Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Cà di Ferrè, il paese scomparso. E il progetto del sindaco Marengo


Savona. Tra Naso di Gatto e Santuario poco sotto la strada provinciale si trovava fino al 2019 il piccolo e curioso borgo di Cà di Ferrè.
Si trattava di un abitato modesto ormai abbandonato e di cui i documenti storici parlano dal XVIII secolo così come la piccola chiesa dedicata a Maria Maddalena datata al 1789 e un locale adibito a scuola.

di Danilo Bruno

Dal 2019 nulla più rimane di questo abitato se non la piccola chiesa rimasta comunque in piedi poiché un grande movimento franoso lo ha travolto e solo le fotografie e il ricordo dei campi estivi con le suore ne mantengono ormai la memoria. Purtroppo ormai notizie di questo piccolo insediamento si trovano su specifici siti dedicati ai luoghi abbandonati: Home Page – Paesi Fantasma ;

La condizione dell’abitato ancora una volta apre numerosi problemi dall’abbandono delle zone interne anche a livello comunale savonese, al dissesto del suolo sempre più grave e a cui pare non esservi alcun rimedio fino alla necessità di interrogarsi su come si possono fronteggiare fenomeni climatici di portata enorme e che lasicano veramente sgomenti (quasi a simboleggiare la nozione di Sublime Dinamico – stato di sgomento dinanzi a certi fenomeni naturali- già teorizzata da Immanuel Kant).
Io credo che occorra sicuramente una presa di coscienza collettiva dinanzi alla gravità dei fenomeni climatici in essere e sarebbe pure opportuno dare attuazione alla delibera sugli impegni climatici proposta dal Friday for Future, che fu approvata dal Consiglio Comunale nel 2019 e di cui nulla più si sa (Sig.ra Sindaca rimembra gli impegni assunti per un piano di riduzione delle emissioni???).
A questa delibera dovrebbe poi seguire una attenta considerazione del patrimonio boschivo savonese e delle cascine esistenti sulla collina poiché esse sono patrimonio della città oltreché delle Opere Sociali e devono essere recuperate in un progetto di agricoltura sociale, che può coinvolgere tanti soggetti e permettere attraverso questa strada di rendere il bosco nuovamente produttivo e percorribile.
Purtroppo la perdita di Cà di Ferré segna il limite estremo dell’antico progetto della Giunta comunale con Sindaco Bruno Marengo (26 maggio 1987 – 21 marzo 1990, dopo le elezioni del 1985 con Umberto Scardaoni sindaco) quando fu pubblicata la guida dei sentieri savonesi e soprattutto un piano coordinato permise il recupero degli stessi nel tentativo di ricostruire un rapporto fra la città e la montagna, nonché il bosco alle sue spalle, a cominciare proprio dal Bosco di Savona, che ha avuto anche un passato di grande rilevanza socio – culturale.
Forse la scomparsa di questo piccolo insediamento potrebbe scuotere le coscienze allo scopo di guardare al nostro entroterra  anche più prossimo alla costa come una risorsa e non come un inutile peso destinato alla progressiva sparizione.
Danilo Bruno

 


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