Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Turismo: Bagni Marini verso il tutto esaurito. Marketing modello Liguria. Hotel cappio al collo e ultima chiamata


Se la guida Michelin, edizioni 2020 e 2021 (nel silenzio generale), nel ponente ligure, ha fatto un repulisti senza precedenti nella sua storia, eliminando alcune decine di hotel, 4 stelle incluse, lasciando solo gli ‘affidabili’ e prestigiosi. Se la categoria alberghiera  resta la più colpita e danneggiata dal ‘disastro Covid’ (si tenga conto del valore del patrimonio immobiliare famigliare e non solo). Se la stagione estiva 2021 sorride soprattutto ai Balneari (si ha già notizia di diversi Bagni col ‘tutto esaurito’). Se l’estate 2020 aveva  raggiunto ‘record’ di seconde case affittate, il 2021 sorride,  gioie per proprietari e mediatori.
Manco a dirlo una struttura alberghiera che chiude dovrebbe essere una notizia non in breve. Ma accade da anni. Perchè se chiude una piccola industria si fanno titoloni ? Merito dei sindacati ? Quante proprietà alberghiere gestite direttamente o date in affitto riusciranno a superare il guado e non  affogare ? Per ora non ci sono aggiornamenti ufficiali. C’è chi ripete che solo la formidabile editrice di IVG.it che fa anche assistenza tecnica e consulenza, sia in possesso di dati interessanti. Ma utile non disturbare troppo. Anche dando conto di vendite e trasformazioni in alloggi.

Almeno nel savonese si è letto solo del Cristal a Pietra (Famiglia Guidara) ma che peraltro era già un Residence. Purtroppo in pochi hanno urlato la verità: perchè il ponente ligure ha il primato di chiusure e trasformazioni di hotel. E perchè la stragrande maggioranza dei cittadini ignora almeno tre cause. La dequalificazione turistica da seconde case, la conseguente perdita di apple sul mercato del centro e nord Europa che aveva coronato anni indimenticabili per chi li ha vissuti. La forza del business immobiliare ha contagiato la politica decimando migliaia di posti di lavoro e creato fabbriche senza prospettive nelle scuole alberghiere.  E non ci si illuda e non si  continui ad illudere con il braccio di ferro con quei proprietari di muri alberghieri che non vogliono più affittare, correre rischi, trovare ‘inquilini’ capaci di offrire garanzie. In altre realtà turistiche (non parliamo di rinomate città d’arte) leggiamo di investimenti e capitali stranieri, abbiamo la memoria offuscata ma non ricordiamo che sia accaduto altrettanto nella nostra Riviera delle Palme. Anzi sono emersi rari casi di ‘commistioni’ in odore di mafia e soldi sporchi.

Tra gli esempi più clamorosi, da prova del nove, la venticinquennale nuova ‘zona alberghiera’ di Loano. Inizialmente doveva attrarre 10-12 alberghi, poi si sono ridotti a metà, quindi si era dato il placet almeno a residence. Ad oggi zero hotel, zero Residence, un’area ‘baciata’ dall’arte magica dalla Conad che lascia la popolosa, anche turisticamente frazione Verzi e la parte alta di Nord ovest della città, senza più punto vendita di alimentari. E chi ha strombazzato il veto (minoranza e parte disubbidiente della maggioranza) si è dovuto ricredere. Per ora siamo alle vie legali con un confinante. Un moscerino contro un elefante.

Buon ultimo dal fronte dell’Unione Provinciale Albergatori del presidente  Berlangieri, ex assessore regionale con un Claudio Burlando presidente rosso, è stata annullata la manifestazione che si sarebbe dovuta tenere ma a causa pioggia non si è più fatta.. Era per la questione viabilità… Poi le questioni si sono parzialmente risolte grazie all’intervento della Regione…

LA CARIGE SOSTIENE (SIC!) GLI ALBERGATORI SAVONESI ADERENTI A UPA

MA NON ERA LA BANCA CHE AVEVA MESSO IL CAPPIO AL COLLO AD IMPRENDITORI DEL SETTORE E PERSINO ‘SVENDUTO’ I CREDITI  DA MUTUI A SOCIETA’ FINANZIARIE ITALIANE E STRANIERE ? CHI SA PARLI! IN ATTESA DI POSSIBILI SMENTITE O PRECISAZIONI.

Comunicato stampa –

LA CARIGE IN SOCCORSO DEGLI ALBERGATORI SAVONESI  ADERENTI A UPA

Oggi è stato rinnovato l’accordo di collaborazione tra Banca Carige e Unione Provinciale Albergatori di Savona, che prevede una serie di agevolazioni in ambito finanziario per le imprese associate, sia per quanto riguarda i finanziamenti sia per altri servizi bancari.
Banca Carige, per sostenere le attività economiche del settore turistico in modo che possano superare questa fase di emergenza pandemica, ha messo a disposizione misure di sostegno che non solo recepiscono i provvedimenti del Governo, ma anche li integrano.
Si tratta di un accordo che si rinnova da diversi anni e dimostra come Banca Carige voglia dare il proprio contributo per supportare economicamente questo settore trainante per l’economia locale, che è stato tra i più colpiti dal lockdown, ed agevolarne la ripartenza e la competitività sul mercato.
In questa momento di grandissima difficoltà ed incertezza, non è facile trovare partner creditizi. Oggi il cash flow delle aziende è praticamente pari a zero e Banca Carige può contribuire a “mantenere in vita” le strutture alberghiere della provincia di Savona e a mettere le aziende in condizione di migliorare le strutture dal punto di vista dell’accoglienza e proporre nuovi servizi ai clienti.
Ripartire significa fare investimenti e farli dopo mesi e mesi di chiusura è difficile, perché non c’è la liquidità.
Come Unione Provinciale Albergatori di Savona abbiamo sempre evidenziato di non avere avuto sostegni adeguati dallo Stato, che ha risarcito meno del quattro per cento delle perdite subite. Non è possibile riaprire dall’oggi al domani senza fare investimenti, servono interventi e migliorie per non perdere importanti quote di mercato. La convenzione che è stata rinnovata oggi rappresenta un’occasione importante di finanziamento per dare la possibilità agli associati di riaprire e restare sul mercato.

DALLA REGIONE LIGURIA IL MARKETING HA RAGGIUNTO ANCHE USA E AUSTRALIA

PARLA L’ASSESSORE ALL’AGRICOLTURA ALESSANDRO PIANA, LEGHISTA

Comunicato stampa –

MARKETING TERRITORIALE: LA LIGURIA CHIAMA I TOUR OPERATOR INTERNAZIONALI PER LA PROMOZIONE DELLE REALTÀ CERTIFICATE DAL PROGETTO EUROPEO TERRAGIR. VICE PRESIDENTE PIANA: “L’INTERESSE DAGLI USA E DALL’AUSTRALIA DIMOSTRA L’ATTRATTIVITÀ SENZA CONFINI DELLA LIGURIA RURALE”

GENOVA. TerrAgir3, progetto europeo finanziato dal Programma Italia – Francia Marittimo, mostra i risultati e punta traguardi internazionali capaci di collegare il “brand Liguria” ad altri due continenti del mondo: Washington DC per l’America e Sydney per l’Oceania. Alla manifestazione d’interesse aperta da Regione Liguria hanno già aderito primari tour operator per promo-commercializzare le esperienze certificate “Green & Blue” di riscoperta del territorio, valorizzando l’offerta di agriturismi, fattorie didattiche e aziende ittiche. L’avviso pubblico, tuttora in corso, è rivolto agli operatori di intermediazione turistica per prepararsi all’avvio della stagione post Covid e anche per destagionalizzare le presenze.
La partecipazione alla manifestazione d’interesse è gratuita e volontaria. Tra le diverse facilitazioni permetterà al tour operator l’accesso esclusivo a un Book digitale (in italiano, francese ed inglese) per scegliere agevolmente le esperienze che potranno essere veicolate in pacchetti turistici online. Già i primi riscontri da parte della Società IMARK Holdings (sede a Washington DC) e Ormina Tours (North Sydney) dimostrano l’attrattività senza confini della nostra regione, un concentrato di “Best of Italy” su 5416 chilometri quadrati traboccanti arte, cultura, storia, paesaggi, natura, enogastronomia, artigianato, tradizioni raccontati direttamente dalla voce e dai gesti degli agricoltori.
“Regione Liguria ha lavorato per oltre due anni con investimenti pari a 276mila euro – spiega il vice presidente e assessore regionale all’Agricoltura, al Marketing e alla Promozione Territoriale Alessandro Piana – creando una rete di aziende selezionate e certificate per l’alta qualità delle proposte, che hanno la capacità di offrire uno storytelling della Liguria autentico, digitale, al passo con i tempi e con le aspettative dei visitatori sempre più esigenti, vale a dire alla ricerca dei valori che connotano la zona, rispettosi del genius loci e inclini alle offerte di personalizzazione dei servizi. Il progetto TerrAgir 3, iniziato con il mio predecessore Stefano Mai, si è concluso a febbraio, ma il database delle offerte resta aperto, in costante aggiornamento, perché il nostro obiettivo rimane quello di coinvolgere e supportare nuove aziende, affinché emerga tutto il loro potenziale. Promuoveremo le aziende agricole e le loro esperienze online sui social, sui siti web istituzionali e tramite l’App ‘La mia Liguria’, ma anche attraverso il contatto diretto con blogger, influencer, tour operator italiani e stranieri.

Tante le ricadute positive sul territorio, grazie ai contatti in espansione e all’ implementazione di totem interattivi per scoprire la Liguria, per ora nell’atrio di Palazzo Ducale a Genova e allo Iat di Alassio, prossimamente anche a Imperia e La Spezia. La navigazione su questi strumenti consentirà di conoscere le aziende liguri, ad oggi una cinquantina per oltre 150 proposte censite da TerrAgir3”.
E’ un progetto realizzato da Regione Liguria, con partner il Consorzio per la Tutela dell’Olio extra vergine di Oliva DOP Riviera Ligure, in collaborazione con Liguria International, Liguria Digitale e il Sistema Camerale ligure (Unioncamere, Camere di Commercio di Genova e delle Riviere, Aziende speciali delle Camere di Commercio). Strumenti e risultati di TerrAgir 3 saranno messi a sistema con Agenzia in Liguria, società in house già impegnata nel promuovere l’intera offerta di turismo esperienziale della nostra Regione.

TerrAgir3 progetto complessivo e i dati: complessivamente ha previsto una copertura di 1.105.763,8 euro, con budget di Regione Liguria pari a 253.231 euro più 22.990 euro del Consorzio per la Tutela dell’Olio extravergine di oliva DOP Riviera Ligure ( Budget totale del territorio ligure 276.221 euro). Sono partner del progetto TerrAgir3: Provincia di Nuoro (capofila), Regione Liguria, Regione Toscana, ODARC (Ufficio di sviluppo agricolo e rurale della Corsica), Consorzio per la Tutela dell’Olio extra vergine di Oliva DOP Riviera Ligure, Strada del vino Cannonau, Federazione Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana, Conseil Interprofessionnel des Vins de Corse- CIV.
Per ulteriori informazioni si rimanda al sito: http://www.terragir.it/

 


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