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L’avvocato: Brusca libero ha vinto Riina. Festa della Repubblica e i Benetton. Soldi ai partiti di destra e di sinistra


Dalla pagina Facebook dell’avv. Antonio (Nino) Chirò. “Leggo molti post scandalizzati per la liberazione di Giovanni Brusca. Ha scontato la pena “concordata” e se ne torna a casa. Ipocriti. Ha vinto Riina”. Leggi anche:  “Autorità con aria grave, compunta, pensosa, celebreranno l‘evento del 2 giugno. Paroloni, inni, tripudio di bandiere”.

“Lo stato (minuscola obbligatoria), questo stato, ha perso la battaglia contro la mafia quando è dovuto scendere a patti con i mafiosi, i camorristi, gli ndranghetisti. Tu confessi e mi fai prendere i tuoi soci e io ti premio con l’impunita’.
Anche se hai ammazzato un centinaio di persone.
E gridiamo allo scandalo per il “papello “ di Riina e la trattativa fra stato e mafia? E sbattiamo in galera il generale Mori che di quella trattativa sarebbe stato l’esecutore?
Ipocriti. Ha vinto Riina.
Lo sapevamo tutti da tempo che fra lo stato ( minuscola obbligatoria) e la delinquenza si era stretto un patto, scellerato ma sancito dalle leggi fatte apposta.

E allora tutta questa indignazione perché ? Democrazia, questa democrazia, e libertà , questa libertà, non si conciliano per niente con il rigore, con la prevalenza dell’autorità dello Stato che deve garantire il rispetto del principio della legge uguale per tutti. Ci sono personaggi più uguali degli altri. Fatevene una ragione”. (Antoniobenedetto Nino Chiró)

COMMENTI – Giovanni Levratto – Caro Nino, mi viene spontanea una domanda, ma perché in questi ultimi anni, non sono più avvenuti attentati contro magistrati o politici o rappresentanti di istituzioni?
Laura Pernici – Sacrosante parole dell’avv. Chirò. Anche nella giustizia abbiamo imparato il peggio dall’ America: il patteggiamento, il pentimento, le incapacità d’intendere e volere nel momento del reato, ecc ecc hanno provocato delle scorciatoie per i delinquenti. Ed ecco che la giustizia ha perso il suo significato.
Giuseppe La Mattina (già presidente del Tribunale di Savona)- Sono pienamente d’accordo.
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Due giugno, Festa della Repubblica.
Autorità con aria grave, compunta, pensosa, celebreranno l‘evento. Paroloni, inni, tripudio di bandiere.
Celebreranno certamente anche i signori Benetton che si vedono regalare dal governo di questa Repubblica due miliardi e fischia di euro per restituire un’attività strategica di servizio pubblico dopo averla spremuta per un mucchio di anni. Un mare di soldi intascati e pochissimi spiccioli spesi per mantenere efficiente e sicura la rete autostradale.
Sono morte 43 persone che si fidavano di chi gestiva un’opera così importante per la vita dei cittadini e per l’economia di una regione. E lo stato ( minuscola sempre voluta) ? Ha pianto tanto, dopo. Ha controllato tanto. Dopo. Ha speso tanto. Dopo. Ha pagato tanto, adesso, arricchendo chi ha provocato la morte di tanti suoi cittadini con una splendida buonuscita invece di portargli via anche le mutande e farli meditare nelle patrie galere sul destino cinico e baro.
E le forze politiche? Un paio di rutti, qualche flatulenza, espressioni severe e aggrondate. Poi tutti soddisfatti a parlare d’altro.
E d’altra parte il gruppo Benetton finanzia da sempre centrodestra e centrosinistra con continuità e secondo il vecchio concetto “un milione ciascuno non fa male a nessuno”, tanto non sono i nostri. E i partiti hanno gradito e incassato. Potevano mica incazzarsi?
Intendiamoci, ricevere finanziamenti da privati non è né reato, né illegittimo.
Ma i partiti dovrebbero avere cura di accertare la provenienza dei regali. Se i soldi provengono da attività non delittuose, se uno diventa ricco producendo magliette, abbigliamento, automobili, computer e chi più ne ha più ne metta e vuole fare donazioni a forze politiche non ci vedo niente di illecito.
Ma se i miliardi provengono da attività che coinvolgono la sicurezza dei cittadini allora ho il dovere di accertare prima di ricevere la donazione, se nel gestire queste attività il donatore intasca gli utili e non fa manutenzione per qualche decennio, credo che la politica dovrebbe rifiutare i doni e promuovere controlli e verifiche confiscando il maltolto e non regalando altri soldi. Ecco perché credo che oggi non ci sia niente da festeggiare.
I cittadini muoiono nei crolli autostradali, nei disastri delle funivia perché i controlli non vengono effettuati. Le manutenzioni sono solo apparenti. Fino a quando lo stato interverrà con il senno di poi? Poi si può solo piangere.
Antoniobenedetto Nino Chiró
COMMENTI – Daniela Cantatore  (avvocato): Non credo che noi due vedremo mai questo cambiamento epocale che giustamente invochi. Ma che almeno si faccia qualcosa per iniziarlo, ma visto i recenti casi di vitalizi ripristinati a ladroni e feroci assassini liberati, dubito che riusciremo a vedere anche il solo inizio di un cambiamento. Troppi interessi e collusioni da parte di “quasi” tutti quelli che stanno in parlamento per lasciare che chi ha veramente voglia di cambiare possa agire in tal senso. Ho paura solo a pensare chi potrebbero essere il prossimo capo del governo e il presidente della repubblica (minuscolo obbligatorio)!
Concettina Sciascia (ex segretaria del tribunale di Savona): Hai ragione da condividere pienamente. Oggi il dono dell’onestà tra i politici è molto raro, e il criterio di discernimento degli elettori è condizionato dalle propagande e dalle dialettiche furbe di chi non sa neanche dove sta di casa il bene del paese, mi correggo lo sa benissimo però gli fa comodo travisarlo. Ci sarà speranza di cambiamento?
Ildebrando Angelo Gambarelli (avvocato): I controlli, il rispetto della legalità, le sanzioni, tutte parole vuote nel nostro Paese. Solo flatulenze e corruzione. D’altra parte basta guardare cosa avviene in casa nostra nel CNF – Consiglio Nazionale Forense-  o no ?

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