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Liguria e Basso Piemonte

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Lettera/ In una nazione civile le merci… Sì ai divieti di Svizzera e Austria


Con riferimento alla replica del Sig. Alesben B., di cui all’indirizzo: https://trucioli.it/2021/04/22/autostrade-viaggianti-e-ferrovie-perche-rispondo-alling-borri/ mi pregio di ribattere che il descrivere certi fatti non giustifica per nulla il loro accadere.
“In particolare, pur rendendomi ampiamente conto dell’esistenza del trasporto di semirimorchi accompagnati, ritengo questa una pessima pratica, così come l’adeguamento delle linee ferroviarie a tale insulsa tipologia di trasporto. Si debbono trasportare le merci e non già tara inutile, tanto meno i mezzi per la loro terminalizzazione od i camionisti destinati a condurli: in una Nazione civile, le merci viaggiano su strada solamente quando non vi sia alcuna possibilità di trasportarle su rotaia e, comunque, esistono le casse mobili, le quali vengono scaricate dall’autocarro adduttore, poste sul carro ferroviario e, infine, caricate sull’autocarro distributore.
Approvo in pieno i divieti introdotti tanto in Confederazione Helvetica, quanto nella Repubblica d’Austria, divieti che inasprirei ulteriormente ed introdurrei anche nella nostra Italia, soffocata dall’asfalto solcato da quella pletora di autotrasportatori serbatoio elettorale per una classe politica capace solo di pensare ad assicurarsi la propria rielezione”.

Roberto Borri

RISPONDE ALESBEN – Egregio dr. ing. Borri, accetto le sue precisazioni in merito al trasporto ferroviario anche se non ne sono pienamente convinto. Spero una volta di incontrarla se venisse sulla riviera di ponente. Porgo distinti saluti – Prof. Ettore Alesben Arch. Bianchi


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