudicata ogni altra azione, che si sta valutando, per il RECUPERO DA PARTE DEGLI UTENTI CHE NE AVESSERO DIRITTO DELLE SOMME INDEBITAMENTE PAGATE IN QUESTI ANNI, PER UN SERVIZIO DI DEPURAZIONE CHE (per il 70% del territorio) NON VIENE FATTO.

Il Consiglio comunale di Pietra Ligure impegna il Sindaco e la Giunta ad intraprendere ogni iniziativa affinché la “SERVIZI AMBIENTALI” SpA, disponga la sospensione immediata dalla bollettazione delle utenze del consumo dell’ ACQUA POTABILE, del pagamento di tutte le voci relative alla “DEPURAZIONE” delle zone del territorio comunale di Pietra Ligure non collegate con il depuratore di Borghetto S.Spirito, in quanto “NON EFFETTUATA” e, quindi: “NON DOVUTA”, fintantoché non saranno realizzati ed operativi i collegamenti fognari del territorio di Pietra Ligure e della Valmaremola e gli impianti del depuratore di Borghetto S.Spirito saranno “adeguati” alle nuove immissioni di reflui provenienti da Pietra Ligure; “adeguamenti” oggi ancora inesistenti, così come ben specificato dal “Protocollo d’intesa” succitato, in fase di approvazione.

Pietra Ligure, 3 Giugno 2021

Mario Carrara, Consigliere comunale

Allegati:

*Pietra Interrogazione depuratore

*Copia interrogazione e risposta a verbale, cons. Sara Foscolo vedi Pietra intervento Foscolo 

* Vedi ‘protocollo di intesa firmato tra i Comuni e la Servizi Ambientali Spa  vedi  protocollo 

Tra gli allegati anche: *Copie organi di informazione sulle iniziative del Sindaco di Pietra Ligure e di quelli della Valmaremola Vs “Servizi Ambientali” SpA


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